Capitolo 4.

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Beep-beep.
Il suono della sveglia inizia a darmi fastidio. Mi giro sul lato e metto la testa sotto al cuscino. Non voglio per niente alzarmi dal letto. È passata una settimana da quella stupida uscita dove quei due hanno tentato di violentarmi. Non vedo Cris da una settimana. E appena lo vedrò gliene dirò quattro. In questa settimana sono andata pochissime volte a lezione, ed infatti oggi, purtroppo, dovrò alzarmi per forza perché non posso permettermi di fare altre assenze. Alzo la testa e guardo l'orario: 7:20. Ho tutto il tempo di rinfrescarmi un po'.  Faccio una doccia veloce e lavo i denti. Metto la tuta dell'adidas e le superstar ai piedi. Alzo i capelli in una coda alta e prendo tutti i libri. Oggi devo passare all'armadietto. Sbuffo al pensiero di rivedere tutta quella gente e mi incammino chiudendo la porta della camera a chiave.
Ciao mondo, da quanto tempo.
Vado agli armadietti e prendo il libro di Filosofia, di Matematica e di Letteratura. Oggi non mi va proprio di fare nulla, ma devo. Vado nella classe di Filosofia con passi da elefante e senza alcuna voglia di studiare. Entro e mi siedo al solito posto. Inizia la lezione ma penso a tutt'altro. Come posso essere così ingenua sulle persone? Cris mi aveva lasciata lì così e in un attimo stava succedendo una tragedia, che per fortuna è finita bene. Mi dispiace solo per Justin, che si è fatto un occhio viola per colpa mia. Non l'ho proprio visto in questa settimana, spero gli sia andata bene. Mi dispiace un sacco per quella cosa ma lo ringrazio mentalmente ogni volta che ci penso e ripenso. Mi scende una lacrima ma non ci faccio caso. In questi giorni sono molto molto sensibile. Sbuffo, pensando a quando finirà questa lezione.
<<Quindi, dato che abbiamo introdotto Shakespeare, e stiamo iniziando ad analizzare il Romanzo di Romeo e Giulietta, voglio darvi un compito molto importante da consegnare per avere un buon voto e ricevere anche abbastanza crediti.>> spiega la prof distogliendomi dai miei pensieri. Cosa vorrà farci fare? Spero qualcosa di non troppo impegnativo, non ho la testa per pensare.
<<Allora, ragazzi. Vi spiego cosa dovete fare.. >> inizia la prof schiarendosi la voce. Si sistema gli occhiali più in alto e prende un barattolo con tanti fogliettini.
<<Iniziate facendo una relazione sulla domanda "cos'è per me l'amore?" e con questo ci aggiungete qualsiasi cosa vogliate aggiungerci, un filmato, degli scatti di fotografia, un ritratto.>> dice con gli occhi che le brillano. <<Dovete spiegarmi che cos'è per voi l'amore scrivendomelo ed illustrandomelo. Potete fare tutto ciò che volete.>> dice mettendo la mano nel barattolo. <<Tutto ciò che è arte. >> sottolinea infine. Si gira e scrive alla lavagna la frase "che cos'è per me l'amore?" . Ce la sta mettendo tutta a mettermi in difficoltà. Tutta la classe si guarda stranita. Alcuni soddisfatti annuiscono mentre altri sbuffano per l'impegno che ci ha dato. Cosa si aspetta questa qui? Io non ho voglia di fare niente.
Dopo aver scritto cose indecifrabili alla lavagna la prof si gira di scatto alzando un dito.
<<Ho dimenticato una cosa.. Questo compito verrà fatto in coppia. >> dice prendendo il barattolo. Cosa??? Non voglio lavorare con qualcun'altro.
<<Ognuno voi pescherà un bigliettino da uno dei barattoli, e la persona che uscirà vi farà da coppia. Finché tutte le coppie non saranno fatte. Vi do un consiglio, iniziate col conoscervi tra di voi, in coppia, e scoprite i vostri lati oscuri. Farete un buon lavoro!>> dice passando tra i banchi. Inizia il giro e alcuni gioiscono per il compagno affidatogli, altri sbuffano. Dafne, la mia compagna di stanza, pesca e quando guarda il nome emette un gridolino di allegria. <<Bieber, Justin siamo in coppia insieme!>> dice contenta cercando Justin tra i banchi. Ma Justin non c'era a lezione oggi. Come la maggior parte delle volte in questa settimana. Con la faccia delusa si gira verso la prof e la prof le sorride. <<Bieber è assente, quindi dovrà ripescare signorina Roger.>> dice la prof con calma . La biondina sbuffa sonoramente e pesca uno di quei ragazzi secchioni come non mai, Michael. Stava per arrivare verso di me quando, bussano alla porta entrando. <<Professoressa Dawson, mi dovrebbe far uscire la signorina Wilson.>> dice un ragazzo con un foglietto scritto. Mi giro di scatto e vedo Criss, con una faccia da cane bastonato. Ed adesso?
La professoressa guarda il foglietto, ci scrive qualcosa e mi guarda. <<Prego signorina può uscire.>> mi dice sedendosi.
Mi alzo in fretta e furia ed esco fuori guardando la prof e salutando la classe. Mi chiudo la porta dietro alle spalle e vado veso Criss che è dall'altra parte del corridoio appoggiato agli armadietti. Sto per pronunciare parola quando lui mi precede. <<Mel, lo so che ho sbagliato tantissimo. Ti chiedo scusa di averti lasciata da sola, non volevo. Veramente scusami di tutto.>> mi dice tutto d'un fiato. Lo guardo male.
<<Non voglio sentire queste scuse. Non è normale che vai via per salutare degli amici e non torni più, rischiavo di rimetterci io.>> urlo incazzata. Lui mi guarda stranito da ciò che ho detto. <<Cosa intendi con questo?>> mi dice curioso e incazzato allo stesso tempo. Io mi compro la bocca con le mani. Cosa ho detto? Rischio di dirgli ciò che è successo. Ed a questo punto, non voglio assolutamente che lo sappia.
<<Non ci pensare più, quel che è fatto è fatto. Adesso vado in classe.>> dico girandomi. Lui mi ferma con la mano sulla spalla e mi fa girare. Riesce a prendermi e ad abbracciarmi. Sento la sua stretta forte ed il fiato sul collo. Mi ha stupita, non mi aspettavo quest'abbraccio. Rimango con le mani sospese in basso.
<<Mel ti giuro, che mi dispiace tanto. Non volevo lasciarti sola. Ci tengo tanto a te.>> dice staccandosi e guardandomi con occhi lucidi. Mi guarda facendo quasi gli occhioni e poi abbassa la testa. Io lo guardo sorridente, mi piace questa parte di Criss.
<<Hey, ehm.. Okay.>> gli dico mettendogli una mano sulla spalla. Lui alza il capo ed io gli sorrido. <<Tutto apposto Criss. La prossima volta che fai una cosa del genere ti ammazzo direttamente. >> dico ridendo. Lui sbuffa ma poi inizia a ridere anche lui. Mi piace questo ragazzo, ma dovevo dirglielo. Mi ha lasciata lì e se lui non mi avesse lasciata sola non sarebbe successo nulla. Mi giro per andare in classe e sto per aprire la porta quando sento di nuovo la sua voce. <<Mel, cosa intendevi prima?>> mi dice avvicinandosi di poco. Oh cazzo. Apro la porta della classe e gli sussurro un "te lo dico dopo" chiudendo la porta. Me la sono scampata? Decisamente. Vado per sedermi ma suona la campanella. Oh, No. Spero che Criss sia andato via perché non voglio proprio spiegargli nulla. Sto per uscire dalla classe quando sento la voce della prof chiamarmi. <<Wilson, un secondo.>> mi dice. Mi giro e le vado vicino. Lei mi guarda dandomi un bigliettino e mi incita a leggerlo.
Justin Bieber.
E questo cosa significa? La guardo stranita e lei ride sotto i baffi scuotendo la testa. Ma sta bene?
<<Dato che lei non ha avuto modo di pescare per il compito e Justin Bieber è assente, siete gli unici due rimasti, quindi andrete in coppia insieme.>> dice sorridendo.
Cosa hanno appena sentito le mie orecchie?
NON CI POSSO CREDERE. Ditemi che è un sogno.
La guardo schifata e stranita allo stesso tempo, devo per forza? Non ce la faccio.
Non voglio fare coppia con quello lì .
Guardo la prof quasi supplicandola di cambiarmi la coppia, ma invano penso nella mia mente.
Lei mi guarda vedendo che sono abbastanza scossa e mi sorride. <<So che lei è una bravissima ragazza e Bieber può solo trarne benefici stando in coppia con lei per questo compito.>> dice accarezzandomi la spalla. <<Cerchi di conoscerlo a fondo, vedrà, secondo me andrete molto d'accordo. >> mi dice infine prendendo e sistemando le sue cose. D'accordo? Ma è seria? Non si vede dalla mia faccia che odio Justin Bieber?
Sbuffo e ringrazio la prof. Esco dalla classe.
Sono incazzata nera, sono riconoscente a Bieber per ciò che ha fatto ma cosa c'entra fare un compito insieme? È ridicolo. Arrivo all'armadietto e inizio a pensare a come si svolgerà questa cosa. Io farò il compito da sola e lui se la spasserà da qualche parte. Non posso ridurmi a questo, no. Dovrà fare tutto con me, altrimenti ammazzo anche lui. Eh no Bieber, con me non la fai facile.
Prendo il libro di matematica e mi incammino verso la classe.
All'improvviso sento una voce chiamarmi, mi giro e mi trovo due occhi miele che mi scrutano dalla testa ai piedi.
Cosa vorrà ora?

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