Occhio Per Occhio

73 5 5
                                    

Pov Charlotte

Li guardavo rincorrersi, ridere, scherzare... E mi sentivo felice. Avevo deciso di fare questo scherzetto quando ho visto gli occhi di Percy quando ha cercato di uccidere André,erano occhi di chi non ce la faceva piú.

E in un certo senso, mi sono riconosciuta in quegli occhi. Lui continua a essere solare e nasconde tutti i suoi problemi a tutti per non essere un peso... Adesso che ci penso, é da un po' che non vedo André e neanche Anni... Dove saranno finiti?

L'ansia mi prevale e mi mossi a disagio sulla sedia in cui ero seduta.

-che c'é? É successo qualcosa? - mi chiese Reyna preoccupata. Aveva paura che succedesse di nuovo, anche se non lo dava a vedere. Lei é l'unica che sapeva il mio "piccolo" segreto.

-No no... Mi sono solo ricordata di una persona che non vedo da un po' e mi sono preoccupata, tutto qui-le risposi ed era la veritá. Non volevo mentire a Reyna.

- Mh. Capisco. Beh, faresti meglio a calmarti un po' se non vuoi che gli altri scoprano... Quella cosa - mi consigliò indicando il terreno sotto di me e soltanto allora mi accorsi che stava svanendo. Ed ecco il mio piccolo segreto in azione,di nuovo.

Feci respiri profondi e cercai di immaginarmi come doveva essere prima e in poco tempo lo vidi ricomparire. Tirai un sospiro di sollievo.

Ma ovviamente come può andare tutto bene? Ma si dai, facciamo crescere una rosa nera davanti a me e facciamo si che i ragazzi arrivino in quel momento. In fondo la mia vita non era abbastanza incasinata. No?

-Che cos'é quella? - chiese ingenuamente Percy indicando la mia pena di morte.

-Una rosa, idiota- risposi un po seccata prima di vederla appassire e dissolversi in una nuvola di fumo.

-Hey, ma come ci sei riuscita?-chiese Nico- Io posso solo far appassire le piante. Non farle... Emh... Scomporre? -

OK. Ora penso che sia abbastanza incasinata. Non credete?

-Ci hai mai provato? Comunque ora basta parlare di questa cosa-dissi  sbrigativa.

-ok... Allora. Dov'eri finita? - altra domanda. Questa volta da parte di Jason. Beh, me lo dovevo immaginare, infondo loro no mi vedevano da quasi 2 giorni.

- A imparare a padroneggiare la Foschia. Per questo riuscitissimo scherzetto-affermai con un ghigno divertito sul volto. Non era tutta la veritá, ma infondo penso che abbiano intuito che io fossi andata al campo Giove. Dato che ero con Reyna.

-Non é stato divertente. Tutt'altro. Non ci provare piú. Gli scherzi del genere non sono ben graditi. - mi disse seria Piper facendomi notare solo ora la sua presenza.

-Tranquilla, cavoli non sapete proprio stare agli scherzi eh? - chiesi roteando gli occhi.

- Di solito si ma questi scherzi non sono bene accetti-mi rispose la mora incrociando le braccia al petto con fare di rimprovero.

Assottigliai lo sguardo e le rivorsi uno dei miei migliori sguardi severi notando una punta di paura nei suoi occhi. - Pf, patético- esclamai riferendomi al suo vano tentativo di tenermi testa.

-C-cosa hai detto? - la sua voce era tremante e si capiva che aveva paura anche soltanto osservando il suo modo di comportarsi:denti stretti, sopracciglia corrucciate, mani a pugno... O era rabbia, o paura.

-Dai, Piper non iniziate a litigare- la ammoní Jason mettendole una mano sulla spalla ma che la ragazza scansò velocemente.

-No. Jason. A me non é piaciuto e lei deve capire di non farlo piú - lo ammetto. Ammiravo la sua determinazione. - Quindi ora io vorrei le tue scuse - affermò usando la lingua ammaliatrice. Ora era troppo, lei voleva obbligare me a chiederle scusa?! Se me lo avesse chiesto normalmente lo avrei anche fatto. Ma usare la lingua ammaliatrice no.

- Pip,non giocare con il fuoco. - risposi con un ghigno che la fece tremare- ricordati il detto: occhio per occhio... -

Lei deglutí a fatica, aveva capito ciò che le avevo fatto intendere. Se lei voleva giocare a fare la figlia di Afrodite con un potere rarissimo, allora io avrei giocato la mia parte.

Gli altri ci guardavano prima sconcertati, poi timorosi e infine confusi.

-Beh, io ora devo proprio andare. Ci si vede- li salutai con un cenno della mano e un sorriso per poi avvisarmi verso le cabine sentendo lì tirare un sospiro di sollievo.

Adesso, però, volevo solo vedere Anni e basta. Stare un po' tra amiche mia vrebbe fatto bene.

Arrivai in poco tempo davanti alla cabina di Atena e bussai un paio di volte alla porta.

-ARRIVO! - gridò dall'altra parte una voce maschile.

Poco dopo sentii la serratura scattare e la porta aprirsi rivelando un ragazzo a dir poco bellissimo:capelli castani, occhi tra il verde e l'azzurro... Insomma non sembrava per niente figlio di Atena. Ma ormai non mi faceva effetto, avevo scelto la solitudine all'amore e stavo considerando l'idea di diventare cacciatrice anche se mi piaceva avere una certa autonomia.

-C'é Anni? - chiesi sporgendomi un po'per curiosare all'interno della cabina.

-ah... Vedo che non l'hai saputo... Le hanno dato una missione insieme ad altri due... Una figlia di Afrodite e un nostro fratello - mi rispose.

-Ah. Ok, allora fa niente... André invece? - chiesi quasi speranzosa.

-É lui che é andato- perfetto. Possibile che non ci fosse nessuno?

-Capisco. Fa niente, arrivederci - conclusi girando i tacchi.

-Ma se vuoi ci sono io a tenerti compagnia- mi disse prima che io potessi fare un solo passo con una punta di malizia.

Ghignai ancora girata di spalle e lui non lo vide. - Non penso che tu possa resistere insieme a me. Ho un carattere impulsivo e da quanto vedo tu non sei proprio il tipo da cose pesanti-risposi con lo stesso tono di voce girandomi nuovamente per guardarlo negli occhi.

-Ne sei sicura? Non sai quanto possa resistere. - ed ecco che stava iniziando a flirtare.

-Beh, penso che in fondo non lo voglio sapere. Infondo sei sempre uno sconosciuto. E io non mi approccio con gli sconosciuti- affermai ricominciando a camminare per la mia strada.

-Mi chiamo Robert. E come puoi vedere sono figlio di Atena- si presentò lui anche se sembrava che mi stesse prendendo in giro.

-Sei sicuro di essere un semidio?-chiesi nascondendo un secondo ghigno.

-Si, perché? Sono troppo bello per essere la metá di un dio? - chiese flettendo i muscoli che ammetto, erano tanti. Mi imposti di non ruotare gli occhi al cielo chiedendomi ancora come fosse possibile che lui fosse figlio di Atena. - Ammettilo che ti attiro. Sei completamente pazza di me-

-No... Pensavo fossi un mostro, sai, corpo da uomo... - lasciai in sospeso la frase perché lui mi interruppe.

-Testa da dio? - chiese flettendo di piú I muscoli.

-No. Corpo da uomo, testa di cazzo. - e detto questo mi girai e me ne andai come se non fosse successo niente.


Figlia Del CaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora