Piovono Mostri

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Pov Nico

Era da mezz'ora che provavo a "smaterializzare" una pianta ma ancora non ci riuscivo... Forse era caratteristico dei figli di Caos... Boh. Lei era la prima, non si sapeva niente delle sue capacità e forse era per questo che tutti avevano paura di lei.

Paura dell'ignoto...

-HEI Nico! Che fai? - mi chiese una voce alle mie spalle.

-Mi alleno... -risposi guardando che fosse a parlarmi. Non era una bugia, era la veritá... Generica, si ecco. Meno specifica.

-Ti alleni... Fissando una pianta? Sembrava che le stessi chiedendo di andare a trovare tuo padre- Annabeth Chase. Figlia di Atena... Andiamo bene.

-Annabeth, sono cose da figli di Ade. - risposi con disinteresse nei suoi confronti come ero solito fare con tutti.

-Immagino... Ah ! Ero venuta per chiederti se hai visto Percy o Chirone. Non si trovano. -

Sai tutto tranne dov'é il tuo ragazzo vero?

- Non li ho visti. Nel caso ti avviso. - affermo mettendomi le mani nelle tasche e cominciando a camminare nella direzione opposta a lei.

-OK... Se vedi Charlotte dille di andare alla Casa Grande, é urgente. - aggiunse per poi andare via facendomi bloccare sul posto. Urgente era sinónimo di: stiamo per morire e c'é una nuova profezia incomprensibili da decifrare entro una scadenza super ravvicinata oppure voleva semplicemente chiederle se avesse visto il suo libro di architettura.

Sospirai capendo che la prima era l'opzione corretta. Girai leggermente il capo verso di lei e chiesi come per chiedere conferma :- una nuova profezia? -

Non avevo un ampia visione ma con la coda dell'occhio la vidi annuire leggermente per poi ripartire per la sua strada, cosa che feci anch'io.

Non sapevo dove andare e il primo posto che mi veniva in mente era la spiaggia... Massí dai, tanto stiamo solo per avere un'altra notizia che ci assicurava morte nel 99% dei casi.

Arrivai davanti all'acqua cristallina del mare risplende a di un azzurro spento, cupo e in un qualche modo mi sembrava di vedere gli occhi di Charlotte...quando era ritornata.

-NICO!- mi chiamò una voce femminile alle mie spalle

Quando parli del diavolo...

-Charlotte!-la salutai con un cenno della mano mentre la guardavo avvicinarsi con passo svelto per raggiungermi.

-Che ci fai qui? - mi chiese appena fu abbastanza vicina.

Io feci spallucce e ritornai a guardare il mare- cosí. - fu la mia unica risposta.

La vidi sedersi sul bagnasciuga per farsi bagnare i piedi dalle onde mentre fissava l'orizzonte sovrappensiero.

Insomma, tutto normale, no?
No. Sarebbe stato normale se l'acqua la bagnasse o, per lo meno, toccasse.

Sembrava come se evitasse di venire a contatto non la sua pelle ma si ritirasse poco prima.

Scrollai le spalle e mi diressi verso di lei ma per sbaglio calciai una conchiglia che stava per andare a battere contro Charlotte quando, poco prima dell'impatto, scomparve nel nulla. Riguardai meglio le onde e notai che anche loro scomparivano proprio come quella conchiglia.

Rimasi a bocca aperta mentre Charlotte si girava nella mia direzione riscuotendosi dai suoi pensieri.

-oh... HEI Nico-mi disse con un leggero sorriso mentre le onde si abbatte ano contro la sua pelle bagnandola. L'acqua dev'essere stata fredda perché si ritrasse velocemente.

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