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MI sarei preso una pallottola per loro e furono i primi a spararmi

22/08/2019  Giovedì  12:31

Cara Snow White,

Domani è il mio compleanno. Il diciassettesimo. Ma, sai,  è strano quest'anno. Solitamente nei giorni vicini al mio compleanno mi sentivo la regina; non dovevo fare niente, mi sentivo in dovere di  fare quello che volevo.

Quest'anno invece mi sembra assolutamente normale, un giorno come tanti. Non realizzo che un'altra estate è terminata, altre occasioni siano rimandate al prossimo anno. Non ho obbiettivi ben precisi, ma vorrei fare cose che durante l'anno scolastico non riesco a fare.

Questa è stata un' estate diversa dalle altre: luoghi diversi, persone diverse, eventi diversi. Da un lato ne sono contenta, dall' altro lato non mi aspettavo che tante persone in cui credevo, di cui mi fidavo, si siano dimostrate diverse da quelle che pensavo.

Persone che, come te, si sono mostrate delle delusioni nello stesso modo in cui hai fatto tu. E' sempre la stessa storia che si ripete, che mi fa passare la voglia di essere gentile con tutti, di essere disponibile per tutti. 

Tu c'eri. O almeno fino a quella volta. Eri presente ad ogni mio compleanno. Ricordo ancora quando mi hai regalato il cartellone e la lettera con un sacco di ringraziamenti. Ce l'ho ancora la lettera, qui, nella mia mano. Non sono riuscita a sbarazzarmene. Era il 2016, tre anni fa. Dicevi che mi volevi bene e che eri contenta di stare con me altri cinque anni, anche se alla fine non è stato così. Dopo hai detto che probabilmente saremo state migliori amiche pazze e petalose per sempre. Ma, a quanto pare, nemmeno questo è andata come come volevamo; o almeno, come io volevo. Ora tu non sei più accanto a me e nessuno può scrivere la cose che scrivevi tu, farmi un cartellone come hai fatto tu, volermi bene come hai fatto tu. Ora nessuno mi vuole bene come facevi -fingevi -tu.

Di 20 persone che avevo invitato, ne verranno solo 7.

Tutti hanno detto che non potevano, ma sai che c'è? Non credo a nessuno. Se davvero una persona tiene a qualcuno scalerebbe muri pur di farla felice. Io, per loro, lo farei ; invece loro non hanno fatto nessun passo verso di me, anzi sembra che si allontanino ogni che provo ad avvicinarmi.

Hanno fatto esattamente come hai fatto tu. Quel rifiuto è stata la fine della nostra amicizia. Chissà se anche questi 13 rifiuti significheranno qualcosa.

Adesso, non mi sto lamentando del fatto che poche persone verranno al mio compleanno. Sto solo dicendo che il compleanno è un giorno speciale per tutti, con cui vorresti passare la giornata con le persone a cui vuoi più bene. Le persone a cui volevo bene, invece, se ne fregano e il loro bene nei miei confronti non è reale. Mi spiego meglio: un tuo amico fa il compleanno e pur di andarci, perché è tuo amico, sposti mari e monti; ora sei tu a fare il compleanno, ma il tuo amico  non viene per motivi sconosciuti.

Come ti sentiresti? Un po' una merda, eh?

Al massimo io chiederei scusa 1000 volte  per essere perdonata e ti direi il motivo del rifiuto. Tu nemmeno quello.  Il tuo "ho da fare" non mi ha per niente  convinta e in quel momento la mia fiducia in te è terminata. Ecco, la mia fiducia verso queste 13 persone sta a mano a mano calando. Le vedo con occhi diversi. Insomma, parliamoci chiaro, 13 persone su 20 non possono tutte avere un impegno.

Io sono sempre venuta ai loro, al tuo compleanno. E li ricordo quasi tutti.

Ma sai una cosa? Ho capito che queste 7 persone tengono a me, per ora. Beh si perché inizialmente tutti tengono a me, poi vengono curati.

Ricordo ancora quel giorno del mio compleanno che ho trascorso da sola. Completamente sola. Niente amici, niente cugini.

Sai come ci si sente ad essere soli il giorno del tuo compleanno? Festeggiare la tua nascita, la tua vita, il continuo, lo scorrere della tua vita e sapere che non importa a nessuno se tu ci sei oppure no, se esisti oppure, se vivi oppure no.

Inizi a capire che stai crescendo quando, al tuo compleanno, non ti interessa quanti regali ricevi, ma chi viene.

Ps. Scusami, ma il cartellone l'ho dovuto buttare. Sembrava che non volesse rimanere nella mia stanza come tu non volevi rimanere nella mia vita.

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