Prologo

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Le mie dita scorrevano velocemente sui tasti del pianoforte mentre sentivo passi che si muovevano al piano di sopra.Questo non mi sconcentrò e continuai imperterrita fino alla fine della melodia. <<Brava>>  Disse mrs. Hudson emettendo un gridolino. <<Vado a farti un thè, Ellie, così possiamo sederci e parlare. >>  Mi avvicinai alla cucina e mi sedetti al tavolo. <<Come hai passato questi ultimi anni?Continuo a non capire come mai tu abbia voluto diplomarti prima e lasciare Londra>> mi chiese. <<Sono stata un per qualche tempo a Southsea, sul mare. Mi ero trovata un lavoro e una casa, ma alla fine ho deciso di tornare a Londra per studiare architettura alla Bartlett...>> Venni interrotta da veloci note di violino che provenivano dal piano di sopra.<<Non badare alla musica. è solo Sherlock che suona. Ora dove abiti?>> <<Per ora sto in un hotel qui vicino e sto cercando un appartamento>> <<Potrei provare a convincere Sherlock a condividere l'appartamento con te, in fondo John ha lasciato la stanza al piano di sopra libera. Non ti assicuro niente gli Holmes certe volte hanno davvero un pessimo carattere>> <<Si, ne so qualcosa anche se non ho mai conosciuto Sherlock, Mycroft è piuttosto pedante certe volte>> Scese tra di noi un lungo silenzio piene delle domande non dette che mrs. Hudson non vedeva l'ora di pronunciare fermata solo dalla sensibilità che agli Holmes mancava. Quando ormai il silenzio diventò ormai insostenibile, respirai profondamente e dopo aver salutato Mrs. Hudson tornai nella fredda aria di Londra.

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