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«SIMON!» urlai uscendo dalla macchina di Luke correndo verso la casa del mio migliore amico.
«Eccomi arrivo.» lo vedo scendere dai gradini del suo palazzo mentre si mette la maglietta, con le scarpe slacciate e lo zaino aperto.
«Sei sempre il solito...ma almeno per un giorno riuscirai ad arrivare in orario?»
«Ehi non è colpa mia se non sento la sveglia.» disse giustuficandosi. Simon è come un fratello per me, siamo amici fin dalľinfanzia. Non riuscirei a vivere senza di lui e le sue battute squallide.
Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso la scuola.
«Allora ragazzi siete pronti per la nuova scuola?» chiese Luke intento a giudare.
«Si credo di aver preso tutto il necessario, sinceramente ho un po' di ansia per i nuovi compagni e professori ma per il resto tutto ok.» rispondo con un tono un po' preoccupato. Questo sarà il mio primo giorno nella nuova scuola dove non conosco nessuno.
«Stai tranquilla Clary ho sentito dire che sono tutti molto simpatici, però spero di essere in classe con te anche quest'anno.» mi tranquillizzó Simon. Anche lui come me aveva cambiato scuola perché quella vecchia era stata chiusa per dei problemi finanziari e dato che era una scuola privata lo Stato non poté aiutarla.
Il vociare degli studenti mi risvegliò dai miei pensieri riportandomi alla realtà e capii che eravamo giunti a destinazione.
Con poca sicurezza uscì dalla macchina.
Salutai Luke e mi guardai attorno incamminandomi verso l'entrata della scuola. Tutti mi guardavano, un po' come se fossi un alieno, ma non ci diedi molto peso.
«Uuu, chi abbiamo qui? Una pel di carota e un Harry Potter dei poveri?» disse una voce alle mie spalle.
Sentendo questa frase ľadrenalina mi andò a mille.
Mi girai pronta per rispondere alla provocazione, ma vidi due occhi color ambra puntati sui miei.
Per un momento ho pensato di averli già visti.
Non mi uscivano le parole di bocca. Davanti a me, con aria snob, c'erano due ragazzi e una ragazza.
Quello che ci aveva rivolto il commento, era alto, molto affascinante e biondo ramato, come il colore dei suoi occhi.
Anche lui ,come me, sembrava abbastanza stupito, ma cercava di nasconderlo.
Simon, che probabilmente non aveva aprezzato molto il modo in cui ci aveva chimato il biondino, cercò di rispondergli per le rime:«mammamia che paura...e adesso cosa farai? Ci dirai marameo? Dai Clary andiamo, lasciamo stare sti perdenti»
E ce ne andammo tutti soddisfatti nell'aula di chimica, nonché la nostra  prima lezione.
«Sei stato grande con quei ragazzi» dissi a Simon battendogli il cinque.
«Bhe si.....quando ti insultano mi arrabbio molto» disse arrossendo un po', lo ringraziai e inizió la lezione.
Non seguivo molto perché nella testa mi tormentavano quegli occhi.
Mi continuavo a ripetere che non era possibile e che non conoscevo quel tizio ne gli altri due che credo fossero fratelli dai lineamenti, tutti e due capelli molto scuri e tratti delicati, di corporatura molto esile e anche loro, erano molto più alti di me.
L'unica cosa che gli differenziava era che il ragazzo moro aveva degli occhi blu come il mare e gelidi come il ghiaccio, mentre la ragazza aveva occhi marroni.
Con questi pensieri continuai le lezioni fino alla fine della giornata.
«Allora Fray, oggi ti va ti fare un giro in centro o preferisci stare a casa a vedere un film?» mi chiese Simon
«Mhhhh....credo guardare un film, ma solo se sei tu a farmi i pop corn» lui si mise a ridere come un deficiente, ma tutto a d'un tratto smise, come se avesse visto un dissenatore (riferimenti ad HP puramente casuali).
Mi girai e vidi il biondo di stamattina davanti a me. Vidi di nuovo i suoi occhi e mi vennero i brividi. Non mi era mai successa una cosa del genere con qualcuno.







-I ALREADY SEE THOSE EYES- (shadowhunters fan fiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora