11.

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Qualche ora prima...

"Elizabeth!" sento le urla di mio fratello, che mi chiama da camera sua. Io, ancora sotto la doccia, prendo un asciugamano al volo e me lo lego addosso, per poi accorrere a Jon.
"Jonathan! Che succede?" dico impaurita entrando in camera sua.
"non riesco a capire questo esercizio di matematica. Per caso lo hai già fatto tu?" mi chiede come se non fosse successo nulla.
"ma sei coglione?! Mi hai spaventato con tutte queste urla!!" gli dico di rimando, tirando un sospiro di disapprovazione.
"allora, lo hai fatto o no l'esercizio 102?" mi richede.
"ma che cazzo ne so." finisco la conversazione andandomene in camera mia.
Mi cambio, mettendomi una semplice felpa grigia rigorosamente rubata a mio fratello e un paio di leggins neri.
Poi prendo il mio libro e quaderno di matematica e vado in camera di Jon.
"ti avverto subito io, però. Sono una frana a mat..." il libro mi cade dalle mani appena vedo Jonathan che si gira verso di me.
Le unghie si sono allungate in artigli, e i denti sono più a punta. Delle basette lunghe di peluria gli circondano la faccia.
"Elizabeth.... Non so cosa mi succede...." mi dice con un filo di voce.
Guardo fuori dalla finestra e vedo il buio prendere il posto del tramonto, e la luna piena prendere il posto del sole.
"okey ora calmati. C'è la luna piena quindi è normalissimo." gli dico, cercando di calmarlo.
"NO! Non è normale, Elizabeth!!" mi ringhia.
"okey... Okey.... Ora cerca di calmarti però..." ma appena si alza, facendo cadere la sedia a terra, so per certo che non è un buon segno.
"rimani qui." gli ordino, cosa abbastanza stupida da dire ad un lupo mannaro alquanto incazzato.
Corro in camera mia, passando per il bagno che abbiamo in comune. Mi abbasso sotto il letto e prendo la mia raccolta di coltelli. Ne prendo due piccoli e, appena messi gli anfibi, ne infilo uno lì dentro. L'altro me lo tengo in mano, mettendolo nella manica della felpa.
Torno in camera di Jon, ovviamente vuota. Corro in soggiorno, ma trovo la porta principale spalancata.
"oh no. Jonathan."

~~~

"Jon! Jonathan! Ti prego, rispondimi!!" è buio oramai da un bel po' di ore. La foresta è sempre più paurosa, piena di nebbia che per poco non ti fa vedere nemmeno i lunghi fusti degli alberi.
Corro, alla ricerca di mio fratello.
Sono stanca e abbattuta. Ho seguito il rumore fino a qui, ma non lo sento più da un po'.

Poi, il silenzio viene squarciato.
Un ululato.
Jonathan.
"Jonathan!" questa volta sussurro.
Un rumore mi prende alla sprovvista alle spalle, ma non mi faccio prendere dallo spavento. Mi giro alla velocità della luce e mi sento prendere dai fianchi e sentirmi sbattere contro la corteccia dell'albero dietro di me.
Io intanto alzo il coltello che avevo nella manica verso la gola del mio aggressore, proprio mentre sento una mano sulle labbra, per non farmi urlare.
Non vedo la faccia di quest'ultimo, però appena inizia a parlare lo riconosco subito.
"cosa cazzo fai qui a quest'ora?" il tono senza emozioni di Isaac mi fa sussultare.
Appena lui leva la sua mano dalla mia bocca, io abbasso il mio coltellino.
Non mi rendo conto delle mie gambe che hanno circondato il bacino di Isaac finché lui non mi fa staccare le spalle dall'albero e mi fa scendere.
Il mio naso è a un palmo dal suo petto, che fa su e giù incessantemente, come se avesse corso fino a qua.
Io alzo lo sguardo verso i suoi occhi e vedo che mi fissa da capo a piedi.
"potrei farti la stessa domanda." gli dico incrociando le braccia.
"prima tu."
"mai sentito parlare di corsa notturna?" gli dico, inventandomi una palese scusa sul momento.
"mai sentito parlare di balle assurde? No, perché sono quelle che stai sparando ora. Ti ho sentito chiamare Jonathan, che gli è successo?" mi chiede interrogativo.
"tu non mi hai risposto alla mia domanda però."
"corsa notturna, ovviamente." mi dice con un sorriso sulle labbra.
"che cretino!" gli dico cercando di spingerlo per le spalle, con scarso risultato.
Un altro ululato squarcia la risata bellissima di Isaac.
Lui mi prende per mano e mi spintona, cominciando a camminare velocemente.
"ehii" gli sussurro, visto che mi ha preso alla sprovvista.
"vieni, cerchiamo tuo fratello." mi dice, continuando a camminare.
"sempre sperando che non abbia trovato lui qualcuno da uccidere" sussurra pensando che io non l'abbia sentito, ma si sbaglia.
Gli strattono la mano, ancora unita con la mia, così lo faccio girare verso di me.
"come scusa?" lo guardo incuriosita. Lui rimane zitto, perciò io continuo.
"cosa sai?" chiedo, sempre più spaventata.
Più persone sanno di noi, più siamo in pericolo.
"devo chiamare Scott." prende il telefono dalla tasca e comincia a fare il numero di quest'ultimo.
Io gli strappo via il telefono di mano e lo guardo male.
"no. Ora mi dici cosa sai. E soprattutto cosa hai visto. Mi stai seguendo? Sei...." penso subito ai leccapiedi di mio padre, al suo branco.
Poi, succede tutto in un attimo.
Mi sento prendere di nuovo dai fianchi e Isaac mi butta dietro un cespuglio lì vicino di rovi, e lui si butta sopra di me.
Appena siamo sdraiati, uno sopra l'altra, lui mi fa segno di stare zitta.
Io lo guardo negli occhi e cerco di calmare il respiro, come mi ha insegnato mio padre, per non farmi scoprire quando sono nascosta.
Proprio sopra la mia testa, sento un ringhio, basso e spaventoso, che mi fa rizzare tutti i capelli in testa, e mi fa bloccare ancora di più, anche se non posso muovermi comunque.
Alzo di pochissimo la testa, e lì, proprio a due passi dal mio naso, vedo un lupo con la pelliccia bianca latte.

Spazio autrice
ECCOCI DI NUOVO CON UN ALTRO CAPITOLOOO!!
Scusate se aggiorno solo ora, e continuo ad aggiornare sempre meno, ma in questo periodo sono incasinata un botto, e adesso riinizierà pure la scuola, ma cercherò di rimanere attiva.

Niente, volevo dire solo questo, e vorrei dirvi un grazie enorme a tutti ❤️❤️❤️

Al prossimo capitolo 💋

Ps. Ditemi la vostra, commentate se avete qualcosa da chiedermi, oppure potete pure chiedermi sui direct di instagram (mi chiamo @saraadenicola) quindi qualsiasi cosa, chiedete chiedete e chiedete ❤️❤️💋

I Demoni Del Passato - Isaac Lahey's Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora