8° capitolo (casa Afton)

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William: eccoci arrivati ~

Guardai davanti a me.
C'era un ingresso grande con pareti gialli e gli appendiabiti combinati. Alla destra una porta e un'altra sotto la scala. C'era anche un'altra stanza a sinistra divisa dall'ingresso non da un muro e una porta, ma da un muretto e difronte a me una scala di legno scuro decorato con degli intagli molto graziosi.

Lui salì al piano di sopra e io lo seguì.
C'erano tre porte: una avanti, una a destra e l'ultima a sinistra.

William: la stanza è quella a sinistra ~

Entrai. Le pareti erano di azzurro, un letto grande a destra con le lenzuola bianche e un comodino colore legno affianco. Dall'altra parte c'era una porta finestra con delle tende lilla che portava quasi sicuramente ad un balconcino. Sulla parete di sinistra c'era una scrivania con una lampada semplice. Alla sua destra un armadio dello stesso colore e materiale del comodino e della scrivania con lo specchio. Alla destra un'altra porta che conduceva probabilmente al bagno.

William: ti va bene? ~

Io: certo, sicuramente più bella della mia ~

William sorrise alla mia affermazione.

William: visto che è mattina, cosa vuoi per colazione? ~

Io: oh, fai tu. Mangio di tutto ~

William: ok. Ci vediamo tra qualche minuto in sala ~

Posai la mia valigia e la aprì.

Dieci minuti dopo

Scesi di sotto e lo trovai in cucina con un piatto in mano e una fetta di pane tostato in bocca.
Se lo tolse immediatamente come mi vide e lo posò sul piatto.
William: tu non hai visto niente, giuro ~
Risi alla scena davanti a me ma mi rimisi composta.
Io: tranquillo. A proposito, cosa hai preparato? ~

William: oltre al pane tostato che mi hai dato ieri, non ho troppo. Cereali, biscotti, latte, caffè, tanto caffè... ~gli scoppiò un sorriso~ e qualcosa che si mette sul pane con miele o marmellata ~

Io: va bene, non ti preoccupare, mi va bene.  Ti do una mano? ~

William: no, so far- ~

Si sentì odore di bruciato.

William: I TOAST! ~

Spense il tostapane immediatamente.

William: ho passato tanto tempo a imparare a fare i toast e ancora ora sbaglio la cottura, sono una frana! ~

Io: William, calma. Ti aiuto io ~

Presi il pane bruciato e lo buttai. Mi avvicinai al tostapane e iniziai a prepararli. Dopo un paio di minuti erano pronti. Ne misi due sul piatto e iniziai a prepararne altre due.

Io: prova~

Li prese e li assaggiò, poi spalancò gli occhi.

William: ti chiudo in casa mia pre sempre. Sono buonissimi! ~si sedette sul tavolo che aveva precedentemente preparato.

Facemmo colazione e passammo la mattina a scherzare del più e del meno.
Era carino, simpatico e dolce. Goloso del pane tostato e molto intelligente. Non avrei potuto mai prenderlo per un possibile killer, Mike si sbagliava di lui.

Mike POV
Aprii gli occhi e mi trovai in un lettino bianco. Ero in ospedale?
??: come si sente?

Mi girai e vidi un'infermiera.

Io: cos- cosa è successo? ~

Infermiera: sei stato accoltellato ieri notte da qualcuno entrato in casa. I danni non sono gravi, ma certo non può uscire ora. Deve riposare per qualche giorno e si sentirà nuovo ~

Io: grazie ~
Dissi solo sdraiandomi.
William, me la pagherai cara. Marta non ti vorrà più e verrai sbattuto in galera come giù che sia.

La mia piccola viola 💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora