11° capotolo (trovato)

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22: 40

Bene, e ora di tornare a lavoro.

Presi la camicia viola e iniziai a prepararmi ma entrò William in camera.

William: che fai? ~

Io: mi preparo, tu? ~

William: perché? ~

Io: la pizzeria non è dietro l'angolo come a casa tua ~

William: ah, no. Oggi non ci andiamo ~

Io: cosa? Perché? ~

William: ho assunto una mia vecchia conoscenza che faccia il mio lavoro notturno. Devo prendermi anche io una pausa come Mike, mi fa male non dormire la notte e pure a te ~

Io: oh, capito ~

(Attenzione⚠: nel seguito di questo capitolo ci sarà una scena +18 perché hot che durerà fino alla scritta "il giorno dopo". Se siete pervertiti leggete pure invece)

Mi tolsi la camicia e ripresi la maglia perché ero in intimo. Sentii delle mani posarsi sulla mia bocca e sul mio fianco. Mi staccai e vidi William confuso e immobile.

Io: che fai? ~

William: cerco di coccolare la mia ragazza ~

Si avvicinò e mi prese in braccio. Mi posò sul letto e si sedette vicino a me.
Si avvicinò e mi baciò sulle labbra. Chiusi gli occhi e ricambiai abbracciandolo intorno al collo. Sentii andare giù e arrivai a toccare con la mia schiena il materasso. Aprii gli occhi e vidi che era sopra di me, con gli occhi pieni di desiderio e dolcezza.
Gli sorrisi facendo sì con la testa e lui iniziò a togliermi la maglietta mi ero appena messa.

Iniziò a baciarmi sulle labbra e io ricambiai volentieri, abbracciandolo dietro il collo. Si svestì, mi prese in braccio e ci infilammo nel letto.

Passammo la serata a coccolarci.

Il giorno dopo

Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi era il viso di William addormentato. Che carino che è quando dorme.

Io: William? 

Gli sussurrai scuotandolo poco per svegliarlo. Lui aprì gli occhi è lì puntò su di me. Sorrise è mi diede un bacio sulla fronte.

William: hey piccola, come stai?

Io: bene. Tu?

William: bene

Io: andiamo a fare colazione?

William: va bene

Ci alzammo e ci vestimmo per poi scendere di sotto ma ciò che vidi non mi piacque per niente.
C'erano due poliziotti nell'ingresso e Mike con loro, erano gli stessi di ieri.
Si girarono e come Mike vide William affianco a me fece un sorriso di vittoria e lo indicò.

Mike: è lui quello state cercando. Lui è l'uomo che mi ha aggredito quella notte! -

William: di cosa stai parlando? Quella notte?! Quale notte intendi? -

Mike: lo sai benissimo di cosa sto parlando. Tu hai tentato di uccidermi la notte in cui poi sono andato all'ospedale -

William: senti, lo so che ti sto antipatico ma darmi la colpa per una cosa così brutta. Lo sai che comunque non ne avrei neanche il coraggio -

Mike: oh, ma non sono io quello che ti incolpa, ma le PROVE! -

William: cosa? -

Io: Mike, basta! -

Mike: no! È ora che tu sappia la verità. Agenti? -

Agente 1: sono stati trovati due capelli vicino al coltello sporchi di sangue. Gli abbiamo analizzati è uno corrisponde a Mike Smith è l'altro a qualcun'altro. Ci può dare un capello suo, William? -

William: perché dovrei? -

Agente 2: se non lo fa, sarà sospettato per il tentato omicidio -

William si girò è fece per tirarsi un capello e ma lo vidi prendere un capello dal taschino della camicia. Si girò e diede all'agente il capello non tolto dalla sua testa.
William: ecco a lei -

L'agente lo prese e lo mise in una cosa e sullo schermo di questo oggetto si stampò una croce rossa.
Agente 1: ci spiace per l'inconveniente -

Mike: cosa? -

Si avvicinò di scatto a William e gli strappò di cattiveria un paio di capelli.

Mike: ri provi -

L'agente ri fece "l'esame" ma questa volta si stampò una v verde.

Ci girammo verso William che era già corso di sopra.

Agente 2: torni qui! Sei in arresto! -

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