13.

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La cercammo per ore e ore ma di lei nessuna traccia.
La mamma non ci rispondeva e papà...papà era al lavoro come sempre.
Quando il giorno dopo vennero qui e non trovarono Agnese non si fecero problemi.
Chiamarono solo la polizia e se si trovava pace e se non si trovava va bè.
Per loro...
Ma non hanno mai saputo quello che abbiamo passato da quando lei è scomparsa.
Ed è stato anche quell' episodio che mi fece diventare la stronza che sono ora.
O meglio credo di essere, perché nelle ultime ore non credo proprio.
Si è fatto giorno, sono ancora seduta a terra e sento gli altri che si alzano e pian piano scendono.
Sento i loro passi.

Mi dispiace di aver risposto così prima a Vale ma non deve sapere niente , nessuno di questa cosa.

A questo punto mi alzo e scendo.

M:"buongiorno"

E:"ehy buongiorno"

Mi viene incontro mio fratello, mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla testa.

R:"buongiorno Marta"

Le rivolgo un debole sorriso.

M:"ciao Lele"

L:"ehy"

Mi sorride.

E:"Marta hai dormito?"

Giro la testa in segno di negazione. Avevo dormito? Si e no un'ora...

E:"hai delle occhiaie"

Poi mi lascia e io vado a tavola a fare colazione.

In tutto questo Vale non ha aperto bocca.
Lo sa come sono, mi conosce, perché fa così?

Prendo un biscotto e me ne vado sul divano prima che possa ucciderlo.

Accendo la tv ma il volume mi fa impazzire così di scatto spengo e butto il telecomando a terra e inizio di nuovo a piangere...
Non c'è la faccio più...
Edo viene in soggiorno come sente il rumore ma io mi alzo e esco in giardino e mi siedo sull'altalena continuando a piangere.

Perché?
Perché proprio a me?
Perché ho questi genitori?
Perché sono nata qui?
Se non fosse per i miei sarebbe una famiglia bellissima o meglio sarebbe stata.
Edo mi raggiunge e mi abbraccia, poi mi sussurra.

E:"Marta lo so perché stai così, perché non vuoi dormire in camera tua e perché non hai dormito ma se i nostri genitori sono delle merde non puoi farci niente"

M:"dovevamo continuare noi a cercarla e non l'abbiamo fatto"

E:"Marta avevi 13 anni"

M:"Non ero stupida ero solo obbesa e non potevo fare granché"

Gli urlo.
Poi ci raggiunge Vale che forse è venuto perché ha sentito le urla.

V:"che succede?"

Ros e Lele sono dietro di lui.
Mi alzo e l'abbraccio.

M:"mi dispiace ma non posso dirtelo"

Gli sussurro, mi abbraccia e poi mi stringe più forte che può.
Poi mi prende in braccio e io metto le gambe intorno alla sua vita.
Sono davvero molto stanca.
Ho davvero troppo sonno.
Mi porta in una stanza ma capisco subito che non è la mia perché mi appoggia su un letto matrimoniale.

M:"Vale dormi con me?"

Annuisce e si mette affianco a me e io mi sistemo sul suo petto.

IL RAGAZZO MISTERIOSO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora