Capitolo quattro

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Dopo (infinite) ore passate a prepararci, finalmente siamo pronte. Samantha ha insisto per metterci dei vestitini, io ne ho indossato uno bianco a camicia, un po' lungo, e delle ballerine nere a punta. Mentre Sam ha indosso un vestito a fascia  blu elettrico fino a metà coscia, con dei stivaletti neri . Ho lasciato i capelli sciolti e li ho piastrati, invece Sam ha fatto una coda alta.  Ci siamo truccate leggere entrambe, solo un po' di mascara e del rossetto rosso. Prendiamo le nostre borse, io una borsa a mano, mentre Sam una tracolla, e usciamo di casa.
Troviamo Lucas appoggiato al suo pick up intento a giocare al cellulare. Appena ci vede posa il cellulare in tasca.
" Finalmente" - ci accoglie in  un abbraccio entrambe.
" Dai andiamo che è tardi, saranno tutti già arrivati".- esclama Sam entrando in macchina.
Ci mettiamo tutti e tre davanti, visto che il suo pick up ha tre sedili davanti.
Appena arriviamo davanti al vialetto che conduce alla spiaggia, non troviamo neanche un parcheggio.
" Andate avanti voi, io appena trovo parcheggio vi raggiungo." - dice spostando lo sguardo da un lato della strada all'altro.
" Sei sicuro? Possiamo aspettare con te se vuoi." - dico io guardandolo
" Non c'è bisogno. Tranquille, appena trovo parcheggio vi raggiungo."
" Come vuoi"- rispondo scendendo dall'auto seguita da Sam.
Quando arriviamo in spiaggia veniamo " accolte" da persone già ubriache, e dalla musica messa ad un volume altissimo.
Cerchiamo di farci spazio dalle persone messe tutte ammucchiate a ballare.
" Sam, Emma."
Appena sentiamo i nostri nomi ci giriamo in direzione della voce.
Vediamo Andreas, il nostro compagno di corso di biologia.
Lo raggiungiamo immediatamente.
" Ciao Andreas, come stai?" - dice amichevolmente Sam.
" Benissimo e voi ragazze?  Siete qui tutte sole?"
" Stiamo aspettando Lucas, è andato a posteggiare la macchina"
Ho smesso di ascoltare la conversazione. Sento troppo caldo, tutte le persone sono appicciate l'uno agli altri. Devo prendere un po' d'aria.
" Sam, vado a prendere un po' d'aria"- le dico interrompendo la sua conversazione.
" Vuoi che venga con te?"
" Non c'è bisogno. Ci sto due secondi."- gli rispondo sorridendo.
" Va bene"- dopodiché continua a parlare con Andreas.
Mi allontano dalla massa spingendo un po' di persone.
" Ehi bambolina, vuoi compagnia?"
Mi allontano senza rispondere, ormai ho superato la zona del falò e mi sto addentrando verso la strada.
Chissà se Lucas è già in spiaggia. Nel dubbio lo chiamo .Prendo il telefono e compongo il suo numero. Scatta la segreteria telefonica.
Sbuffo sonoramente e cerco un posto dove sedermi. In lontananza vedo una panchina vuota, la raggiungo e mi siedo.
Gioco un po' col telefono quando un rumore mi distrae. Vedo Lucas camminare velocemente. Con lo sguardo basso e gli occhiali da sole. Sono le nove, perché indossa gli occhiali da sole? . Lo seguo senza farmi vedere, pronta per fargli uno scherzo. Sta percorrendo una via desolata, ma perché non è andato subito in spiaggia?. Continuò a stargli dietro, attenta a non fare alcun tipo di rumore. All'improvviso si ferma di botto. Mi nascondo subito dietro una macchina , in silenzio.
Dopo poco sento di nuovo i suoi passi. Mi affaccio e vedo che sta bussando in una palazzina mal ridotta.
La porta si apre , mi sporgo un po' di più per vedere di chi si tratta, ma non riesco a vedere nulla. Lucas entra e chiudono la porta.
Rimango un'altro  paio di secondi a fissare la porta chiusa.
Poi esco dal mio " nascondiglio" e vado verso la spiaggia, pronta per raccontare tutto a Sam. Non per fare la spia, ma è giusto che sia al corrente di quello che ho appena visto. Così da poterne parlare insieme.
" Ci rivediamo bambolina, perché sei scappata prima?" - di nuovo il ragazzo di prima.
Cerco di sviarlo,ma mi prende da dietro e incomincia a toccarmi.
" Lasciami" - dico tremando di paura.
Cerco di liberarmi in qualsiasi modo, volano calci e pugni da parte mia, ma sembra che non gli facciano niente. È alto e grosso. Invece di mollare la presa, la aumenta. E lentamente mi preparo al peggio.
Succede tutto in un attimo, il tizio molla la presa e lo vedo a terra con il naso sanguinante. Di fianco a me vedo una mano che sta diventando sempre più viola. Alzo lo sguardo e vedo il ragazzo con gli occhi verde smeraldo fissarmi.

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