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Il mattino seguente, entrambi avevano due occhiaie marcatissime sotto agli occhi, erano anche notevolmente stanchi e con una grande paura di incrociarsi o di stare troppo vicini l'un l'altro.

"Ragazzi. Non avete dormito?!" urlò Iida, col suo solito tono autoritario, indicando i due con la mano. Quest'ultimi, in risposta, si diedero uno sguardo di sfuggita, ritraendo subito dopo lo sguardo. "Tsk, fa silenzio quattr'occhi." rispose, con voce abbastanza roca e stanca, Katsuki.

"Effettivamente siete strani stamattina... Ci stiamo solo preoccupando... Deku?" chiese Uraraka, puntando lo sguardo sul verdino, che aveva uno sguardo perso e stanco. "Non è nulla Uraraka... Tranquilla..." rispose, con poca voglia.

"Qui è successo qualcosa, kero~" aggiunse poco dopo la ranocchia, spostando lo sguardo da Izuku a Katsuki. Ma i due, continuarono ad ignorarsi per tutta la mattinata, finché di pomeriggio, non iniziarono i soliti allenamenti, anche se i due, stranamente, non avevano così tanta voglia di esercitarsi. "Giovane Bakugou? Giovane Midoriya? Oggi non vi allenate assieme?" chiese poi una voce familiare alle loro spalle, poggiando una mano sulla spalla di ciascuno. "Tsk... Non ne ho voglia oggi..." rispose semplicemente il biondo, ignorando completamente l'uomo dietro di loro. "No All Might... Oggi non sono in vena..." disse poco dopo il ragazzo accanto a lui, con sguardo completamente assente.

"Voi due non me la raccontate giusta. SU! VENITE CON ME!" li prese per il polso e li trascinò nella sala riposo, mettendo loro sul divano e e se stesso sulla sedia lì davanti. "Sento che è successo qualcosa! Risolvete! Poi tornate da me!" disse infine, uscendo e lasciando i due lì dentro.

Izuku lanciò uno sguardo verso il ragazzo seduto accanto a sé, che però aveva lo sguardo completamente altrove. "Quindi... Il messaggio di i-"

"Deku. Cosa cazzo non capisci della frase "porca puttana mi piaci."?- iniziò, completamente in imbarazzo -Tu mi piaci Deku, e cazzo, non lo dico per scherzo. Perché io, a differenza tua, non ti ho mai preso per il culo su certi argomenti. Lo sai."

Izuku rimase ancora più scosso nel sentirlo dire a voce. Piaceva al suo Kacchan! Il ragazzo che ha amato per tanti anni finalmente ricambiava! Eppure... Sentiva che era tutto troppo strano per essere vero.

"Dormire con te è stato più imbarazzante del previsto, e non mi sono sentito bene solo perché non ho fatto quell'incubo, ma proprio perché stando con te sto... Bene. Non so che cazzo mi sia preso o perché io abbia iniziato a sentire ciò per te, ma è tutto nuovo e non ci ho dormito." concluse poi, guardandolo finalmente negli occhi. Sentimenti... Non ne provava di così farti da anni, e questa confessione era veramente tanto dura per lui, nonostante il suo tono di voce risultasse molto calmo.

"È solo che ho paura, ho paura che non possa durare o che possano dire... Cose."

"Cose? C-... Che ti importa! Se ci... Amiamo, cosa importa? A chi importa tutto il resto?" disse poi impulsivamente, senza quasi accorgersene. "Io...non so a cosa tu ti riferisca con" Potrebbero dire cose" ma... A me non importa quello che diranno di noi, o come possano prenderla... Perchè... Anche tu mi piaci Kacchan da... Tanto, e voglio solo che questo si avveri, fregandimene del resto!" gli prese nel mentre una mano, stringendola alla sua. "Possiamo almeno... Provarci?" chiese, poco dopo, mentre le guance si coloravano di un rossastro leggerlo.

Il biondo, vedendo che il ragazzo ricambiava anche i suoi sentimenti, non poté che sorridere anche se di poco. Sapeva che Izuku per lui provasse tanta amicizia e ammirazione, ma stranamente non si aspettava di ricambiare questi "sentimenti" tanto strani per lui.

"Provarci Mh...? Beh, fottesega. Per una volta hai detto qualcosa di sensato." detto questo prede il viso del ragazzo e lo avvicinò al suo, formando un bacio tanto atteso, pieno di imbarazzo ma con un amore messo da parte da parte di entrambi. Forse Bakugou non se ne accorse anni prima, ma anche lui, come Izuku, aveva iniziato a farsi qualche domanda in giovane età, ma lui, a differenza differenza del verdino, non volle quasi ammettere la verità, specialmente per via dell'orgoglio.

Si staccarono poi dopo qualche secondo, con un leggero sospiro di piacere da parte di entrambi. "Beh, pensavo peggio. Mi immagino poi altro..."

"... KACCHAN!" urlò, rosso in viso.

Il biondo scoppio in una piccola risata, cosa che fece poi distrarre il ragazzo accanto a lui. La sua risata... Non la sentivo da anni.

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