capitolo 14

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"Che stronza" dissi ai miei migliori amici dopo la prima lezione di difesa contro le arti oscure.
"Come cazzo si permette! Harry ha detto la verità e quella lì si incazza? Ti ha pure dato una punizione perché non devi dire bugie! Ma vaffanculo te e il Ministero della Magia! Ah e poi secondo quel rospo rosa in quella materia le bacchette non si usano perché non correremo nessuno rischio? Rincoglionita del cazzo".
Mi guardarono stupiti. Non hanno mai visto una serpe arrabbiarsi? Bene ecco qui.
"In un certo senso concordo con Candice, la Umbridge è davvero insopportabile" disse Harry sincero.
"Ho detto stronza non insopportabile"  perché hanno la mania di essere educati in ogni momento della giornata?
"Non importa, comunque, notizie di Hagrid?", continuò lui.
Ha ragione, che fine ha fatto Hagrid?
Fecimo cenno di no e continuammo ad andare in Sala Grande. A parte il fatto che Angelina, il nuovo capitano di Quidditch di Grifondoro, si sia arrabbiato con Harry perché si è fatto mettere in punizione da quella stronza per una intera settimana, non successe una beata minchia. Scusatemi per tutte le parolacce, ma sono fatta così.
"Candice! CANDICE!" sussurrò Hermione dandomi un paio di gomitate.
"Che c'è?" dissi nervosa per via delle gomitate.
"Quel ragazzo non smette di guardarti", indicò con un movimento della testa. Lo guardai e devo dire che non è niente male.
"Sai per caso come si chiama?" le chiesi senza smettere di guardarlo.
"Ma sei matta? Ti vuoi già mettere a rimorchiare...? Comunque lui è Anthony Goldestein, un Corvonero".
Rispose Hermione prendedomi per un braccio e portarmi via.
"Rompi palle" dissi guardandola male.
Mi guardò e disse: "Vai nella tua sala comune o sarò costretta a toglierti dei punti" detto questo se ne andò.
Nessuno mi ordina cosa fare... però andai comunque in sala comune, non avevo voglia di fare niente.
Quando arrivai vidi Blaise Zabini rimorchiare con una ragazza, Stephanie White, una grandissima troia che farebbe sesso con tutta la scuola detto con parole povere.
Mi sedetti su una poltrona continuando a guardare Blaise. È una scena esilarante davvero.
Insomma, quella lì sorride maliziosamente e Blaise dice che è tremendamente bellissima, per non dire nient'altro.
"Ora scusa ma ho da fare, ci vediamo" disse Blaise facendole l'occhiolino. Stephanie se ne andò sculettando e Zabini non smise di guardarla.
"Ciao Blaise" speriamo mi senta.
"Ciao anche a te Candice" rispose voltandosi verso di me.
"La trovi così bella?" domandai con un sorrisetto che sembrava di più un ghigno.
"È bella ma non fa per me, ma sono più che sicuro che a Draco piacerebbe".
"Sbaglio o Malfoy sta con la Parkinson?" chiesi solo per curiosità.
"Si ma... non si farebbe sfuggire un bocconcino del genere" disse con un ghigno.
Riamasimo tutto il giorno a ridere e scherzare e devo ammettere che Blaise è davvero simpatico, non è come la banda di stronzi che stanno sempre al fianco di Malfoy.
"Ci vediamo Blaise" dissi andandomene con un sorriso a trentadue denti. Uscii dalla sala comune e andai a cercare Harry, di sicuro sarà andato via dalla punizione. All'improvviso sbatto contro qualcosa. L'impatto è stato così forte che sarei anche caduta ma due braccia mi presero per la vita e mi fecero sbattere contro il petto di un ragazzo. Quindi sono andata sbattere contro una persona non contro un oggetto.
"S-scusa... non v-volevo...", balbettai data la troppa vicinanza con il viso del ragazzo che si rivelò essere Anthony Goldestein. Che figura di merda...
"Non ti preoccupare" disse sorridendo e allonatandomi per vedermi meglio.
"Comunque sono Anthony..."
"Goldestein, ti conosco, sei il ragazzo che non smetteva di fissarmi in Sala Grande" continuai al posto suo.
"Scusami ma... sei davvero carina" disse facendomi arrossire.
"G-grazie... ehm comunque non mi sono presentata, sono Candice Underwood" sembro una cretina.
"Lo so, in alcune lezioni siamo insieme. Adesso però devo andare, ci vediamo Candice" mi fece un occhiolino e se ne andò.
Credo che forse un giorno, potremmo essere qualcosa di più di semplici coetanei.

Due mesi dopo

Grazie alla geniale idea di Hermione, abbiamo creato l' Esercito di Silente: Harry insegnerà ai studenti che credono che Voldemort sia tornato, difesa contro le arti oscure.
Ma dubito che non verremo scoperti, la Umbridge è stata eletta inquisitore supremo di Hogwarts perciò ha messo nelle bacheche delle sale comuni il decreto didattico numero ventiquattro, in poche parole le organizzazioni, squadre, società, gruppi e circoli di studenti sono sciolti. È più che ovvio che lei lo sappia. Ma chi glielo avrà detto? Il ragazzo che ce l'ha con Harry ma che fa parte dell' ES, Zacharias Smith.
Lasciamo stare, Harry ha detto comunque che l'esercito non si scioglierà.
"Quindi le lettere che mandi possono essere intercettate" dissi ai ragazzi mentre andavamo a lezione di Piton. Ognuno di noi era perso nei propri pensieri ma fummo richiamati alla realtà dalla voce di Malfoy, che era fuori l'aula di Pozioni e sventolava una pergamena dall'aria ufficiale, parlando a voce più alta del necessario.
"Si, la Umbridge ha dato subito il permesso alla squadra di Quidditch di Serpeverde di continuare a giocare, gliel'ho chiesto per prima cosa questa mattina. Be', è stato praticamente automatico, lei conosce benissimo mio padre, lui entra ed esce dal Ministero come gli pare... sarà interessante vedere se anche Grifondoro otterrà il permesso, non credete" disse ghignando, quanto lo odio quando fa così.
"Non reagite" disse Hermione a Harry e Ron con un sussurro supplichevole, "È proprio quello che vuole".
"Cioè" continuò Malfoy alzando ancora la voce, mentre i suoi occhi brillavano malevoli all'indirizzo di Harry e Ron. Per quanto ferisse i miei amici con le parole, provo ancora qualcosa per lui.
"se dipende dall'influenza all'interno del Ministero, non credo che abbiano molte possibilità... secondo mio padre sono anni che cercano una scusa per licenziare Arthur Weasley... e quanto a Potter, mio padre dice che è solo questione di tempo prima che il Ministero lo spedisca al San Mungo... pare che abbiano un reparto speciale per quelli con il cervello spappolato dalla magia".
Malfoy fece una faccia grottesca, con la bocca aperta e gli occhi al cielo. Tiger e Goyle scoppiarono nella loro risata simile a un grugnito e Pansy troia Parkinson squittì deliziata. Che stronzi. Qualcosa urtò violentemente la mia spalla e mi resi conto che Neville era partito alla carica e puntava verso Malfoy.
"Neville, no!"
Harry balzò in avanti e afferrò Neville per gli abiti; Neville si divincolò freneticamente, agitando i pugni, cercando disperatamente di colpire Malfoy, che per un attimo parve sotto shock. Harry, chiedendo aiuto a Ron, riuscirono a trascinare Neville via dai Serpeverde.

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