Prologo

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7/01/15 Parigi.

" Caro amico,

Ti scrivo per sapere come stai?

In questo momento sono in un bar parigino a bere un caffè espresso e cerco di scrivere questa lettera dimenticandomi della gente che mi sta attorno.

Tu lo sai che non sono bravo con le lingue, i primi giorni al Barça parlavo solo portoghese e adesso guardami; un perfetto spagnolo. Il francese non mi piace per niente, dicono che è' la lingua dell'amore ma secondo ti aiuta solo ad addormentarti.

Adesso parlerò della squadra, non riesco a definirla ancora "mia" perché non mi sento ancora integrato del tutto. C'è un rapporto molto distaccato nei miei confronti forse perché sono ancora incazzati che abbiamo vinto la Champions ;).

Tutto e' diverso e mi sento a disagio a stare qui a Parigi. Il sole caldo di Barcellona che illuminava il mio volto posso solo rivederlo nei miei ricordi. Ti ricordi le nostre bravate alle tre di notte nel centro di Barcellona? Oppure le lunghe corse in macchina lungo la costa per vedere l'alba crescere durante la mattine di mezza estate.

Qui a Parigi avrò mille fans sotto casa oppure una squadra fantastica che mi aspetta ogni giorno in campo ma mi sento immensamente solo senza te al mio fianco.

Quando farò goal,chi correrò ad abbracciare?

Mi ricordo ancora l'ultima partita con la maglia del Barça, ormai la notizia del mio trasferimento era ufficiale e io ho corso per tutta la partita con le lacrime agli occhi. Al ventesimo minuto,tirai in porta e feci goal. Lo stadio si alzò in delirio a festeggiare il mio ultimo goal, non mi importava se il resto della squadra mi rincorreva per tutto il campo per festeggiare perché il mio scopo era abbracciarti. Era il nostro rito, ricordi? "Saremo sempre il primo e l'ultimo abbraccio l'uno dell'altro". Dopo nemmeno due minuti, tu con la tua potenza facesti goal. Non ti importava nemmeno se la palla era entrata in porta perché corsi subito ad abbracciarmi e mi sussurrai un: "Questo si che e' un bellissimo arrivederci".

Tu l'hai sempre saputo perché questo non e' un'addio ma e' un semplice "aspettatemi". Non so quando ma ritornerò dentro quello stadio e indosserò quella maglietta a righe rosse e blu e giocherò al tuo fianco fino all'ultimo giorno della mia carriera.

Sei stato un fratello e un migliore amico per me e resterai tale per sempre perché nessuno potrà prendere il tuo posto.

I chilometri possono distruggere amicizie deboli ma nel nostro caso siamo noi che distruggiamo la distanza.

Mi manchi,fratellone.

Senza di te al mio fianco la mia vita e' monotona dato che tu eri quel puntino bianco che rendeva la mia vita quotidiana più esilarante.

Adesso la mia prima lettera e' giunta al termine dato che la cameriera mi ha chiesto cortesemente di sloggiare, che snob.

Ti ho detto che mi sento tremendamente solo?

Stavo pensando a tutti i modi possibili per ritornare a giocare nel Barcellona, tipo: uccidere l'allenatore, farmi squalificare più volte oppure scappare in Nuova Zelanda e farmi dare per disperto.

Ti prometto che ci rincontreremo perché questo e' solo un'incidente di percorso.

Mi manchi migliore amico.

Un bacio,

Neymar. "

"Caro amico, ti scrivo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora