"Vattene!" dissi iniziando a guardarmi intorno alla ricerca di Nash.
"No, dobbiamo parlare" disse lui.
"Io non ho nulla da dirti" risposi, e senza lasciargli la possibilità di dire altro iniziai a correre verso il bosco dove mi sarei potuta nascondere meglio, ma lui mi prese per il braccio e mi costrinse a voltarmi nella sua direzione.
"É importante" cominció.
"No, non puó esserlo" dissi con le lacrime agli occhi "tu ci hai traditi, adesso stai con loro; non ho intenzione di starti ad ascoltare, non ti daró la possibilitá di ingannarmi di nuovo."
"Non voglio ingannarti, lasciami spiegare" disse in tono supplichevole.
"E se io non volessi?"
"Ti obbligherei" rispose.
Iniziamo bene, adesso sono anche costretta ad ascoltare le sue patetiche scuse.
"Non è come pensi" disse in tono tranquillo ed io risposi in modo molto piú scocciato "Ah no?"
"Io vi sto proteggendo. Mi sono alleato con loro, è vero, ma l'ho fatto per voi!! Mi sono offerto di aiutarli nella ricerca solo per poterli sviare quando saranno sulle vostre tracce e per potervi mettere al corrente di ció che vogliono fare" sentenzió Cameron tutto d'un fiato.
In effetti non faceva una piega, forse mi ero sbagliata, in fondo Nash era il suo migliore amico.
"C'è solo una cosa che non mi torna" dissi "come sei sfuggito alla prima eliminatoria?"
Flashback
Cameron's POV
Cadevano a terra, uno dopo l'altro, come un domino infinito fatto di tessere rosse, come il drink che stringevo in mano, unico aspetto che mi accomunava con i ragazzi colpiti.
Aspettavo in silenzio che arrivasse la mia ora, ero sicuro che quella di stamattina sarebbe stata l'ultima alba che avrei visto e che ormai il sole era tramontato sulla mia esistenza ma non riuscivo ancora a realizzare il tutto; mi sentivo stranamente calmo, come quando a scuola ti consegnano un compito in cui sei certo aver preso un brutto voto, non ti preoccupi piú, ormai hai il destino segnato.
Tutto terminó quando notai che la luce si era fermata su un volto molto familiare, Rebecca.
Osservai molto attentamente la scena e vidi con mio stupore Alexandra che si gettava verso di lei per spostarla dal punto in cui l'elettricitá stava per essere sprigionata e veniva colpita, cadendo a terra.
Sarei voluto correre ad aiutarle ma qualcuno mi trattenne.
"Vieni con me" disse una voce proveniente da dietro le mie spalle.
Non avendo altre alternative oltre ad aspettare inerme la mia morte, seguí la voce nell'oscuritá finchè non mi trascinò fuori dalla sala.
"Sono il Sistema, ti conviene ascoltarmi se non vuoi fare la fine degli altri ragazzi."
Non mi pareva di avere molte scelte.
"L'ascolto" risposi.
"Vogliamo che collabori con noi" disse "non sono riuscita a distinguere il volto delle due ragazze, una delle quali si è sacrificata per l'altra, quindi non le posso rintracciare ma tu sí; ho notato dal modo in cui le guardavi che vi conoscete"
Dovevo dirle la veritá o tacere?
In quel momento mi balenó un'idea in mente. Avrei potuto fare il doppio gioco.
"Ha ragione, ci conosciamo, vi aiuteró se mi promette che avró salva la vita."
La donna mi allungó la mano ed io la strinsi.
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The Crash || Nash Grier
FanfictionUna festa misteriosa dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno, un invito per quella festa. Accetti o rifiuti?