Le loro labbra che si avvicinavano, la luce che li illuminava, quel bacio così sereno, spensierato, non riuscivo proprio a scordarlo.
Lei mi ha dimenticato, lui mi ha tradito ma l'unico che riesco ad incolpare è me stesso, dove ho sbagliato? Le ho dato tutto ed ora lei mi ricambia cosí, prendendo i miei sentimenti e gettandoli via, spegnendo il fuoco che ci univa e tagliando il nostro legame, dove avró sbagliato?
Camminavo a passo spedito verso la villa mentre il freddo vento di Chicago soffiava nelle direzione opposta alla mia rendendomi difficile camminare in linea retta.
I pensieri non mi abbandonavano, lei non mi abbandonava, Bek, era sempre nella mia mente; sarei dovuto essere arrabbiato ma non potevo non pensare che doveva avere dei buoni motivi per averlo fatto.
Continuai il mio percorso, albero dopo albero, fiore dopo fiore, sasso dopo sasso fino a giungere all'edificio.
Entrai e la musica mi travolse, un ritmo deciso ed incalzante che scandiva ogni mio passo ed ogni movimento dei ragazzi che ballavano come un'infinita danza verso la felicitá, la mia invece, era un valzer solitario.
Sollevai lo sguardo, il tetto a vetrata della stanza lasciava intravedere le stelle che splendevano nel cielo; non potei fare a meno di pensare alle lezioni di scienze in cui il prof ci spiegava che molte di quelle che in quel preciso momento brillavano davanti ai miei occhi ormai erano spente e ciò che vedevo era solo un'immagine del passato causa della troppa distanza che le separa dalla terra che permette al loro bagliore di arrivarvi migliaia di anni dopo, anche se queste hanno giá smesso di esistere.
Il loro splendore, immortalato nell'infinitá dell'universo si preserva ai nostri occhi e questo per me è l'amore, ti rende felice quando è presente ma anche quando finisce il suo riflesso continua ad illuminare le persone che l'hanno vissuto.
Sperai che anche per Bek fosse lo stesso, che ci fosse ancora una scintilla del nostro amore dentro di lei, ma daltronde cos'eravamo? Il nostro era davvero amore? Non le avevo nemmeno detto quello che provavo per lei, ero stato uno sciocco.
L'unica mia speranza al momento era che nel suo cuore ci fosse ancora uno spazio per me.
Aspettami Bek, perchè io per te farei lo stesso.Rebecca's POV
Seguí con lo sguardo la figura di Cameron che si allontanava, i miei pensieri dovevano essere rivolti a lui, invece in quel momento l'unico a cui riuscivo pensare era Nash.
Decisi di andarlo a cercare e mi inoltrai nel bosco.
Il vento stava aumentando e le cime degli alberi si muovevano proiettando strane ombre al suolo, proseguì per alcune centinaia di metri ma di Nash non c'era neanche l'ombra.
Alzai gli occhi al cielo e notai che la luna non splendeva piú, nuvole tempestose la coprivano, da un momento all'altro sarebbe piovuto ed io dovevo affrettarmi a tornare all'edificio, i boschi non sono i luoghi migliori dove trascorrere il tempo con il temporale.
Appena decisi di fare ritorno delle minuscole goccioline iniziarono a bagnarmi i capelli sciogliendo il rossetto applicato sulle ciocche e facendolo colare sul mio abito e sulla pelle.
Se fossimo stati ad Halloween avrei vinto il premio come miglior costume per "Vittima di Dracula", peccato che fosse estate.
La pioggia inizió ad aumentare e dovetti cercare riparo sotto un albero finchè non iniziarono i lampi seguiti da tuoni fortissi e numerose saette squarciarono il cielo, non era il caso di rimanere sotto quel pino.
Iniziai a correre cercando una via per poter uscire dal bosco ma é inutile dirlo, non sapevo piú dov'ero.
Iniziai a guardare in giro alla ricerca di un riparo ma tutto quello che vedevo erano alberi ed alberi.
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The Crash || Nash Grier
FanfictionUna festa misteriosa dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno, un invito per quella festa. Accetti o rifiuti?