prologo

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Il mondo non é pieno solo di cose buone, come tutti sappiamo. Il posto in cui viviamo é stracolmo di ogni tipo di cattiveria o malizia, possiamo passare dalle persone a dei semplici pezzi di carta comunemente chiamate banconote che controllano - in qualche malato modo - la vita di tutti i nostri giorni.
La maggior parte delle persone cambia senza neanche accorgersene, diventando se stessa l'artefice della propria rovina, altri ancora sono solo perseguitate da gente caduta troppo in basso che decide di prendersela con gli altri, insomma il nostro pianeta - secondo il mio parere - è un mondo di merda per molti aspetti e queste diverse sfumature Jimin ne ha incontrate alcune: violenza, esclusione...anche se la sua vita, come quella di tutti, aveva dei lati positivi come i suoi amici Jin e Taehyung o per lui semplicemente mangiarsi dei noodles piccanti a casa guardando la tv. Stare bene è tanto semplice quanto difficile e il biondo era positivo, guardava sempre il bicchiere mezzo pieno anche se le giornate andando avanti si facevano faticose, lui non mollava ma ovviamente tutti abbiamo un limite e Jimin aveva superato il confine per colpa di quell essere apparentemente umano.
Dovrei iniziare la storia dall'inizio, da quel maledetto 18 ottobre che lo aveva fatto uscire di testa e lo aveva portato a orribili cambiamenti, alla paura, alla solitudine e alla tristezza.

 𝕥𝕠𝕦𝕔𝕙 // kookmin {monster au}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora