La sera è calata ormai.
Purtroppo il biondo abita dall'altra parte della città, rispetto al campus e non avendo una macchina devo usufruire dei mezzi pubblici.
Arrivo nella zona residenziale dopo mezz'ora e mi metto a cercare il numero civico.
Per fortuna lo trovo molto in fretta.
È una palazzina di 3 piani, in mattoni a vista, con grosse vetrate.
Cerco sul campanello, ma del suo cognome non c'è traccia.
Immagino che Harry si sia sbagliato.
Provo a rileggere tutti i nomi, ma niente lui non c'è proprio.
In quel'esatto momento il portone si apre e una signora esce con il cane, mi guarda interrogativa per qualche minuto, poi si allontana.
"cerchi qualcuno?" mi chiede appena esce dal vialetto "si starei cercando un ragazzo".
Torna indietro e mi si avvicina "sai dirmi il nome?" "Michael, Michael Clifford" un grosso sorriso le appare sulle labbra "oh quel bravissimo giovanotto, abita lì sotto" mi indica un punto buio, che non riesco a mettere a fuoco.
"c'è una scaletta, scendi e sei arrivato" la ringrazio velocemente e vado nella direzione indicatami da lei.
Al lato del palazzo c'è effettivamente una scala.
Scendo e mi trovo una unica porta davanti, sul campanello c'è scritto Clifford.
Suono e aspetto qualche secondo, nulla.
Provo a suonare di nuovo, nel caso la prima volta non avesse sentito, non posso crederci che ho fatto tutta sta strada e lui non c'è.
Per la seconda volta un buco nell'acqua, mi volto per andarmene, ma sento la serratura scattare.
Quando mi volto, Michael è sulla porta in mutande, con i capelli scompigliati e il viso assonnato.
"Luke che cazzo ci fai qua?" alla mia vista però sembra risvegliarsi.
"dobbiamo parlare" mi guarda torvo e fa per chiudere la porta "non abbiamo nulla da dirci".
Butto un piede in mezzo alla porta, prima che lui la chiuda, così da bloccarlo "no noi dobbiamo parlare".
Di prepotenza mi precipito in casa sua.
È molto piccola, sala e cucina sono insieme, anzi c'è solo un piccolo divano con un mobiletto per la TV, poi la cucina e un tavolo rotondo.
"come mai sei finito in sta topaia? Tuo padre si è stufato di mantenerti?" la famiglia di Michael è ricca sfondata.
Quando uscivamo, aveva pure uno yacht.
"non sono affari tuoi" esco dal tunnel dei ricordi e mi concentro su quello che effettivamente dovevo fare.
"senti non ti permetto di rovinarmi l'anno" il biondo va a sedersi sul divano e rimane a fissarmi.
"sono arrivato fin qua con i miglior voti, non lascerò che un tuo capriccio rovini tutto" dico tutto d'un fiato.
Lui scoppia a ridere "cosa?... Un mio capriccio?... Tu mi hai tirato un pugno" dice diventando più serio.
Vago con lo sguardo a disagio, non ha tutti i torti, ma lui mi ha irritato "non è un mio problema se ti nascondi" dice duro.
"io non mi nascondo" si alza in piedi e mi viene incontro "ah no? Scommetto che nessuno dei tuoi amici sa di me".
Sento stringermi lo stomaco, siamo troppo fottutamente vicini "non sono cazzi tuoi" spalanca gli occhi e un sorriso di soddisfazione appare sul suo volto.
"lo sapevo, ti sei sempre nascosto.
Sei addirittura scappato da me" faccio un passo indietro "io non sono scappato da te! Tu ti sei allontanato" dico esasperato.
Michael prende un sospiro e si guarda attorno, credo che si sta innervosendo "ero stufo di stare con un codardo! Non hai mai avuto le palle in 3 anni che siamo stati insieme" dice alzando il tono di voce.
Sento queste parole scalfirmi dentro, effettivamente non ha tutti i torti, ma io sto scoprendo ora tutto questo.
"allora perché sei stato così tanto tempo con me, se ti davo fastidio?" si porta una mano sul viso e si stropiccia la faccia.
"perché ti amavo cretino! Ti amavo davvero e speravo con tutto me stesso che te cambiassi. Ma non cambiava nulla e io ero stufo di nascondermi! Volevo che tutti sapessero di noi" l'ultima frase è uscita con un sussurro, gli si è spezzata la voce.
"ti prego Luke ora vattene" mi chiede disperato.
Sento gli occhi iniziare a pizzicarmi.
Immagini di noi, dei vecchi momenti mi stanno tornando in mente.
Un peso enorme sta crescendo nel mio petto.
"mi dispiace... Sono un codardo, ma è stato per il bene di tutti".
Si gira di scatto e mi guarda intensamente negli occhi "per il bene di chi eh?" si avvicina prepotentemente, afferrandomi per la maglietta.
"per il bene di chi Luke? Dimmelo eh!" mi urla addosso.
"lo sai non era facile per me" la sua rabbia è palpabile nell'aria, gli occhi gli si sono ridotte a fessure "per nessuno è semplice! Ma se ami davvero una persona te ne sbatti il cazzo!" dice a denti stretti.
Mi lascia andare spingendomi indietro.
Barcollo leggermente ma rimango in piedi
"ora fammi il favore di andartene" si siede sul divano, recupera una sigaretta dal pacchetto e se l'accende.
Guardo l'ora sono già le 23:00, immagino che a quest'ora i pullman non passano più.
Se me la faccio a piedi arriverò troppo tardi.
Sposto lo sguardo e Michael mi sta fissando con la sigaretta fra le labbra "non mi hai sentito per caso?" prendo il telefono e ricontrollo l'orario "sono a piedi" dico.
Lui si alza, spegne la cicca e rimane a fissarmi "quindi?" lo guardo stranito "il campus è dall'altra parte della città, come ci arrivo?".
Continuiamo a fissarci "vai a piedi come hai detto prima".
Sbuffo sonoramente, ed esco dalla porta senza neanche guardarlo.
Ormai è più di mezz'ora che cammino, i miei amici mi hanno chiamato un paio di volte, ma non li ho ancora richiamati.
Ad un tratto il telefono squilla dinuovo, leggo il nome sul display ed è Izy.
"pronto" "Luke ma che cazzo di fine hai fatto?" guardo il cielo sopra di me "sono in giro" cinguetta qualcosa che io non ascolto "mi stai ascoltando?" mi richiama "scusami sono stanco e vorrei stare con me stesso" lei sospira "vaffanculo tra di noi va una merda e non fai nulla per recuperare" sospiro pesantemente "forse non voglio recuperare nulla" dico in un sussurro ma che lei purtroppo sente "che cosa? Sai che ti dico, sei solo un deficente posso trovarmene di migliori e che magari se lo fanno venire duro per scopare! Addio Luke" detto ciò riattacca e una sensazione di sollievo si fa spazio dentro di me.
Sarò uno stronzo, ma non mi importa che mi ha lasciato.1 ora, 1 ora che cammino e il campus è ancora lontano.
Alcune strade non le conosco ancora alla perfezione e infatti inizio a pensare di essermi perso.
Proprio in quel momento una macchina si accosta al marciapiede difianco a me.
Mi volto, un BMW bianco si è appena parcheggiato.
Nell'ombra noto una figura in macchina, mi fermo e il finestrino viene giù.
Michael spunta da dentro "credo di averti punito abbastanza, sali ti porto" lo guardo torvo "mi hai fatto camminare fino a qua, continuo da solo".
Scoppia a ridere, io lo guardo male e lui si sporge ancora di più per aprirmi la portiera del passeggero "sei pure dalla parte sbagliata".
Mi guardo intorno, ma non riconosco nessuna di queste strade.
Sconfitto salgo in macchina.______________
Buonasera!
Sono ritornata 🦄 con calma ma c'è l'ho fatta 🤣
Lavorando purtroppo mi porta via un fracco di tempo.Spero vi piaccia questa capitolo💋
Alla prossima

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My Little Secret ||L.H M.C||
FanfictionLa storia presenta linguaggio forte e scene di sesso esplicito. Se non è nel vostro interesse non aprite questa storia, grazie! >>Tratto dal primo capitolo [...] "allora ragazzi! Lui sarà il mio assistente per i mesi futuri" sbianco dalla vergogna...