Dopo l'ennesima camminata che aveva fatto in giro per la sua camera d'albergo, Louis si fermò a guardare fuori dalla finestra. La visione dell'Empire State Building, incastonato tra il resto di New York, non lo entusiasmava come al solito. Oggi, gli faceva sentire lo stomaco tutto scombussolato, la sua mente che viaggiava con milioni di domande al minuto, perché sapeva che Harry fosse da qualche parte lì fuori con qualcuno che non lo amava neanche la metà di come faceva lui.
"Lo so che ti stai preoccupando, ma non dovresti," disse Liam dal divano situato nella parte opposta della stanza.
"Li ha ragione, Lou," annuì Niall ai piedi del letto del cantante. "Harry sarà di ritorno qui ancor prima che tu te ne accorga. Sei tu colui che ama, amico. Non Thomas."
Era quello che Louis voleva fosse vero. Era quello che sperava fosse vero, ad ogni modo, non era impossibile da credere che per tutto questo tempo Louis si fosse innamorato di Harry con tutto se stesso, e che il riccio avesse voluto mantenere un piede saldamente ancorato al terreno.
Il cantante strizzò gli occhi, cercando di fermare quella spirale negativa di pensieri prima che questi potessero iniziare a radicarsi, visto che sapeva che tutto ciò non fosse neanche lontanamente vero. Prima che Harry lasciasse l'arena un'ora fa, aveva stretto saldamente la mano di Louis, come se gli stesse facendo una promessa. La presenza di Thomas aveva reso la loro connessione ancora più forte, ma questo era quello che spaventava di più il cantante, perché, ovunque quei due fossero ora, Louis non era lì a tenerlo stretto.
Gli si rivoltò lo stomaco quando si chiese cosa Thomas potesse stare dicendo ad Harry, ora, per tentare di riaverlo indietro. Erano tutte menzogne. Gli stava probabilmente facendo decine di promesse che non avrebbe mai mantenuto. Louis sperò solamente che il riccio riuscisse a vedere attraverso tutte quelle stronzate. Sperò che sapesse che quando Louis gli diceva che lo amava, era sincero.
Il telefono del cantante vibrò sul letto e lui quasi inciampò su tutte le valigie disposte sul pavimento per raggiungerlo. Niall lo prese per lui, mettendo su un'espressione triste quando si rivelò non essere Harry a chiamare. Il cuore di Louis sprofondò al suolo, ma si risollevò un pochino quando vide che fosse la sua sorella più grande a richiamarlo, probabilmente per continuare la conversazione di ieri.
Non era il riccio quello con cui avrebbe avuto la possibilità di parlare, ma era qualcun altro che amava e di cui gli importava, quindi cliccò su "Accetta", abbracciò silenziosamente i suoi amici, salutandoli e ringraziandoli per essere stati lì con lui, quando questi si alzarono per andarsene e dare a Louis un po' di privacy. Sia Liam che Niall gli augurarono buona fortuna, sebbene gli garantirono che non ne avrebbe avuto bisogno. Il cantante non ne era più così sicuro, visto che per più tempo Harry se ne stava via, più tutto sembrava maledettamente terribile.
Entrambi ritornarono all'arena per finire l'allestimento, e per un istante Louis si sentì in colpa per non essere andato con loro, ma non poteva lavorare in questo momento. Non quando il suo cuore era così pesante, senza Harry lì che lo alleggeriva. Come diavolo si sarebbe esibito quella sera?
"Lotts?" Disse nel ricevitore una volta che si ritrovò da solo. Si sedette ai piedi del letto, dove c'era stato Niall, il sollievo che prese posto ad un po' della sua ansia quando sentì sua sorella rispondergli.
"Lou?"
Il cantante sospirò e si coricò sul materasso. "È così bello poterti risentire."
"Sono passate ventiquattro ore," ridacchiò lei, fermandosi piano piano quando non sentì il fratello ridere di rimando. "Lou? Ho capito, c'è qualcosa che non va. Parlami." Quando sua sorella gli parlava in questo modo, gli sembra di sentire sua madre. Quel pensiero lo fece sorridere, prima che la realtà dei fatti incominciò a pesare ancora una volta sul suo petto. "Cosa è successo ieri fra te ed Harry?"
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You Make It Easy - Italian Translation
FanfictionHarry era da anni che sognava una carriera nel settore dell'illuminazione. Questo sogno non poté che diventare più grande quando venne assunto per lavorare al primo tour mondiale di Louis Tomlinson. In fin dei conti, finì per avere molto di più di u...