Il primo libro di una serie in fase di sviluppo che narra le vicende di un giovane che diverrà cavaliere per caso. Sfuggito dalla morte scopre un'amara verità! In un luogo abbastanza lontano dal suo tempo un potente Necromante cerca di sconvolgere i...
Taka era diretto con Gorghy verso il bosco quando improvvisamente iniziò a suonare il suo dispositivo
- Kraven: "Ascoltami ragazzo, ti stai dirigendo verso un posto molto pericoloso. Alcuni non si son resi conto che in quel bosco ci sono delle tossine, non so cosa potrebbe succedere"
- Taka: "Non importa, io devo salvare il mio amico!"
- Kraven: "Fin a poche settimane fa nemmeno vi sopportavate, la missione è più importante. Il necromante potrebbe notarti molto presto e non è una cosa buona"
- Taka: "Che venga allora, lo aspetto"
- Krave: "Non puoi sconfiggerlo nonostante al momento so che lui è ancora debole. Hai un animo puro e questa cosa è un bene ma anche un male, perchè non riesci a lasciar indietro nessuno e questo però ti fa onore ragazzo. So che sei una testa di cocco quindi non insisterò per adesso, sappi solo che da quel che so la persona che tu cerchi potrebbe anche non comparire per nulla o farti del male". Taka spiegò che avrebbe esercitato prudenza e staccò la connessione del suo dispositivo.
Arrivati al bosco Taka decise di lasciar Gorghy a un masso nei dintorni assicurandogli che sarebbe tornato presto prima che calasse il sole nonostante mancassero meno 2 due ore al calare della sera.
Il bosco era molto cupo e nell'aria c'era un terribile odore di carta bruciata e muschio, poteva quasi essere leggermente nauseante. La cosa più strana è che gli alberi erano così alti e pieni di foglie alla superfice da non lasciar passare bene i raggi di sole, dava l'idea di essere tramontato. L'odore si faceva sempre più cattivo e Taka iniziò ad avvertire un senso di vertigini immenso, gli alberi sembravano restringersi intorno a lui. Alla sua sinistra scorgeva una recinzione come quelle che si trovano fuori le stalle dove si trovano i cavalli, ma al fianco erano presenti solamente alcune macerie e si chiese se fosse stato il caso di dare un'occhiata.
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- Taka: "Qui è proprio tutto così poco lucente, magari potrei trovare qualcosa di utile che mi faccia capire dove devo andare. Non so nemmeno quanto tempo mi sia rimasto"
La recinzione al centro aveva un mucchietto d'ossa, come se qualcuno si fosse cibato di quel che era presente solo che non si capiva di che animale si trattasse. Si avviò verso le macerie di quel che sembrava una specie di piccolo edificio in legno e iniziò a scavare, dentro c'era il cadavere di un uomo e tra le mani stringeva un foglio di diario leggermente rovinato che Taka decise di leggere con la speranza di trovare alcune informazioni:
"Sono trascorsi tre giorni da quando il Dottore mi ha chiesto di sorvegliare il suo cavallo dovendo patire la fame. Ho un pugnale che mi era stato consegnato nel caso avessi smesso di restitere alla fame per cibarmi di esso, oggi ho ceduto e ho dovuto dire addio per sempre alla possibilità di rivedere mio fratello. Il Dottore non lo resusciterà mai! L'aria è contaminata da qualcosa di strano, vedo cose che credo non esistano veramente e non capisco se è l'aria o sto diventando pazzo. Volevo tornare verso Ovest dove ho trovato il Dottore ma sembra che gli alberi vogliano mangiarmi, il terreno è tremolante".
Il foglio non conteneva altre parole, era raccapricciante quel che raccontava quest'uomo nel foglio di diario. Taka pensò che era il caso di provare ad avviarsi verso ovest e incamminandosi verso il resto del sentiero boscoso improvvisamente la radice di un albero lo morse per davvero
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Taka si girò di scatto verso essa e la tranciò senza pensarci due volte, ma stranamente notò che era una normalissima radice
- Taka: "Questo bosco mi sta facendo impazzire, inizio davvero a temere di non uscirne vivo. Credo di provare un pò di paura ma devo salvare Theja, conta su di me e uno potente come lui non può scomparire dal regno"
Più camminava e più il sentiero diveniva scuro e stretto, l'odore nell'aria cambiò di nuovo da muschio e carta bruciata a un odore strano che ricordava il marcio del cibo. Improvvisamente notò di avere un enorme ferita dove la radice l'aveva morso, solo che si chiedeva come fosse possibile dal momento che non era reale. Iniziò a pulsare sempre più e sentiva quasi come se stesse perdendo conoscenza, un gruppo di corvi iniziò a girare intorno ad esso come se volesse attaccarlo nel momento della più profonda debolezza che non mancò di giungere facendolo svenire collassando al suolo.
Taka aprì gli occhi, era impossibile capire quanto tempo fosse effettivamente passato dal suo collasso. Alberi senza fogli quasi lo circondavano e su alcuni vi erano dei corvi che non smettevano di osservarlo. S'innalzò una fitta nebbia e la sua vista era ancora sfocata ma questo non lo fece arrendere e camminò lentamente verso il resto del percorso, la ferita era sparita magicamente e l'aria non aveva nessun tipo di odore a parte qualcosa che Taka avvertiva come paura intensa e morte. Proseguì per alcuni minuti prima che si rese conto di un leggero fruscio alle sue spalle, si girò e notò che a crica 3 metri da luì c'era qualcuno una strana figura che mise meglio a fuoco strofinandosi gli occhi. Forse ci era riuscito, era lui.
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