parte 4:fratelli?

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Mentre mi pongo queste domande ci ritrovammo nell'aula di prima.

??:" Ame!!" Sentimmo una voce dietro di noi. Ci girammo e videmmo tre bambini che correvano nella nostra direzione.
Quando arrivarono davanti a noi si fermarono.
?:" finalmente ti abbiamo trovato!" Disse quello che sembarava il più piccolo.
Ame:" beh, pensavo che vi stavate divertendo, quindi non volevo disturbarvi" disse Ame.
Ame:" comunque. Canada, Nuova Zelanda e Australia loro sono Italia, Russia e Giappone." Continuò Ame.
Canada:" Ciao, è un piacere conoscervi! Non pensavo che mio fratello avesse già fatto degli amici." Disse Canada. Alla parola fratello io mi rattristii(?), anch'io ho dei fratelli, ma loro hanno pregato a mio papà di andare in un diverso asilo. Però mio papà non voleva e quindi adesso sono a casa a non fare nulla. Non ho un bell rapporto con loro, perchè mi hanno sempre messo da parte.
Autralia:" voi avete dei fratelli?" Chise saltellando sul posto. A quella domanda io corsi via per poi scoprire che tutti erano nel giardino della struttura. Qundi mi diressi dietro a un albero per poi siederemi ai suoi piedi. Mi sedetti con le gambe al petto per poi cincondarle con le braccia, mettendo la testa nell'incavo creato. Dopo un po' sentii una mano appoggiata sulla mia spalla. Alzai il capo e vidi Rusky con un viso sul preoccupato e il triste.
Russia:" Va tutto bene?" Chise con un tono di compassione.
Italia:" s-si" disse con la voce tremante e piena di tristezza.
Russia:" non è vero. Capisco che c'è qualcosa che non va...dai spara" disse sidendosi davanti a me a gambe incrociate.
Russia:" perchè sei corso via?" Chise notando il mio silenzio.
Italia:" beh..." dissi cercando le parole.
Italia:" mi da fastidio l'argomento 'fratelli'...ecco" dissi cercando di non andare avanti con il discorso.
Russia:" perchè?" Chiese inclinando la testa.
Italia:" beh... ho dei fratelli ma, penso, che mi odino" dissi io.
Russia:" perchè pensi che ti odino?" Chise ancora lui.
Italia:" beh... mi evitano sempre, non vogliono mai giocare con me. E quando dovevano andare all'asilo hanno cheisto di rimanere a casa."
Russia:" perchè volevano rimanere a casa?" Chise di rimando lui.
Italia:" beh, non lo so. Ah, mi sono dimenticato, non mi fanno mai gli auguri. Un po' come oggi." Dissi io triste.(la data è a caso)
Russia:" quindi oggi è il tuo conpleanno?"
Chise lui. Io annuii.
Italia:" ne compio 3" dissi facendo il numero con le dita.
Russia:" auguri, allora!" Disse lui con un sorriso. Io arrossii imbarazzato.
Italia:"g-grazie Rusky." Dissi alzandomi.
Italia:" dove sono gli altri?" Chisi mentre mi guardavo intorno.
Russia:" sono in giro a cercarti. Si sono preoccupati tutti." Disse alzandosi e guardandomi.
Italia:" v-veramente?! Qualcuno si preoccupa di me oltre a mio padre?!" Chisi con un tono stupito. Russia annuii.
Poi sentii qualcuno abbracciarmi da dietro. Mi girai e vidi tutti con un viso preoccupato e Giappone che mi abbracciava.
Giap.:" mi hai fatto preoccupare tanto tanto Italia-kun" disse la gattina attaccata a me, che subito dopo si staccò.
Italia:" scusate, ho avuto una crisi emotiva. Mi dispiace." Dissi abbasando lo sguardo in basso per non vedere nessuno negli occhi. Poi sentii qualcuno mettermi le mani sulle spalle. Alzai la testa, era Ame.
Ame:" stai bene adesso, vero...?" Chiese preoccupato, ma cercando di nasconderlo.
Italia:" si, ora sto bene. Grazie." Dissi mostrando il mio miglior sorriso. Ame sorrise a sua volta e si staccò.
Russia:" ragazzi!" Disse cercando l'attenzione di tutti noi, che poi ha ricevuto. " Lo sapete che oggi è il compleanno di Ita?" Continuò lui. Tutti si girarono verso di me, mentre io guardavo Russia con uno sguardo omicida, lui invece ridacchiava guardandomi.
Tutti(tranne italia e russia):" veramente?!"
Italia:" si..." dissi imbarazzato.
Tutti(tranne italia e russia):" auguri ita!!" Dissero in coro. Io diventai tutto rosso dall'imbarazzo.
Italia:"g-grazie" risposi imparazzato portandomi una mano dietro al collo.
Nuova Zelanda:" quanti anni compi?" Chise felice.
Italia:" 3" risposi.
Ame:" ma...alla fine...perchè sei scappato?" Chiese tornando serio.
Italia:" nulla, adesso è passato." Dissi sorridendo.
Ame:" sicuro?" Chiese ancora. Io annuii, Ame vedendo il mio gesto si calmò.
Cappa:"BAMBINI ENTRIAMO STA ARRIVANDO IL TEMPORALE!" Urlò la maestra.....calmati Italia, va tutto bene. Ci avviammo verso il portone che dava dall'interno al giardino. Appena ci avvicinammo sentii qualcosa di freddo incominciare a toccare la mia pelle e bagnare i miei vestiti: stava incominciando a piovere.
Entrammo nell'aula triste di prima. Perchè triste? Beh...non c'era nulla di divertente da fare. Mi guardai intorno, non avevo guardato per bene la stanza. Infatti era pieno di giochi: macchinine, puzzles, bambole, spade di gomma piuma con scudi, casette delle bambole. Il tutto si trovava su un grande tappeto con la figura di una grande strada, con strade, case, ospedali, scuole, parco giochi, spiaggie e aereoporti.
Australia:" andiamo a giocare là?" Chiese tutto felice.
Tutti(tranne australia):" ok!"
Italia:" sicura che vada bene anche per te, Giappone?" Chiesi.
Giapp.:" a me va benissimo...nya!" Rispose.
Italia:" ok." Dissi.
Australia:" allora, non andiamo?" Chise il piccolino.
Tutti(tranne australia):" andiamo!" Dissimo in coro per poi correre verso il luogo prestabilito. Da vicino quel tappeto era ancora più grande, fra un po' non si vedeva neanche la fine. Chissà come facevano a pulire tutto quel posto in un pomeriggio. Io e gli altri ci avviammo verso un grosso baule con dentro tantissime macchinine, il sogno di ogni bambino in pratica. Io presi una macchinina blu da corsa con, sul tettuccio, una bandiera italiana. Mi avvicinai al tappeto e mi inginocchiai in attesa degli altri. Dopo qualche minuto arrivarono tutti. Russia aveva un camioncino, America e Giappone una moto, Canada una macchina semplice, Nuova Zelanda una macchina da corsa simile alla mia e Australia un elicottero.
Incomiciammo a giocare mettendo le nostre macchinine, camion e moto, sul teppeto dove c'era stampata la strada, mentre Australia rimase in piedi per dimostrare che l'elicottero stesse volando. Mentre io continuavo ad andare ingiro in quella città mi avvicinai ad un bambino seduto sul bordo del tappeto
Italia:" Ehy, vuoi giocare con me e i miei amici?" Chiesi al bambino.
?:" v-veramente?" Chiese sorpreso dalla mia domanda. Io annuii.
?:" ok, va bene. Io sono..."


Angolo rotture della lidl:
Scusate se ieri non ho aggiornato ma dovevo di già studiare. Comunque per perdonarmi oggi ho fatto questa storia al posto dell'altra( andate a leggerla miraccomando), ringraziatemi. Ma senza aggiungere che questo capitolo è lunghissimo circa 1030 parole, ceh. E nulla ci vediamo ancora domani su questa storia. Ciau. ( scusate per eventuali errori. Disegno fatto da me)

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