CAPITOLO 4

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April

FRASE DEL CAPITOLO:
𝙻𝙸𝙱𝚁𝙾. 𝙳𝚊𝚕 𝚕𝚊𝚝𝚒𝚗𝚘 "𝚕𝚒𝚋𝚎𝚛", "𝚎𝚜𝚜𝚎𝚛𝚎 𝚕𝚒𝚋𝚎𝚛𝚒".      

Il vento che mi scompiglia i capelli non mi permette di leggere. Qua nel boschetto c'è sempre molto vento, sopratutto a settembre, ma mi piace anche per questo perché tutti odiano così tanto il vento che non ci vengono mai. La panchina su cui mi siedo sempre è circondata da tantissimi pini altissimi, amo guardarli tra un capitolo e l'altro e pensare cosa mi stanno dicendo.
Da piccola credevo di parlare con gli alberi ma poi con gli anni vidi che non mi "rispondevano" più e così capii che era solo frutto della mia fantasia.
Si triste molto storia.
Ho trovato questo posticino isolato un anno fa, dopo che per motivi di sicurezza il mio giardino incantato fu distrutto.
Era un pomeriggio d'agosto e con il caldo che c'era nell'aria neanche tre condizionatori puntati addosso bastavano per placare il caldo, così uscì e andai a fare una passeggiata e fortunatamente trovai questo posto. Dal quel giorno ci vengo ogni pomeriggio verso le cinque per leggere e per poter liberare la mente.
Una delle mie più grandi passioni è la lettura, passo ore e ore sui romanzi fantasticando sulla fine. Amo leggere i libri perché credo che i personaggi siano molto meglio delle persone, sopratutto perché ti sanno ascoltare.
Io leggo solo e unicamente love story per vari motivi:

1. Sono una ragazza molto romanticone.
2. Se leggo un giallo non riesci a dormire la notte    perché ho paura che qualcuno mi vuole uccidere.
3. Il genere fantastico non mi piace perché credo   che se devi leggere qualcosa devi leggere delle cose che potrebbero succedere un giorno o l'altro.
4. Solo quattro parole, April+Horror= morte certa.

Secondo me tutti un po' vivono dentro un romanzo rosa perché ognuno di noi si innamorerà una volta nella vita e anch ese la sua storia non verrà marchiata sul un foglio di carta dentro si è marchiati dal ricordo e dalle emozioni.
Mia mamma ama i gialli, infatti in camera ha un intera libreria solo con quelli. La prima volta che ho letto un libro ero in seconda elementare, mamma era uscita a fare la spesa e mio papà stava dormendo in salotto, così mi intrufola nella loro camera e ne presi uno. Quando iniziai a leggerlo mi piaceva ma dopo cinque capitoli o capito che non era fatto per me perché iniziai a sentire odori e suoni strani in giro per casa. Avevo così tanta paura che mi nascosi sotto il letto di camera mia, mi sono messa a piangere. Dopo qualche minuto il rumore cessò e andai a vedere cosa fosse. Così scoprii che mio papà era sonnambulo e io una fifona.

"Il bosco dei 100 libri", chiamai così il posto in cui mi trovo il momento stesso che lo scoprii. Tutti quegl'alberi, il vento, la quiete, il cielo limpido, gli uccellini e gli scoiattoli, tutti cose che mi ricordavano troppo una parte della mia infanzia. Winnie the Pooh.
Questa storia è stata la prima che lessi a quel tempo, pensavo, meglio, ero sicurissima, che avessi dei poteri sovrannaturali con cui riuscivo a comunicare con gli animali e gli alberi, e così trovando degli animali che parlavano e che stavano in piedi come gli umani mi aveva troppo esaltato portando a conclusione la mia teoria:
-Io, April Delfh posso comunicare con gli animali.
-La testimonianza che non sono pazza è Winnie the Pooh.

"Alcuni Infiniti sono più grandi di altri Infiniti" dice John Green in Colpa delle stelle. L'ho iniziato da poco ma me lo sto divorando come quando mettono davanti a Rebecca un piatto di pasta al ragù piccante.
Amo questa frase mi fa pensare tantissimo perché mi fa ricordare a tante cose, oltre a pensare che ormai la mia vita sia circondata da Winnie the Pooh, penso a Rebecca e me. Lei è un grande infinito, io invece sono uno piccolo, ormai mi sono abituata però e mi va bene così.
Sinceramente non mi piace molto come scrive John Green, avevo già letto un suo libro in passato ma non mi ha colpito per niente. Questo invece è bellissimo perché, oltre alla storia, è pieno di frasi significative che amo.
Essendo ossessionata dalla cartoleria e dai colori ogni volta che trovo una frase importante e che mi fa pensare la evidenzio in giallo così un giorno aprendo il libro mi ricorderò di quel giorno.

Come Pagine Di Un LibroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora