Edoardo
"𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚟𝚊 𝚋𝚎𝚗𝚎, 𝚚𝚞𝚎𝚕 𝚌𝚑𝚎 𝚏𝚒𝚗𝚒𝚜𝚌𝚎 𝚋𝚎𝚗𝚎""Allora Edoardo, hai due scelte: o le dici la verità o le dici una bugia. Non è difficile la scelta" pochi secondi dopo ho scelto, dirò una bugia a Serena.
Scendo le scale di corsa e vado la della porta. Mi preparò con una coperta calda e un fazzoletto in mano, cerco di fare anche la voce raffreddata, un po' ome sulla di paperino. Mi viene anche benissimo, qualche volta mi stupisco da solo delle mie capacità da traduttore. Controllo che sia lei e apro leggermente la porta. <Ciao, Serena> faccio finta di tossire per sembrare il tutto più realistico. <Posso entrare?> mi chiede subito lei di impulso, come fa sempre alla fine, <Scusa ma ho l'influenza e molto raffreddore. Non vorrei contagiati...> sto per aggiungere perché o se no chi prendere in giro tutto le nostre compagne di classe!? Ma per fortuna non lo faccio perché sapevo che non sarebbe finita bene. <Ti posso curare, non preocuparti. Farei di tutto per te.> e spinge un po' la porta ma anche se sono "malato" o comunque abbastanza forte da tenerla ancora socchiusa. <No, veramente sto malissimo non voglio veder nessuno oggi.> e le chiudo la porta in faccia. So che è da maleducati, me lo ha insegnato mio papà anni addietro, ma non ne potevo più di lei. Butto sul divano tutto il kit da finta influenza e salgo di nuovo le scale.
<Lo so che hai fatto finta. (; Ma non preoccuparti torno presto da te.> si lo so cosa state pensando. Lo so che vi stat chiedendo chi potrebbe avermi scritto questo messaggio. Lo so che sapete chi è l'unico colpevole di questo angosciante messagio da film horror. E so anche che non volete crederci e siete in ansia per scoprire se la propria teoria e giusta o sbagliata. Lo so, per certo, che state odiando queste ultime righe di suspense. So anche che odiate queste piccole frasi che ti mettono ancora più ansia. Credo che si il komneor di svelare il misterioso, che tanto misterioso non è, mittente. Rullo di tamburi.SERENA: Lo so che hai fatto finta. (; Ma non provo preoccuparti torno presto da te.
IO: Oķ...È PAZZA. È OSSESIONATA DA ME. È FUORI DI TESTA.
Sto per chiamare Simone quando rientra a casa mia mamma. Anche se sono passate più di due settimane dalla scoperta della relazione tra lei e Roberto la cosa non l'ho ancora digerita. Pensare di dover cenare ogni venerdì inseme a lui mi viene il volta stomaco. Sinceramente, alla fine, non è lui il problema. È anche simpatico, divertente e con uno spiccato senso dell'umorismo. Non sono mai stata una persona maleducata ma lo ammetto sono stato molto rigido con Roberto, sono felice però che non mi faccia ogni giorno quel regalo forzato messo là apposta per farsi piacere. È una cosa da vigliacchi per me. Ritornando sul discorso, il vero problema qua è mia mamma perché quando viene da noi è tutta in tensione e mi chiede ogni cinque secondi se voglio andare in camera mia o se sto bene. È frustrante credetemi. In più ogni volta che torna a casa arriva sempre con il muso chino all'indietro giù e con una faccia penosa. Non so se posso neanche definirla così. Io la cerco sempre di tranquillizzare, ma sappiamo tutti, chi più chi meno, che confortare un genitore è la cosa più dura che esista quando anche tu avresti bisogno di conforto. In questi momenti l'unica cosa che mi servirebbe sarebbe che per 24 ore uno dei mie sogni si avverasse: Mi sceglierei verso le 10 di mattina e troverei mia mamma e mio papà a cucinare eun dolce assieme scherzando. Quando mi vedono mi danno un bacio sulla guancia e mi integrano nel discorso. Poi andremmo al cinema a vedere un film che piace a tutti e successivamente a giocare in sala giochi e fare tantisimi punti. Pranzare in una paninoteca e poi andare da Center casa per prendere penne, matite, pennarelli per disegnare. Infine, come ultima cosa, tornare a casa nel tardo pomeriggio e mentre mandiamo mele cotte giochiamo a non t'arrabiare o giochi così.
Madonna che bella giornata che sarebbe stata se fosse esistita.
Ma oggi a differenza degli altri pomeriggi mia mamma ha un limpido sorriso sulla faccia, quando mi vede mi porge un pacchetto rosso con i camion e legato da un fiocco blu metallico. La guardo storto come chiedendole cosa c'è dentro. Mi annuisce, non si sa perché ma lo fa,e mi dice di aprirlo in camera mia delicatamente.
La ringrazio, adesso sono ancora più incuriosito e stranito. Mia mamma non mi fa quasi mai regali perché li ritiene inutili, ho preso da lei questa idea, crede, come me, che per dimostrare l'affetto che provi all'altra persona non devono regali ma gesti e pensieri.Appoggio delicatamente il pacchetto sul letto, tolgo le varie cose ingombranti sul tavolo e delicatamente appoggio il regalo sulla scrivania. Poi, rigorosamente in modo delicato, inizio a strappare la carta da regalo. Sotto lo stato rosso c'è un'altra busta dove c'è scritto il nostro indirizzo e TIKET ONE,se è quello che penso mia mamma è la migliore. Veramente. Stacco la busta e guardo dentro e li vedo. 3 biglietti per il concerto di maggio della mia band preferita, i THEGIORNALISTI. Non sto più nella pelle, vicino ai biglietti c'è scritto un bigliettino:
Questo è per te che mi hai sempre aiutato quando l'avrei dovuto fare io e per essere il figlio che tutte le mamme vorrebbero. Mi dispiace per tutto. PS. Verrà con te Roberto, spero che ti vada bene o se no verrò io, e poi potrei scegliere tu con cui andarci anche. MAMMA♡
Corro giù per le scale. La vedo. L'abbraccio forte forte. E infine le dico <Grazie, anche tu sei la mamma che tutti vorrebbero avere, anche se avvolte perdi la rotta.> <E comunque va bene Roberto>
Rimaniamo abbracciati per qualche secondo dopo, sempre con il sorriso sulle labbra, si stacca da me e mi porge una fetta di strudel di mele.
E ovviamente, infine,finiamo a vedere X-factor sul divano.
Non so ancora a chi darò l'altro biglietto ma adesso non ci voglio pensare voglio solo godermi il momento.
Forse una giornata perfetta come la desideriamo noi non esiste, ma di sicuro questa è una giornata che non mi dimenticherò.
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Come Pagine Di Un Libro
RomanceApril non ama molto socializzare ed è per questo che non ha amici tranne, Rebecca la sua migliore amica, i personaggi dei libri che April legge ogni ogni giorno, le stelle con cui "parla"ogni sera per esprime un desiderio e i suoi amici virtuali che...