CAPITOLO 9

5 0 0
                                    

April

Pensare che potrei anche solo conoscere persone nuove mi viene l'ansia. Non so se avete presente quella sensazione di pesantezza sul petto, quando hai sempre bisogno di bere perché pensi che starai meglio invece stai ancora peggio. Ecco ero sono così da due giorni.
Due miserabili giorni in cui ho pensato a come reagire se qualcuno trovasse il libro e mi scrivesse. Poi il giorno è arrivato e non ho reagito nemmeno in un modo tra quelli che pensavo.
Avevo appena acceso il computer per vedere una puntatina tattica su Netflix quando mi appare tra le notifiche l'arrivo di un email da un indirizzo che non conoscevo. La apro e leggo il messaggio, che cita: ciao, chiunque tu sia. Ho trovato il tuo libro sul bus e ho pensato di scriverti pensando che ti faceva piacere sapere che il libro è sano e nelle mani giuste. 
Non si può definire una reazione, ero immobile, guardando lo schermo e con le mie pupille marroni che bruciavano, lessi tre o quattro volte l'email e poi digitai velocemente il numero di Rebecca. Ero così emozionata che lo sbaglio anche un paio di volte. <Vieni adesso.> Le dissi solo quello e senza fare domande cinque minuti dopo era in camera mia. Le feci vedere il messaggio formato da 30 parole e dopo averlo letto Rebecca ebbe come un eccesso di adrenalina e mi abbracciò fortissimo facendo i gridolini che fanno le bambine che ricevono la Barbie che tanto volevano per il compleanno. Era così felice a differenza di me che ero praticamente pietrificata dalla paura mista stupore. <Cosa vuoi fare allora? Pensi di rimanere lì pietrificata tutto il giorno?> mi chiese. Io immobile le feci segno di si col capo. <Vuol dire che gli scriverò io una risposta chiedendoli di incontrarsi.> alla parola incontrarsi mi è venuto un brivido lungo la schiena e le ho preso il PC dalle mani <Tranquilla, ci penso io.> Rimasi così altri cinque minuti a pensare a cosa scrivergli fino a quando inizai a digitare "ciao" sulla tastiera.
Così, da quel momento, per 4 mesi è stata la persona con cui potevo divertirmi senza troppi problemi ma anche parlare di argomenti seri, anche un po' per sfogarmi avvolte. Siamo diventati inseparabili sapendo però dell'altro vermante poco.
Questo è quello che so di lui:

NOME: IlSole - io lo chiamo sempre Sole (nessuno dei due sa i veri nomi, inizialmente per privacy e paura da entrambi gli schermi, poi perché non abbiamo mai avuto il bisogno di saperlo.)
ETÀ: 14
CITTÀ: Friuli Venezia Giulia ( nessuno dei due sa la città)
SCUOLA:
FAMILIA: Mamma e un papà che con cui però non ha più rapporti e Roberto, il compagno della mamma che però con cui non ha ancora un grande legame.
HOBBY: astronomia, disegnare
COLORE PREFERITO: GIALLO come le stelle e il sole.

Di me invece lui sa:

NOME: LaStella (è anche per quello che si chiama IlSole. Abbiamo un po' scelto assieme i nomi e un po' ci sono venuti fuori d'istinto)
ETÀ: 14
CITTÀ Friuli Venezia Giulia
SCUOLA:
FAMILIA: Mamma e Papà
HOBBY: Leggere, scrivere, astronomia
COLORE PREFERITO: Ovviamente il GIALLO

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 02, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Come Pagine Di Un LibroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora