sarebbero questi i miei nuovi amici?

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<<ma lo sai che... sei davvero noiosa?>>

una fitta al cuore colpì in pieno il piccolo cuore di Sakura.

Noiosa?? E questo cosa vuol dire?? continuava a ripersi la rosa con una inspiegabile angoscia

Insomma,
l'avevano chiamata sfigata, bruttona, fronte spaziosa, secchiona, ma mai nessuno le aveva rivolto un "noiosa".

Beh, forse paragonato agli insulti che le erano già stati rivolti in passato quel "sei noiosa" era quello meno torvo e acre,

tuttavia, anche se l'Haruno ignorava completamente il perché, quel commento le si era scagliato come una palla di fuoco incandescente dritto dritto nel cuore.

**

Il sole, ancora una volta, gettava a capofitto i suoi raggi sulla Terra, e precisamente su una cittadina verde denominata Konoha.

Sakura non era pronta per un altro giorno di scuola, soprattutto senza i suoi setosi capelli lunghi.

Aveva persino preso a pugni il suo adorabile specchietto a forma di cuore pur di cancellare quella orripilante visione di lei priva dei suoi amati capelli

Sembrava una cosa da codardi, e effettivamente lo era, l'Haruno lo sapeva benissimo, eppure non poteva evitarlo.

Era diventata pazza?

Forse, ma qualcuno di importante una volta aveva detto che tutto ciò che l'uomo fa rientra perfettamente nella categorie di cose che un umano può fare dato che è proprio un uomo a farlo, per cui, non c'è nulla di folle in questo, anzi, ci può essere solo qualcosa di umano.

Ma era davvero l'ora di mettersi a pensare a queste cose?

In effetti no, la rosa era già parecchio in ritardo, e oggi, per giunta, doveva fermarsi di nuovo a scontare la punizione assegnatale dalla professoressa Tsunade.

In realtà non le dispiaceva più di tanto stare in quel posto. Lì si era fatto un...

Aspetta, come l'aveva chiamata lui??

Ah si..

Lì si era fatta un amico, ovvero Naruto Uzumaki: il ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo.

Con lui era riuscita a non essere a disagio per la prima volta nella sua vita,

con lui aveva dimenticato tutti gli sguardi sghembi rivolti ai suoi capelli,

con lui aveva dimenticato i numerosi complessi di inferiorità che si auto infliggeva, perché Naruto la faceva sentire protetta e apprezzata proprio come una ragazza normale.

Era una bella sensazione quella, tutti dovrebbero provarla almeno una volta nella vita, pensava Sakura.

**

Le lezioni erano finalmente finite.

Erano diventate opprimenti quelle ore passate nella sua classe.

La rosa si sentiva quasi come cibo in scatola dato in pasto a venticinque cani rabbiosi ricolmi di egoismo e cattiveria.

Per fortuna però era arrivato il momento di godersi la punizione che le era stata dettata insieme al suo nuovo amico.

Nell'instante in cui, però, l'Haruno aprì la porta di legno dell'aula di detenzione rimase spiazzata:

Naruto non c'era.

Gli occhi della rosa si contrassero in una smorfia piena di delusione, ma in fondo cosa poteva farci?

La ragazza si mise a sedere nel suo solito banchetto appartato rivolto al lato del muro, e di nuovo tirò fuori i suoi libri per mettersi a studiare fino a quando non gli balenò una mezza idea in testa..

Sixteen || [Sasusaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora