incomprensioni

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<<però dovrei chiamare un attimo mio padre per avvisarlo>> preannuncia Sakura mordendosi il labbro inferiore.
La rosa portò a termine il suo compito e, deglutendo a fatica, tampinò il gruppetto venutosi a creare in quel momento per le sinuose vie della città.

D'altro canto le palesi occhiatacce di Sasuke destinate alla smeraldina non tardarono ad arrivare.
Si chiedeva: perché?
Come si era venuta a creare una tale situazione?
Cosa diamine centrava Sakura Haruno nelle loro vite?
Una ragazza così prudente, così diligente e composta, così taciturna e razionale, una ragazza così noiosa che cosa ci faceva in un gruppo come il loro?

Però ben le stava, pensava l'Uchiha.
Ben le stava si, perché così finalmente avrebbe capito la vera differenza fra una come lei e uno come Naruto.
L'Uzumaki stringeva amicizia con tutti, è vero, ma far intrufolare una noiosa come Sakura nella loro comitiva, che era tutto fuorché perfettina, era fuori discussione.

La prima tappa raggiunta fu, come da rito, la sala giochi, dove la combriccola di amici si apprestò a sperperare tutta la paghetta settimanale in cambio di grosse risate e tanto divertimento.

Tuttavia l'Haruno in proposito fu totalmente scettica.
Era seduta nell'angolino più angusto di quel locale con le gambe accavallate e con gli occhi che le sguizzavano da una parte all'altra.

chissà perché si divertono a venire qui pensa posando, dipoi, lo sguardo sui suoi nuovi "conoscenti".

Sakura osservava la scena:

Temari che si apprestava a sconfiggere il nemico del suo videogioco.
Era posizionata proprio dinanzi al piccolo schermo, mentre gli altri erano tutti intorno a lei per fare il tifo apparte Sasuke e Ino.

La bionda, difatti, stava messaggiando con il suo telefonino rosa riempito con strass e stickers di vario genere.

Il moro, invece, era appoggiato con il gomito contro il muro e, con la mano sinistra, reggeva il suo milkshake al gusto stracciatella.

Sakura lo guardava in cagnesco.
Le aveva dato della noiosa, e non solo: si era permesso anche di fraintendere completamente le intenzioni di lei dandole dell'egoista e della doppiogiochista.

eh no mio caro, quello sei tu pensò.

A richiamare l'attenzione della ragazza, però, fu Naruto, l'unico vero amico che l'Haruno accettava.

Il biondo la scorse in lontananza seduta su uno sgabello, mentre lui era occupato a tenere puntati gli occhi sulla sfida che Temari stava completando con il suo videogioco.

L'Uzumaki, tuttavia, vedendola sola e a disagio, decise di andarle in contro e, dunque, abbandonare il suo tifo.

<<Sakura-chan, perché te ne stai lì tutta da sola?>> chiese alla diretta interessata.

Sakura avvampò leggermente per l'imbarazzo:
si sentiva fuori luogo, e anche molto, talvolta se si trovava ancora lì un motivo c'era ed era proprio davanti a lei.

<<i-il fatto è che... non sono molto brava con i videogiochi>> ed in parte era vero, però la rosa aveva preferito omettere il fatto che, in vero, quei giochi non le piacessero neppure, e che, l'unica cosa -o meglio l'unica persona- che la tratteneva lì era Naruto e la sua amicizia.

Perché ci teneva ad averne almeno uno, di amico, e non poteva assolutamente perderlo a causa della sua noiosa personalità e delle sue stupide pretese.

<<io starò bene.. quindi va pure tranquillo, mi sto divertendo molto a vedervi giocare e incitare la vostra amica>> concluse infine l'Haruno.

Sixteen || [Sasusaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora