Era finalmente giunto il giorno degli arrivi. Noah si svegliò di buonora soltanto per presentarsi a casa di Alexia e farle una sorpresa.
Le giornate passarono senza alcun problema, specialmente grazie all'aiuto di Tom che si rivelò essere un'ennesima scoperta. Un inverno intero da separati ha fatto sì che Tom e Noah ritrovassero quell'equilibrio che avevano perso lungo la strada e, arrivati a quel punto, con il bagaglio di avventure che avevano vissuto insieme, Noah si sentiva sicuro di aver ritrovato un amico.
Quando la playlist finì, Noah aveva appena finito di lavarsi i denti. Era tutto pronto: la sua estate era ufficialmente iniziata e proseguiva a gonfie vele.
Mentre stava sistemando il letto qualcuno suonò al campanello di casa. Noah si voltò velocemente domandandosi chi fosse e timoroso di saperne la risposta.<<Amore mio!>> Alexia irruppe in casa come soltanto lei sapeva fare. Riempì Noah di baci e quasi stavano per cadere tanta l'euforia.
<<Che cosa ci fai qui? Ti aspettavo per mezzogiorno!>>
<<Sorpresa!>> Alexia rise e si buttò sul divano con Noah. <<Allora? Che mi racconti? Come è andata? È arrivato alla fine?>>
<<Sì, è arrivato.>>
<<E come siete stati? Avanti racconta!>>
<<Siamo stati bene.>> Disse Noah sorridendo con fare ingenuo.
Alexia gli diede uno schiaffo sulla testa. <<Lo hai perdonato?>> Prese e si alzò furente. <<Dov'è? Io lo ammazzo. Ammazzo prima te e poi lui.>>
<<Alexia...>>
<<Come hai potuto perdonarlo?>>
<<Devo davvero passare un'estate arrabbiato con lui? Non voglio privarmi di un bel pomeriggio nel caso si ritrovasse a stare con noi. Maturità Alexia, tutto qui.>>
Alexia sbuffò. <<Se si permette a fare di nuovo il "confuso" io gli taglio le gambe.>>
<<Siamo stati bene, davvero. Pensa che ci sfottiamo dicendoci "sfruttiamoci solo finché non arrivano i nostri gruppi, poi ognuno per la propria strada".>> Disse Noah cercando di imitare il tono di voce dell'amico dagli occhi azzurri.
<<Che simpatici.>> Alexia finse di essere d'accordo sul tutto e continuò ad avere un atteggiamento offeso verso Noah.
In fondo Noah sapeva benissimo che si trattava solo di protezione, ma voleva essere libero di fare le sue scelte, di sbagliare, e se avesse sbagliato almeno lo avrebbe fatto usando la sua di testa, e non quella di qualcun altro.<<Non fare così.>> Disse Noah sorridendo. <<Non mi piace più, lo sai.>>
<<E non deve piacerti!>> Alexia lo abbracciò. <<Abbiamo sentito la tua mancanza al parco.>>
<<Ah sì? E chi? Tu, Julienne, Anthony e Joseph?>> Noah rise.
<<Anche Daniel!>>
Noah si limitò a ridere.
<<Comunque gli altri arriveranno verso pranzo.>> Disse Alexia lanciando la bomba come se nulla fosse.
<<Cosa?>>
<<Joseph ha casa libera e Daniel e Gabriel vengono per una settimana e si stanno da lui, stessa cosa Anthony, solo che starà con gli zii.>>
<<Questa sì che è una notizia.>> Noah rise in maniera nervosa. <<Pensavo che saremmo stati soltanto tu ed io per settimane.>>
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Come un tuono all'improvviso
RomansaQuanti segreti può conservare un amore? Quanta sofferenza può portare? Quanto male fa rimanere ogni volta soli? Noah lo sapeva benissimo, per questo non voleva più saperne di amare, né di conoscere persone nuove. Gli bastava la sua cerchia ristretta...