Capitolo 27

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Era l'ultimo giorno al villaggio. Alexia e Joseph erano già partiti. Rimasero soltanto Anthony, Julienne e Noah.
Julienne sarebbe partita nel pomeriggio, mentre Anthony la mattina dopo. I genitori di Noah invece sarebbero arrivati soltanto il pomeriggio successivo.
Era mattina inoltrata, i ragazzi si riunirono al bar. Oramai c'era poco da fare. Il tempo non permetteva nemmeno di andare al mare. Un temporale era nelle vicinanze e tutti erano contenti di poter ritornare alla normalità, persino Noah.
Continuava a domandarsi dove fosse Gabriel, che fine avesse fatto. Anthony parlò di lui negli ultimi giorni, ma nulla di che. I tre ragazzi si ritrovarono a ripercorrere l'estate con i ricordi, giorno dopo giorno cacciarono diversi aneddoti che accaddero quella stessa estate, seguiti poi da grosse risate.
Julienne era la più propensa a fare la scema negli ultimi giorni. Iniziò a dar fastidio a Noah e a Anthony così da rincorrersi poi per tutto il villaggio, come se fossero ritornati bambini.
Alle volte, pensava Noah, tornare piccoli era l'unico modo per ritornare vivi, ad un'epoca in cui non avevi ansie, preoccupazioni, pensieri.
Era tutto più facile, non sapevi cosa fosse l'amore e, sopratutto, il peso che poteva avere. Passarono la mattinata insieme e anche il pranzo. Uscirono di casa di buon'ora per salutare Julienne.

<<Mi raccomando, aspettate noi per divertirvi!>> Disse Anthony.

<<Tranquillo, oggi non penso di uscire.>> Rispose lei.

<<Ci vediamo dopodomani.>> Sussurrò Noah colpito un po' dall'emozione.

<<È davvero tutto finito?>> Domandò Julienne guardandosi attorno.

<<Sì...>> Rispose Anthony con un tono di voce spento.

<<Ma ricomincerà, come ogni anno.>> Disse Noah. <<Cresceremo, magari avremo meno tempo a disposizione, ma saremo sempre qui.>>

<<Hai ragione...>> Julienne non fu molto convinta di ciò che disse. Si sentì chiamare da dietro, abbracciò i suoi compagni e se ne andò.

Anthony e Noah rimasero soli, gli ultimi sopravvissuti. Un villaggio vuoto e loro, soltanto loro. Erano sempre stati ottimi amici, Noah non aveva paura dei silenzi imbarazzanti che sarebbero arrivati, perché sapeva che sarebbero arrivati. Si sedettero sul dondolo nel giardino di Noah e iniziarono a parlare.

<<Resoconto dell'estate?>> Domandò Anthony.

<<Forse la mia preferita.>> Disse Noah guardando il bosco e sorridendo.

<<Sai...>> Iniziò Anthony. <<Sono davvero contento che tu sia stato con noi questa estate.>> Lo guardò. <<Mi sarei aspettato tutto tranne quello che è successo. Sei stato capace di integrarti con persone che sono l'opposto di te, e questo ti fa onore. Hai reso migliori tutti noi, grazie Noah.>>

Noah rise e si emozionò allo stesso tempo. <<Perché mi dici questo?>>

<<Lo sai che non parlo mai dei miei sentimenti, ma voglio che tu sappia che con me puoi farlo. Di me ti puoi fidare.>>

La richiesta di Anthony sembrò quasi esplicita. <<Anche tu.>> Si limitò a rispondere Noah.

<<Mi piace una ragazza, ma credo che tutti sappiamo chi è.>> Disse Anthony.

<<Certo...>>

<<È strano sai?>> Disse Anthony spegnendo la sigaretta nel cocco vuoto che Noah aveva in giardino come posacenere. <<Stavamo insieme e ci siamo lasciati per essere migliori amici... ed ora vedo che crescendo la mia voglia di viverla sia oltre il normale. Lei era fidanzata e lo ero anche io, ma il mio pensiero andava sempre a lei. Ed ora... ora che siamo single, c'è troppa amicizia per una relazione. Ogni tanto ci guardiamo... ma non mi aspetto nulla di che.>>

<<Io la vedo solo al tuo fianco se può farti stare meglio.>> Disse Noah. <<Non la immaginerei mai con nessun altro.>>

<<Vedremo questo inverno come si evolveranno le cose.>>

<<Da quanto reprimi tutto ciò?>> Domandò Noah.

<<Forse da sempre. Tra una sigaretta e l'altra ho sempre provato a farle capire attraverso i miei occhi che mi piaceva, ma credo che certe cose esistano solo nei film.>>

<<Magari lei ti guardava con gli occhi di un'amica. Se ti rivelassi a lei magari sarebbe diverso.>>

<<Non ci penso minimamente. Ho troppa paura di perderla. Non siamo in un videogioco, non c'è il tasto reset. Preferisco averla nella mia vita con questo rimorso piuttosto che perderla.>>

<<Ti voglio bene Anthony.>>

<<Te ne voglio anch'io Noah.>>


Come un tuono all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora