Yamada Hizashi P.O.V.
Erano le 22, ero in giro per le strade dato che non riuscivo a dormire, non c'era nessuno in giro, presi dalla tasca un pacchetto di sigarette, ne presi una mettendomela tra le labbra e la accesi, rimisi il pacchetto e l'accendino in tasca mentre continuavo a camminare. Continuavo a pensare a quello che avrei dovuto fare, se dovevo dirlo a Shōta, ma avevo troppo paura che poi si sarebbe allontanato... non voglio perderlo, sarebbe stata la cosa più terribile di tutta la mia vita... ma non voglio nemmeno tenerglielo nascosto... sospirai continuando a fumare, Shōta mi aveva quasi pregato di smettere ma non riesco, lo faccio solo quando non c'è lui, così da non farlo preoccupare. Quando finii la sigaretta tornai indietro buttando via il filtro, mi spruzzai addosso del profumo, mangiai una caramella e mi pulii le mani con una salvietta per togliere l'odore del fumo. Pochi minuti dopo arrivai ai dormitori, andai nel mio appartamento, faceva caldo quindi mi cambiai mettendomi solo dei pantaloncini corti restando a torso nudo, mi sdraiai sul letto guardando il soffitto <... è meglio non rischiare... non dicendogli niente probabilmente sarà peggio ma se riesco a tenerlo nascosto per bene di sicuro me lo terrò stretto per più tempo...> dissi tra me e me. Chiusi gli occhi provando a dormire ma non riuscivo... volevo vedere Shōta... volevo stringerlo tra le mie braccia... aprii gli occhi, mi alzai e presi una camicia, la allacciai velocemente uscendo dalla stanza e dirigendomi verso quella di Shōta, ero scalzo ma non mi importava, non riuscivo a stare senza di lui...Shōta Aizawa P.O.V.
Stavo dormendo, ma il mio sonno fu interrotto dal suono del campanello, mi strofinai gli occhi e guardai l'ora "Chi cazzo è a quest'ora?!" pensai alzandomi dal letto, mi grattai la testa sbadigliando, andai ad aprire e mi accigliai un bel po' nel vedere Hizashi <Hizashi... che ci fai q-> non finii neanche di parlare che mi abbracciò, lo guardai stranito lasciando che mi abbracciasse, poggiai una mano sulla sua schiena accarezzandolo <Ti giuro che non farò niente, ma fammi dormire con te...> disse senza staccarsi dall'abbraccio, sospirai ed acconsentii, chiusi la porta ed andammo verso la camera, ci sdraiammo entrambi sul letto, Hizashi mi abbracciò stringendomi a se, lo lasciai fare addormentandomi poco dopo tra le sue braccia.
Il giorno dopo mi svegliai presto dato che ero abituato per l'orario che mi ero stabilito per andare a scuola, Hizashi non c'era dato che lui si svegliava ancora prima per andare alla sua trasmissione radio, mi feci una doccia veloce, mi vestii e chiamai AllMight chiedendogli se poteva sostituirmi, per fortuna accettò. Mentre aspettavo Hizashi che arrivasse per uscire ero seduto sul divano accarezzando Emerald che si trovava sulle mie gambe e guardando la tv, il giorno prima, di pomeriggio, dei Villain hanno rapinato una banca uccidendo 3 persone e ferendone 6, tra di loro c'era uno che mi ha incuriosito, aveva una giacca di pelle nera, pantaloni attillati neri, stivali rossi, una maschera rossa, degli occhiali da sole neri e dei guanti in pelle nera e rossa, i suoi capelli erano neri ma sembravano quasi finti, non so perché ma mi aveva incuriosito, era in circolazione da un bel po', circa da 3/4 mesi e nessuno ha ancora capito chi sia, non si sa neanche come si fa chiamare, non usa mai il suo Quirk ma lotta molto bene, spero di incontrarlo faccia a faccia un giorno. Dopo un po' sentii qualcuno bussare alla porta, spostai Emerald dalle mie gambe ed andai ad aprire, era Mic <Hey Shōta! Come va?> alzai le spalle <Il solito> mi spostai leggermente per farlo entrare è così fece <Tu invece?>
<Tutto bene! Hey hai sentito the news?> lo guardai leggermente storto come per chiedergli che intendesse dire <Quella del nuovo Villain, io stavo pensando che fosse un hero in realtà> mi appoggiai al muro alzando un sopracciglio continuando a non capire <A traitor, Shōta!> disse poggiandosi al tavolo dietro di se, alzai un sopracciglio <Perché uno dei nostri vorrebbe passare dalla parte dei Villain?> chiesi spostandomi una ciocca di capelli dagli occhi per non ostruirmi la vista, lui alzò le spalle <I don't know, ma basta guardare i suoi movimenti, sembra qualcuno preparato e che sa quello che gli Hero vogliono fare> <Mh, giusta osservazione...> lo guardai tenendo il sopracciglio alzato, ha un'atteggiamento un po' strano, qui gatta ci cova... guardai l'ora e sospirai <Che ti va di fare?> la sua espressione si fece maliziosa, presi la prima cosa che avevo accanto, in quel caso era una mela che avevo preso dal mio cesto per la frutta e gliela tirai contro prendendolo perfettamente in testa <Ow! I didn't say anything!> <La tua faccia parlava al posto tuo> ridacchiò colpevole ed io sospirai <Non dovevamo go out noi due?~> disse avvicinandosi a me, mi prese il viso alzandolo un po' per costringermi a guardarlo <Va bene andiamo>
<... sorry what?...> mi guarda dall'alto in basso, stava osservando di sicuro il mio abbigliamento <Cosa?> chiesi guardandolo con la mia solita espressione, mi prese per un braccio portandomi in camera mia, mi fece sedere sul letto e cercò nei vari cassetti e nel mio armadio <Ma hai solo black clothes?!> alzai le spalle <Ormai dovresti conoscermi> sospira, prende le prime cose decenti (per lui) che ho e mi obbliga a cambiarmi. Quando l'ho fatto mi fa sedere di nuovo e mi sistema i capelli, sospirai lasciandolo fare anche se non volevo, quando però prese anche un rasoio e la schiuma da barba subito mi allontanai <NO! MI RIFIUTO!> <Come on, Sho!> <No! La barba no!> sospirò e posò le cose sul comodino <All right! Ora andiamo!> disse prendendomi per il braccio ed uscendo di casa, non ebbi neanche il tempo di salutare Emerald.
Passeggiammo per un po' mentre parlavamo di cavolate, lui faceva battute ed io rispondevo freddamente, come sempre. Dopo un po' andammo in un ristorante, evitavo di fare troppo il dolce in quel momento dato che, a parte i nostri colleghi, nessuno era al corrente della nostra relazione, e preferivo non parlarne, i Villain potevano usarlo a loro vantaggio, e volevo evitare di mettere in pericolo Mic.
Appena finimmo di mangiare andammo nell'appartamento di Hizashi <Scordati se lo faremo> dissi senza lasciargli il tempo di dire qualcosa <Oh come on! Sto facendo la muffa lì sotto!> <Affari tuoi> mi sedetti sul divano mentre lui si mise accanto a me cercando in tutti i modi di convincermi, ma io dicevo sempre di no, non avevo intenzione di svegliarmi il giorno dopo dolorante, proprio per niente. Alla fine non fermo niente, ci coccolammo un po' sul tetto e ci addormentammo l'uno abbracciato all'altroContinua...
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It was... you (EraserMic)
FanfictionPresent Mic sospetta che ci sia un traditore... ma chi dice che non sia una tecnica per togliere i sospetti da se stesso?...