•poco prima alla Stark Tower
- Non posso ancora credere che Steve mi abbia allontanata dalla missione.
L'unica con cui mi sentivo di confidarmi in questi momento era Pepper.
- Vedi Nat, magari lo fanno per il tuo bene.
Quella frase me la sono sentita ripetere da anni e anni, e rimbomba nella mia testa ormai.
Dovevo prendere una decisione.
Starmene impalata nella torre ad aspettare che Clint venga ucciso o fare qualcosa per aiutarlo.
In quegli stessi attimi ho rivisto Budapest, dove lui rischiò la sua carriera nello SHIELD per salvarmi la vita.
Mi tornarono in mente tutte le missioni fatte insieme e a tutte le volte che ci siamo guardati le spalle a vicenda.
Avevo preso la mia decisione.
Voltai la testa e i nostri sguardi si incrociarono.
- So cosa stai per fare, ma non posso permettertelo.
La delusione mi colse di sorpresa.
- Ti prego Pepper, sento che qualcosa sta andando storto là dentro e che Clint ha bisogno di me.
- Non posso permettertelo, e non posso nemmeno dirti che la scala sul retro non è sorvegliata, non posso nemmeno confidarti che il codice per uscire è 0487
Il cuore mi si riempì di gioia e con uno sguardo di approvazione salutai Pepper, che ricambiò con un semplice movimento di testa accompagnato da un sorriso.
Presi a correre il più veloce possibile, giù dalla scalinata secondaria fino ad arrivare al pub in questione.
Non ci volle molto prima che qualche guardia mi scoprisse, visto anche il modo in cui ero vestita.
Iniziai a combattere come se in ballo ci fosse la mia di vita e piano piano mi avvicinai sempre di più al privè.
Quando anche l'ultimo scimmione vestito bene cadde a terra, presi un respiro profondo ed scostai la tendina della stanza.
Lo scenario che mi si paró davanti mi sconvolse.
Storm teneva sotto tiro Clint, puntandogli una pistola al fianco.•Clint's pov
La pressione della pistola sul fianco non mi faceva stare molto tranquillo a dire la verità, ma vedere il volto di Natasha mi rassicurava.
Mi trasmetteva una sensazione di quelle buone, di quelle che ti dicono "ce la faremo, inseme".
- Storm, so che per te è difficile, ma ragiona per una volta. Lasciaci andare e potrai patteggiare, magari avere una riduzione di pena, forse lo SHIELD potrebbe essere clemente con te, se non uccidi le loro migliori spie.
Natasha guardava fissa il criminale negl'occhi e io non potevo fare altro che aspettare.
- Oh ma io non andrò in prigione agente Barton, la mia è legittima difesa. Tu sei entrato nel mio club armato, mi hai puntato l'arma contro e per difesa ti ho sparato, semplice.
Ci mancava anche che dovessi morire con la causa di effrazione.
- Storm lascialo andare e ti faremo fuggire, niente SHIELD, niente Hydra, niente Avengers, niente di niente...
- Quello che sento è amore agente Romanoff? Tutto questo per uno stupido teppistello.
- L'amore è per bambini, la mia è redenzione.
"Prima regola delle spie, non mostrare i sentimenti".
Mi tornavano in mente piano piano tutte le lezioni e le prove angoscianti dell'addestramento alla base.
Ma i miei pensieri furono interrotti da una risata al quanto inquietante.
- L'amore è per bambini? No signorina Romanoff, l'amore non è per bambini, l'amore è per gente coraggiosa, per chi sa cosa vuol dire combattere per chi si ama.
Sento la pistola abbassarsi dal mio ventre e tiro un sospiro di sollievo, mentre gli sguardi miei e ti Nat si incrociano..finalmente.
- Io li amavo sai, quello si che era vero amore. Me li hanno portati via entrambi la gente come voi. Lei aspettava un bambino, mio figlio, la mia vita. Me li sono visti portare via sotto gli occhi. E ora toccherà a voi.
Con la coda dell'occhio vedo il braccio di Storm alzarsi con la pistola che punta verso di lei.
Con uno scatto mi giro verso Storm e lo butto a terra cercando di immobilizzarlo.
La lotta dura pochi secondi, fino a che uno sparo non mi fa fischiare le orecchie.
Apro gli occhi e la prima immagine che vedo è Storm attaccato al muro da Steve mentre al mio fianco Tony mi tende una mano per aiutarmi ad alzarmi.
- Beh, gli hai tenuto testa falchetto, ti farei i complimenti ma non sono sicuro che basti per farlo arrestare.
Sento in lontananza la voce di Nat sovrastarmi prima che possa proferire parola.
- Ho registrato tutto io.
- Oh giusto, devo farti i complimenti Vedova Nera, gran bella missione di salvataggio.
- Sento un tono di ironia nella tua voce.
Mentre tutti iniziano a litigare tra di loro, sento un caldo che mi avvolge il torace, un caldo quasi bagnato.
Forse non avrei dovuto guardare in basso perché la scena fu la mia camicia bianca che piano piano stava diventando rossa..rossa di sangue.
- Ragazzi..
Provo a farmi sentire, ma erano troppo occupati a scannarsi da soli.
Il respiro si fa sempre più difficoltoso e affannato, deduco quindi che il proiettile abbia perforato un polmone.
Diciamo che non mi rimane molto tempo.
- Ragazzi io..
- Clint sei stato bravo, un'ottima missione davvero ma sto cercando di tenere testa a una famigerata spia russa non distrar...
Con una mano sul torace, ormai zeppa di sangue, cerco lo sguardo di Tony e di Steve.
- No, no, no, no, ,no Clint. No.
Le gambe mi cedono e cado a terra con una fitta lancinante al torace.
- hei Clint, guardami, devi rimanere sveglio ok? Rimani concentrato sulla mia voce, lo SHIELD sta arrivando in appoggio, tranquillo.
- Si pensa allo shawerma, dopo andremo a prendere tutti lo shawerma.
L'umorismo di Tony non lo lascia mai, nemmeno in queste situazioni.
Sento le voci allontanarsi sempre di più, diventare piano piano ovattate e potevo sentire un rigolo di sangue uscire dalla mia bocca.
Giro la testa con le ultime forze che avevo in corpo, e la vedo, seduta con le ginocchia rannicchiate in un angolo, con gli occhi vitrei, senza emozioni, come se le fosse appena crollato il mondo addosso. Ma rimane pur sempre bellissima.---->too be continued
°angolo autrice°
Non vi dico niente, se non di lasciare un mi piace o un commento per farmi sapere se vi è piaciuto in capitolo.
Grazie ❤️
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okay..this look bad
Fanfic~io vedo meglio da una certa distanza~ ❤ -hawkeye/Clint Barton -clintasha