Come fai?

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Ora sono qui,

in Sala Grande,

al mio solito posto,

con la mia solita espressione severa,

mentre guardo un ammasso di ragazzini idioti.

Li guardo e non provo nulla,

sono fastidiosi,

ridono,

parlano,

scherzano,

come se fossero le persone più felici di questo mondo.

Sprecano fiato in frasi inutili,

in chiacchiere di cui non importa a nessuno.

Sono tutti spensierati Hermione,

anche tu,

ma tu lo sei in un modo diverso,

in un modo unico,

il mio sguardo,

come fulmine attirato dall'unico albero in una brughiera sconfinata di erba verde,

è attratto da te,

la ragazzina che anche ora sta leggendo,

la testa appoggiata sul palmo della mano destra,

nella sinistra un cucchiaio di cereali che non ha mai finito il suo viaggio,

lo sguardo concentrato,

mentre i tuoi occhi vagano veloci sulla pagina

persa in chissà quali storie,

a vivere chissà quali avventure,

chissà dove sei Hermione,

chissà cosa stai provando,

mentre ignori il mondo che intorno a te urla,

ride,

piange,

tutto questo non lo vedi,

non lo senti,

chissà dove sei Hermione,

mentre china su quel libro stai facendo volare la tua fantasia,

io ti guardo Hermione,

come faccio ogni giorno da quando la prima volta sei entrata nella mia vita,

e sono ancora qui,

dopo anni,

a chiedermi come fai a stregarmi così,

come fai a farmi incantare sulle tue labbra dischiuse che articolano muti incantesimi a lezione,

come fai a farmi desiderare le tue mani precise che mescolano ingredienti dietro un banco, ad un passo da me,

come fai a farmi perdere nei tuoi occhi intelligenti che tanto spesso guardano il nulla,

mentre sei altrove,

a volare con la fantasia,

come fai a farmi sognare il tuo sorriso,

ogni singola notte,

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