CAPITOLO 2

83 10 0
                                    


Malfoy
Aveva sempre pensato che suo padre fosse uno stupido e egoista, ma non credeva che lo fosse a tal punto.
Come si faceva ad abbandonare un figlio così, da solo, con la madre al San Mungo e con la zia nel costante intento di ucciderlo? Greyback era il colmo.
Cazzo, suo padre doveva essere stato un vero imbecille per commettere quell'errore, per rivelare così esplicitamente il nascondiglio dei Mangiamorte al Ministero per avere cinque anni di pena in meno.
M: «Che coglione»
Stava pensando Malfoy quando vide una bacchetta esageratamente lunga mirare al braccio "macchiato".
Era arrivato.
Temeva da mesi quel momento, il momento in cui i Mangiamorte fuggitivi avrebbero deciso che per lui era finita. E Greyback era il prescelto. In fondo lo sapeva, il diventare mannaro era la sorte dei figli dei padri traditori, dei reietti.
Greyback: « Piccolo moccioso....»
M: « Fenrir, no»
G: « Mi mancherai piccolino»
Era la prima volta che Malfoy si sentiva dire una cosa del genere. E la prima volta anche per Greyback, che qualcuno lo istigasse a dire cose così mielose e sdolcinate. Ma un motivo c'era. Suo padre aveva commesso un errore troppo grande. Non sarebbe bastato un morso. Sarebbe sembrato uno sfortunato incidente capitato la notte prima in un locale frequentato da brutti ceffi.
M: « No, te ne prego, sarò fedele a Lui per sempre, farò di tutto, ma, ve ne prego, non toglietemi la possibilità di vederla »
G: « ZITTO MALFOY »
E, dopo queste parole, Fenrir addentò gli incisivi nel Marchio, e Malfoy strinse i pugni, e i denti. Non si lasciò scappare nemmeno un mormorio.
E poi....
H: « SECTUMSEMPRA!!!!! »
Ok, poteva andargli peggio. La Granger non era male.
D: « Hermione?!? Iniziavo ad avere paura »
H: « Malfoy, STAI ZITTO»
La grifondoro si chinò sul Mannaro e gli puntò la bacchetta in faccia
H: « Oblivion...»
D: « Granger, cosa ci fai qui?»
H: « Malfoy, dove è finito l' "Hermione, meno male che sei arrivata, iniziavo a temere per la mia vita"? »
D: « Io non ho mai detto niente di tutto ciò, Granger»
H: « È come se l'avessi fatto, piccolo furetto arrogante»
D: « Stupida Mezzosangue, riesci a non mettere di mezzo il tuo orgoglio per una volta e ad aiutarmi? »
Vide lo sguardo della grifondoro riempirsi di preoccupazione e paura mentre il suo viso sbiancava pian piano.
D: « Granger... »
H: « Ti porto al San Mungo »
D: « Grang...»
Detto questo, Malfoy svenne tra le esili braccia della ragazza.

Hermione
Non sapeva cosa fare. Quel corpo esanime tra le sue braccia non facilitava le cose per niente. Ma, adesso che lo guardava, Malfoy non era niente male.
H: « Mione, cosa pensi! È Malfoy!! Non ti scomporre»
La strada per l'ospedale era ancora lunga e doveva passare inosservata e, con un Mangiamorte esanime in braccio, non era molto facile. Meglio smaterializzarsi.

Arrivata al San Mungo, l'Infermiera Capo la prese per un braccio e la portò con tanto di Malfoy nel suo studio.
Infermiera: « Signorina Granger?!?»
H: « Le posso spiegare, ma la prego, è grave. Lo aiuti»
I: « Non posso, lo sa »
H: « Allora lo farò io.»
D: « mmmhh »

Un amore forte come i lupi - DRAMIONE FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora