-Ebublio!-
Un lampo rosso scaturì dalla mia bacchetta e colpì in pieno Blaze Zabini, che si ritrovò immerso in un'esplosione di bolle ardenti
-Expelliarmus!-
La bacchetta di Zabini schizzò via e scivolò sul pavimento lucido. Si alzarono urla acclamanti di vittoria, tutti i compagni di Serpeverde si strinsero a cerchio attorno a me, entusiasti per la fattura perfetta che avevo appena eseguito; il compagno sconfitto si avvicinò, ancora stordito, e mi puntò un dito contro
-Sei davvero insopportabile- disse, con una nota di invidia nella voce
-Insopportabilmente bravo, vorrai dire- lo corresse Pansy Parkinson, porgendogli la sua bacchetta; lui l'afferrò senza dire una parola e si allontanò. La mora stava per aprire bocca, probabilmente per innervosirmi con le sue moine, ma proprio in quel momento il muro della sala comune si aprì e ne sbucò il professor Piton, capo della casa di Serpeverde, con quella sua tunica nera e il naso adunco, sembrava contrariato
-Che ci fate ancora in piedi? L'ora di andare a letto è passata-
Alcuni ragazzi sbuffarono e si abbandonarono a bisbigli contrariati, per poi sparire su per la scala a chiocciola che conduceva nei rispettivi dormitori maschili e femminili
-Niente storie, filate nei dormitori. Zabini, che ti è successo alla faccia?- aggiunse poi, notando le bruciature dovute al duello clandestino; poi posò lo sguardo su di me, sulla manica arrotolata della mia camicia e la cravatta allentata, come se avessi appena terminato un lavoro pesante
-Anzi, non lo voglio sapere- parlò lentamente, squadrandoci dall'alto, dopodiché si voltò e uscì, facendo svolazzare il mantello. Appena il muro si fu chiuso dietro di lui, alcuni ridacchiarono e ricevetti alcune pacche sulla spalla
-L'ha capito subito- disse Malfoy, ridendo -Non vi ha nemmeno messi in punizione, si vede che sei il suo cocco-
Mi voltai verso il biondo e gli lanciai un'occhiata di ghiaccio
-Non sono il cocco di nessuno, ma non si può dire lo stesso di te- pausa. Ghignai -Ma ora che papino è in prigione da chi andrai a nasconderti quando ti danno fastidio?- la mia provocazione non piacque al diretto interessato e fece zittire immediatamente i pochi rimasti nella sala comune, ci furono momenti di tensione in cui l'unico movimento percettibile era quello delle fiamme verdi che guizzavano nel camino, poi Malfoy fece una smorfia e si avvicinò bruscamente a me
-È anche tuo parente, ti abbiamo ospitato in casa nostra diverse volte, non dovresti permetterti di parlare così- sussurrò a pochi centimetri dal mio naso
-Calmati, stavo solo giocando un po'- lo allontanai, spingendolo per una spalla -Reagisci così bene alle provocazioni- dopo quell'ultima battuta, imboccai la scala per il dormitorio dei ragazzi; dividevo la camera con altri quattro Serpeverde del sesto anno. Il mio letto a baldacchino era quello in fondo alla stanza, vicino ad una grande finestra in stile gotico, da cui si poteva ammirare gran parte del castello e il lago nero, direttamente sotto la torre. Sprofondai nel morbido materasso coperto da lenzuola color smeraldo, mi sfilai la cravatta e, con un colpo di bacchetta, feci chiudere le tende verdi. Non avevo voglia di cambiarmi, ne tanto meno di incontrare uno degli altri ragazzi, sarei andato a dormire direttamente.
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Hello!
Come avevo detto, ho postato la nuova storia a tema Harry Potter, spero vi piaccia.
È solo un'introduzione, capirete com'è fatto il protagonista andando avanti. Ci saranno anche molti flashback.
Fun Fact: non sapevo che titolo mettere e quindi ho buttato li a caso questo, anche la copertina è improvvisata, appena trovo qualcosa di meglio la cambio.