Il mio piano sta riuscendo alla grande.

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È passata una settimana da quel bellissimo e inebriante bacio. Io e lui non ci siano più parlati. Aveva ricevuto una chiamata e dopo avermi fatto uscire dalla stanza, e dal suo cuore, ha risposto. Ho sentito che parlava di un certo Leonard ma non so chi sia.
Mi alzo dal mio letto e così a farmi una doccia, esco e mi vesto  prima mi metto un completo di pizzo bordeaux poi un top a maniche corte bianco e una salopette di jeans, mi faccio una coda alta.

vado in cucina e faccio colazione senza aspettare gli altri mi bevo una tazza di caffè e poi mi stendo sul divano. Sento qualcuno scendere le scale alzo lo sguardo e vedo i suoi bellissimi occhi.
"Elena vieni a fare colazione"
"Già fatta"
"E chi ti ha dato il permesso"
"Aspetta fammici pensare... Nessuno"
"Ecco appunto"
"E adesso cosa farai mi punirai. Da quello che ho visto non ne hai il coraggio"
"Vieni con me"
"No"
"Elena alzati o lo faccio io"
"Fallo sono qui" lo sto facendo incazzare e non poco. Il mio piano sta riuscendo alla grande.
Mi prende a mo' di sacco di patate e mi conduce nella stanza bordeaux
"Ti ricordi cosa è successo qui l'ultima volta?" Gli chiedo facendo un giro attorno al divano
"Elena che hai in mente?"
"Io nulla, sei tu che mi hai portato qui"
"E per un motivo"
"Ovvero"
"Per punirti"
"Fallo allora" mi siedo a gambe incrociate sopra al letto.
Si avvicina a me lentamente  leccandosi il labbro inferiore cosa che adoro alla follia, nota che sto fissando le sue labbra e di conseguenza lui guarda le mie. Mi mordo il labbro e lui lo nota
"Cosa ti avevo detto sul morderti il  labbro?"
"Se ti mordi di nuovo il labbro sappi che non resisterò e ti prenderò in questo divano e ti farò urlare il mio nome fino allo sfinimento, se non sbaglio"
"Non sbagli "
"Allora  mi farai quello che hai detto?"
"No"
"Non mantieni le tue promesse Daniel? "
"Farò di meglio"
Si avvicina a me e mi toglie la salopette con qualche difficoltà poi mi toglie il top, non appena nota cosa indosso sotto i suoi occhi si illuminano e i suoi pantaloni si ingrossano.
"Bella scelta" mi sussurra all'orecchio mi prende e mi butta nel letto. Cerco di levargli la maglietta ma lui mi ferma si alza e lo fa lui. Ha dei pattorali della Madonna. Si rimette sopra di me mi bacia il collo, poi il seno, la pancia e poi arriva all'elastico degli slip lo prende con i denti e me li leva rimango così solo con il reggiseno che non tarda a togliere. Mi morde, mi lecca e mi fa qualche succhiotto. Inizia a baciarmi la pancia fino ad arrivare alla mia intimità e senza chiedere il permesso infila la sua lingua dentro, una scossa di piacere mi pervade, lui continua sto per arrivare al culmine ma si ferma
"Dovevo punirti o no?" Si rimette la  maglietta e mi tira i vestiti. Io mi alzo di scatto e lo fulminò
"Spero che tu stia scherzando?"
"No" mi rivesto, e esco dalla stanza sbattendo la porta. Tutti si girano e mi guardano e io divento immediatamente rossa poi corro in camera mia senza badare a nessuno.
Riempio la vasca e ci metto dei sali da bagno che ho trovato in una mensola, lego i capelli e poi mi immergo nell'acqua bollente e mi rilasso. Dopo poco mi addormento e mi lascio cullare dall'acqua.

Vengo svegliata da dei colpi sulla porta. Esco dalla vasca e mi avvolgo con un asciugamano  mi slego i capelli e poi vado ad aprire la porta svogliata, dall'altra parte trovo con mia grande sorpresa Jane che mi sorride.
"Ciao, entra pure" la faccio entrare e lei si siede sul letto
"Ho sentito delle voci che dicevano che oggi eri un po' arrabbiata"
"Quelle voci iniziano con E?" Rido e poi mi dirigo verso la cabina armadio e prendo en pigiama grigio

"Ciao, entra pure" la faccio entrare e lei si siede sul letto "Ho sentito delle voci che dicevano che oggi eri un po' arrabbiata" "Quelle voci iniziano con E?" Rido e poi mi dirigo verso la cabina armadio e prendo en pigiama grigio

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E poi torno da Jane sorridendo.
"Come hai fatto a indovinare?! " Scherza lei
"Sai io ho dei poteri" ci mettiamo entrambe a ridere mentre io mi pettino i capelli.
"Posso farti un domanda?" Mi chiede e io annuisco in risposta
"Il primo giorno che eri qui tu avevi detto che avevi ragione. A cosa ti riferivi?"
"A te e Daniel, il giorno prima vi avevo visto al bar e avevo capito che eravate fratelli"
"E da cosa? Lui è moro e io bionda"
"Gli occhi" dico soltanto e lei capisce immediatamente. Passiamo tutto il pomeriggio a parlare. È molto simpatica e non assomiglia affatto a suo fratello, a un certo punto le arriva un messaggio da un certo Jason e le si illuminano gli occhi, ho già sentito quel nome ma non mi ricorda quando
"Mi sa che devo andare Elena" sorride come una bambina a Natale
"È il tuo ragazzo?"
"Non proprio, ma ci piacciamo quindi forse tra poco"
"Lo spero per te" mi alzo dalla mia poltrona e la accompagno al portone.
"Hey" mi giro di scatto e vedo il ragazzo che al momento vorrei picchiare e baciare allo stesso tempo, lo so sono strana, fisso le sue labbra ma subito distolgo lo sguardo
"Ciao" mi dirigo verso la cucina, e lui mi segue.
"Cosa vuoi?!" Chiedo incazzata
"Elena non fare la bambina ti avevo avvertito"
"Non pensavo che lo avresti fatto veramente"
"E cosa te lo aveva pensate?"
"Mi prendi per il culo? Mi tratti benissimo sei dolce e carino con me. Qualsiasi ragazza avrebbe pensato che fossi gentile, ma mi sbagliavo, sei solo uno stronzo." Mi prende per i fianchi e mi butta sull'isola della cucina. Si avvicina al mio orecchio e morde il lobo e io gemo per il piacere
"Ma questo stronzo ti sta facendo impazzire, o sbaglio?"

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