Daniel's girls

preferisco te

"Audrey?" Chiedo stranita
"Sì, era il nome di mia madre"
"Quindi quest'isola è tua?"
"No, è di mio padre, anzi di mio nonno è stato il suo regalo di nozze per sua figlia"
"Quindi tutta la tua famiglia è ricca?"
Chiedo mentre ci incamminiamo verso una casetta sulla spiaggia
"Da generazioni"risponde entrando nella casa. All'interno è tutto sui toni dell'azzurro e del beige. A destra c'è una porta che conduce alla camera da letto, a sinistra un salotto e più infondo una cucina
"Non c'è nessuno oltre a noi due?"
"Nessuno" conferma la mia ipotesi
"Ho una domanda"
"Dilla" mi invita
"Come mangiamo?"
"Non sai cucinare?" Chiede incaminandosi verso la cucina
"Il fatto che abbiamo cucinato un the con il sale risponde alla tua domanda?"
"Ma non abitavi da sola?"
"Mark era il mio nuovo migliore amico"
"Chi è Mark?"
"Il fattorino delle pizze" entrambi ci mettiamo a ridere cosa molto rara dal momento che Daniel non ride praticamente mai
"Ci inventeremo qualcosa"
"Ecco è meglio"
"Andiamo a sistemare le valigie poi andiamo a farci un bagno"
"Daniel devo confessarti una cosa"
"Che cosa?" Chiede preoccupato
"Odio il mare" dico coprendomi la bocca e lui non sente
"Odio il mare" ripeto e lui capisce
"Ti farò cambiate idea" mi sussurra all'orecchio, una scossa mi pervade per tutta la spina dorsale "preparati" fa per andarsene ma lo blocco per un polso
"Come intenzione di farmi cambiare idea?" Chiedo mordendomi il labbro e come immaginavo recepisce il messaggio
"Lo puoi immaginare Williams"
"Siamo passati al cognome?" Chiedo facendo la finta offesa
"Preparati" mi ordina con voce ferma

Esco dalla casa e Daniel è già steso sulla spiaggia su un telo da mare blu che si abbina perfettamente al suo costume a quadri bianchi, rossi, blu e neri.
Mi avvicino, lui mi guarda da capo a piedi indosso un semplice costume nero a due pezzi
"Entriamo in acqua?" Chiede mettendosi in piedi
Metto il primo piede sulla sponda dell'acqua ed è gelida, per cui mi faccio indietro e sbatto contro il petto contro il petto di colui che ho dietro

ritorno in acqua e mi ci tuffo dentro, come strappare il cerotto veloce e indolore, ma sto comunque congelando non ho mai amato il mare, fin da piccola ogni volta che ci andavo i miei non mi badavano e quindi ho smesso di andarci poi la sabbia nel costume il sale, odio puro. amo nuotare ma mi piace vedere dove vado, e anche se mettessi una mascherina dopo poco si appanna e saremmo da capo in piscina invece se stai con gli occhi aperti ti si arrossano un po' e finisce lì appena riemergo trovo dan che mi fissa
"allora sai nuotare?"
"non ho mai detto di non saper nuotare, ho detto di odiare il mare" si avvicina a me con tutto il fascino che lo distingue
"allora ho una novità che ti piacerà" dice mentre entra in acqua e si avvicina a me
"sono tutta orecchie" ormai siamo a meno di un metro di distanza
"ho avviato i lavori per far costruire una nuova piscina nel giardino"
"sei serio?" saltello come una bambina impedita dall'acqua "serissimo, lo avevo fatto perchè Jane aveva insistito nel volerne una, poi avevo pensato che ti avrebbe fatto piacere"
"molto piacere"
"preferirei darti io piacere non una misera piscina" mi sussurra a un palmo dal viso
"ne sei così sicuro, io amo molto le piscine" lui in risposta avvicina la sua mano al mio ventre e scende mi sfila gli slip e infila le dita nella mia fessura, mi aggrappo alle sue spalle per tenermi. gemiti a non venire nel mentre lui continua il suo lavoro
"dici che è meglio di una piscina?"non riuscendo a rispondere annuisco soltanto "rispondimi, voglio sentire la tua splendida voce elena, rispondimi"
"si" rispondo tra un gemito e l'altro
"si cosa? elena" il modo in cui dice il mio nome con tono seducente facendomi gemere di nuovo "preferisco te" in quel momento vengo come non sono mai venuta in vita mia