avevo solo otto anni e non capivo

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"Sarah muoviti, abbiamo finito" lei si alza e dopo avermi salutato esce dalla mia stanza
Ora che ci penso non mi ha chiesto il perché io avessi una camera tutta mia
Sento una botta sul letto mi giro e fedo Daniel buttato sul mio letto a pancia in giù. Mi stendo al suo fianco ma a pancia  in su
"Ti sta bene" si riferisce alla felpa e non mi trattengo dal ridere
"Grazie"
"Non c'è di che"
"Com'è andata con tuo Padre?" Chiedo guardandolo negli occhi
"Come vuoi che sia andata"
"Che ne so io se non non te lo chiedevo. Come mai era qui?"
"È una storia troppo lunga"
"Ho tutto il tempo che vuoi sai qualcuno mi ha rinchiuso in questa casa" faccio spallucce, lui si alza e si siede e io mi appoggio con la testa sulla sua spalla
"Sarah non è solo la mia matrigna, è anche mia zia"
"Nel senso che tuo padre sta con sua sorella?" Chiedo
"È complicata ma non così complicata" fa una piccola risatina e incomincia ad accarezzarmi i capelli
"Mia mamma e Sarah sono sorelle" continua ma sento dal suo tono di voce che è sull'orlo delle lacrime ma sul suo visto non c'é nè ombra
"Mio padre sei anni dopo che sono nato io ha incominciato a tradire mia madre con la sorella. Da lì è nata Jane, all'inizio non si sapeva chi fosse il padre, ma al mio ottavo compleanno quando ormai Jane aveva due anni. mia mamma ha trovato Sarah e mio padre a letto insieme " vedo che una lacrima gli riga il viso "due mesi dopo ho trovato mia mamma morta si era sparata, amava troppo mia padre e non riusciva a credere che lui potesse averla tradita con la sua sorellina. Io avevo solo otto anni e non capivo avevo solo capito che mio padre aveva fatto soffrire mia mamma ed era l'unica cosa che mi interessava, da quel giorno non gli ho più parlato solo ogni tanto ma non l'ho mai ritenuto il mio papà solo mio Padre un uomo che odiavo"
"Quindi Jane oltre ad essere tua sorella è tua cugina?" Chiedo
"Esatto ma ho un altra cugina, figlia di un altra mia zia"
"Questa è solo una zia vero?" Chiedo e lo faccio ridere un po'
"Lei si, sai zia Sophie mi ricorda molto te, la ribelle tra le tre sorelle, la divertente,la gioiosa e la scatenata "
"La vorrei conoscere"
"O no potreste andare troppo d'accordo e per me sarebbe la fine"
"A ma davvero?" Mi alzo e mi metto a cavalcioni sopra di lui
"Cosa mi fai Elena Williams?"
"Cosa stai facendo tu a me" gli sussurro a un millimetro dalle sue labbra, lui non resiste e mi bacia, lentamente come una tortura, gli stringo i capelli e lui geme mi stringe i fianchi e anche dalla mie labbra sfugge un gemito, mi prende e mi mette sotto di lui e incomincia a baciarmi lentamente il collo
"Per quanto hai intenzione di torturami?" Chiedo dopo dieci minuti che mi bacia
"Ancora ancora e ancora"
"Vuoi che ti supplico?"
"No, voglio solo te" finalmente mi toglie la sue felpa "ti adoro così ma ti preferisco senza" mi toglie anche i pantaloni e rimango solo con l'intimo
"A mio parere sei troppo vestito" si toglie la camicia e anche i pantaloni insieme all'intimo, mi tolgo il reggiseno e gli slip e siamo completamente nudi alla mercé l'uno dell'alto mi bacia il collo, la mascella il senso e il ventre tutto.
"Elena è pronta la cena vieni?" Chiede Estelle dall'altra parte della porta
"Questa cosa deve semettere" sbuffa Dan mettendosi ciò che prima si era tolto e io faccio la stessa cosa "dopo cena prepara una borsa e prendi dei vestiti per stare via un weekend"
"Usciamo?" Chiedo sorpresa
"Solo io e te, non riesco più a trattenermi" mi dà un veloce bacio a stampo che vorrei approfondire ma lui esce prima che io riesca a riprendermelo.

Esco anche io dalla stanza e vado a mangiare. Mi siedo a tavola e trovo tutti che già mangiano
"Emily mi passi il sale?" Chiedo e lei nemmeno guardandomi mi passa il sale
"Hai qualche problema?"chiedo esasperata. Dan mi mette la mano sulla coscia per farmi calmare ma ci scarsi risultati
"No" dice guardandomi storta
"Non sempre"  guardo sia lei che Estelle
"Ely calmati" mi amunisce Estelle
"Calmarmi, io, vaffanculo" mi alzo sbattendo la sedia a terra e tutti si spaventano e sussultano
"Hey" Daniel mi prende per mano e mi porta nella formosa stanza rossa, l'unica cosa a cui penso è quel sogno e a ciò che è successo qui.
"Usciamo di qui" dico spaventata e lui mi segue portandomi in camera sua.
Mi fa siedo sul suo letto, si siede al mio fianco e mi prende il fiso tra le mani
"Ora vai in camera tua e prepari le valigie"

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Se arriviamo a 3 stelle pubblico il nuovo capitolo

Daniel's girlsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora