capitolo 9 "di bene in meglio"

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Ero così contenta, finalmente io e Davide parlavamo come delle persone normali, mi bastava così. Ero così contenta di andare in studio, in fondo lo avrei rivisto... Ero tanto contenta che non feci caso all'ora, lo studio infatti apre alle 4 e non so per quale motivo pensavo che fossero davvero le 4, in realtà erano le 3. Mi preparai e mi truccai, poi andai in studio.
Bussai alla porta,non aprì nessuno. strano dissi tra me e me, sono le 4... Poi guardai l'ora.... le 3!? Ma... come è possibile? La porta si aprì comunque....

D: Ciao.... che ci fai qui?

Era Davide... come mai era in studio da solo? Non erano ancora le 4....

A: hem... io credevo fossero le 4.... ho sbagliato orario... tu invece che ci fai qui?
D: ah, io sono mattiniero... mi piace arrivare prima degli altri per riguardarmi i pezzi e per sistemarmi.
A: a ok.

Interessante... Non ne avevo davvero idea, mi piace questo suo aspetto, è al quanto misterioso...

D: vuoi entrare? O rimani li?
A: no, no entro.
D: ok

Disse ridendo. Poi mi fece passare e chiuse la porta. Si sedette sul divanetto e prese il computer con cui stava lavorando, se lo mise sulle ginocchia e si mise le cuffie.... A ok.... pensai io... insomma, non esiste nessuno preso dalla musica quanto lui. Io ero in piedi nello studio e non sapevo che fare, mi sedetti sul divanetto difronte a Davide.

Davide's pov
Non mi sarei aspettato di trovarla in studio... ad ogni modo devo dire che è davvero timida se non gli parli prima tu, lei non dirà mai niente. Dopo che la feci entrare mi rimisi al lavoro. Stavo modificando il beat di una mia canzone breve... Non sapevo se pubblicarla ma, mi piaceva comunque finire le cose che comincio. Poi vidi Anita un Po spaesata... annoiata. In effetti era li da sola e da quello che ho capito sono il suo cantante preferito.... Non deve essere tanto bello avere il proprio cantante preferito davanti, che non ti chiede neanche come va.... Cosi decisi di coinvolgerla in ciò che stavo facendo, mi tolsi le cuffie poi la guardai e battei la mano sul divanetto in cui ero seduto, per farle segno di venirsi a sedere vicino a me.

Anita's pov
Dovevo forse sedermi vicino a Davide?? Che bello Non ci posso credere, la sua riservatezza va e viene... in questo momento è andata via. Mi alzai e andai a sedermi proprio vicino a lui.

D: non so se pubblicarla...

Disse riferito alla canzone.

D: è una canzone corta.... si chiama "Annabelle"
A: la conosco...
D: ah, già probabilmente è stata kat, si diverte a pubblicare i miei inediti...

Mi scappò una risata, e rise anche lui. Me la fece ascoltare anche se... la conoscevo perfettamente.

A: a me piace molto. Secondo me dovresti pubblicarla.
D: dici?
A: si.
D: mh non saprei...

Non dissi nulla. In fondo non potevo mica obbligarlo... Poi disse:

D: ma si dai, mi fido di te.

Quelle parole erano così banali, eppure mi fecero tanto piacere. E fu così che Venerdì 4 ottobre, uscì "Annabelle".

D: fatto. Annabelle è appena uscita.

Disse chiudendo il computer e facendomi un gran sorriso.

D: scommetto che tu come tutti i miei fan, vorresti delle notizie su l'album che uscirà... giusto?
A: in effetti...
D: farò un eccezione.

Disse ancora sorridendo. Credo di non averlo mai visto sorridere così. Mi raccontò con passione tutti i programmi che aveva, mi fece persino ascoltare qualche beat Che non avevo mai sentito, ed era veramente da paura. Io e Davide abbiamo continuato a parlare di musica, beat, testi, concerti e tanto altro, mi chiese anche come ho fatto a riempire il cuore di Daniele, che non si mette certo ad aiutare il primo rapper che cerca di emergere... E gli raccontai così la storia avvenuta nello studio di mio padre. Davide sembrava così preso da ciò che raccontavo, quel giorno TUTTO mi sembrava possibile, ora che parlavo con lui in modo diverso, era così interessante, ascoltare anche le sue esperienze, parlavamo e parlavamo.... eravamo così presi l'uno dall'altra, mi sembrava addirittura di conoscerlo da tempo mentre invece lo conoscevo piuttosto bene da 1 ora circa. Poi è arrivato il momento in cui ridevamo come dei matti. Già Mi fa morire quel ragazzo... gli è arrivato un messaggio da parte di un suo amico e lui gli ha risposto incazzato in romano... penso di non aver mai riso tanto in vita mia... E anche lui si divertiva a sentire alcune cose che raccontavo io, tipo quando un giorno Dani mi ha fatto arrabbiare, a volte Dani è un bambino, mi rubava i testi che scrivevo e così l'ho rincorso per tutto lo studio e alla fine gli ho fatto lo sgambetto. Ed è stato quasi un minuto a far finta di essersi fatto male, faceva come Peter Griffin quando è inciampato in una cassetta postale, tra l'altro Dani si è anche tatuato quella scena. Li mi sono accorta di quanto stessi bene con Davide.... all'inizio può sembrare una persona dura, riservata e solitaria, ma se lo conosci bene scopri che è tutta un'altra cosa... è davvero divertente, simpatico e carino.... ricordo quando ero solo io, io e Ginevra nessun altro. Il mio sogno era di incontrare Tha Supreme... E ora era addirittura un mio amico,un amico che avrei voluto prima...
Purtroppo le nostre risate, furono interrotte dalla chiave che girava nella serratura, era Dani con Roberta e Chase. Kat non c'era perché non stava bene quel giorno.

Dani: wou, ragazzi che ci fate in studio da soli?

Disse ridendo e guardando me.

A: ho sbagliato orario e sono entrata un ora prima..
Dani: ah-ah ... certo.
A: a proposito caro Dani... ieri te la sei squaiata eh?
Dani: si certo... E ora voi due siete "amichetti"

Io divenni un po rossa... Daniele continuò a parlare e parlare di non so neanche cosa, vedevo solo Davide che roteava gli occhi al cielo, e mimava con la bocca quello che ripeteva Dani.
Cominciai a ridere. Daniele smise di parlare e Davide lo guardò con un sorrisetto e il sopracciglio alzato, come in segno di sfida, e proprio quando Dani stava per dire qualcos'altro, Davide si prese il ginocchio, e cominciò a fare come Peter... in quel momento credo di essere morta dal ridere...

Dani: ah-ah molto spiritoso... andiamo a scrivere dai.

Io non ne avevo proprio voglia... volevo continuare a parlare con Davide. Non so come ma sembra che Davide mi abbia letto nel pensiero mi si avvicinò e mi sussurrò:

Davide: Andiamo via da qua...
A: cosa? Ma dobbiamo registrare...
Davide: a va be allora nulla....
A: no no aspetta!
Davide: ah ecco

Disse ridendo.

A: dove andiamo?
Davide: da qualche parte... al bar.
A: ok ci sto... ma non credo che Dani sia d'accordo...
Davide: sicuramente... in fatti lo faccio anche per questo. Dai vieni.... corri!

Ci mettemmo a correre e prima che Dani potesse dire o fare qualcosa eravamo già sulla porta di ingresso... Davide si fermò e gli fece il medio poi gli sorrise. Non pensavo che Davide potesse essere così... ragazzino dentro. Questo suo aspetto mi piaceva molto. Ora stavamo correndo e ridendo. Eravamo felici, io come non mai. Poi ci fermammo di fronte al bar....

D: wo... che corsa....

Disse sfinito.

A: già... Hahha

Ci guardammo e scoppiammo a ridere come 2 bambini piccoli. Volevo che quel momento non finisse mai. Al bar ordinammo qualcosa e continuammo a parlare. Mi ritengo fortunata a parlare così tanto con lui. Infine mi riaccompagnò a casa e ci salutammo. "Di bene in meglio" pensai felice come una Pasqua.

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