capitolo 10 " ma che succede? "

460 13 4
                                    

Davide's pov
Tra circa una settimana sarei tornato a Roma insieme a Kat. Ad ogni modo.... oggi avrei dovuto lavorare al mio album che esce il 15 novembre, ma non avevo molta voglia, non so perché... solitamente mi piace far evolvere la mia musica ma oggi era proprio una giornata "No". Non riuscivo a concentrarmi, neanche se interrompevo il lavoro e lo riprendevo un ora dopo. Forse avevo bisogno di distrarmi, di uscire un po'. Ma non conoscevo bene Milano, e non avevo voglia di andare in giro da solo, sicuramente non mi sarei divertito. Potrei chiamare Dani, ma ultimamente io e lui siamo un po'in conflitto, quasi ogni giorno mi dice che sono una cattiva influenza sul gruppo in generale, e soprattutto sulle ragazze... a me non sembra. Forse non me ne accorgo. No non sarei uscito con Dani. Kat? No meglio di no... mi farebbe girare per tutta Milano senza risolvere nulla. Presi il telefono, potrei chiamare Matteo, un mio amico di Roma, si farò così. Mentre scorrevo la rubrica mi apparve  il nome "Anita". E in quel momento mi venne in mente tutto quello che abbiamo passato insieme, dal starci "antipatici" all'essere diventati buoni amici. Si a pensarci bene, Anita è una ragazza Timida, ma quando sciogli il ghiaccio con lei, è letteralmente un'altra persona... era divertente, devo ammetterlo.... Anche se non conosco molto di lei, poi lei la conoscerà Milano, insomma ci abita. Perché No? Mi dissi e senza pensare che potesse essere occupata la chiamai.

Anita's pov
Era Lunedì, quel giorno Marta, l'unica ragazza con cui vado d'accordo a scuola non sarebbe venuta. Sinceramente di passare sette ore in una classe di imbecilli non mi andava, non mi andava neanche di andare li a fare la asociale. Quindi dissi ai miei che stavo male e che non sarei andata a scuola. Poi i miei uscirono di casa. Non so se avevo fatto la cosa giusta a rimanere a casa. Anzi, non so il motivo ma mi sentivo quasi in colpa, quella non ero io. Io non salto la scuola perché non ho voglia di andarci. Anche se un giorno di "ferie" non mi sarebbe dispiaciuto decisi di andare a scuola. Sarei entrata per la seconda ora. Preparai lo zaino e mentre stavo per uscire di casa, mi suonò il telefono. Pensavo fosse mio padre o mia madre, e invece sullo schermo del telefono c'era scritto : Davide Tha Sup. Davide? Dissi quasi ad alta voce. Poi risposi al telefono:

A: pronto?
D: Ciao, hai da fare oggi?
A: eh hem..
D: aspe, ma tu sei a scuola, oggi è lunedì. Scusa se ti ho chiamato. Ci sentiamo ci-
A: No no! Non sono a scuola...
D: a no?
A: eee no...
D:Ah...

In quel momento potevo dimostrare a Davide che non ero proprio un angioletto, anche se lo ero.

A: oggi non avevo voglia, così ho balzato.

Dissi cercando di tenere un tono di menefreghismo.

D: Ah, quindi sei libera?
A: si non ho nessun impegno...
D: allora ti va di fare un giro? Magari andiamo al Duomo, non so...
A: si si per me va bene.
D: ok, verso le 12 va bene?
A: si ok.
D: ok allora alle 12 sto sotto casa tua.

Disse con tutto il suo "Romano". Adoro il romano e lui lo parla da Dio. La sua voce è da Dio...

A: ok a dopo.
D: a dopo.

Poi attaccai.  Quasi non capivo ciò che era successo. "Ma che succede?" Pensai. Davide mi ha chiesto di uscire
..... No va be sto male. Poi mi risvegliai dal mio coma di incredulità, dovevo anche fare i compiti e tra 2 ore Davide sarebbe passato a prendermi. Corsi in camera mia e feci tutti i compiti. Mi avanzò mezz'ora. E decisi di cambiarmi la felpa. Misi quella dell'octopus, poi uscì non volevo farlo aspettare.

Davide's pov
Non pensavo che Anita fosse quel genere di ragazza, quella che balza la scuola quando non ne ha voglia.  E quello è .... il MIO genere di ragazza. Ma no sto solo parlando a vanvera...  cioè, quando sono con lei in effetti sono felice... E mi sento me stesso... No no non ho idea di quello che sto dicendo. Mi preparai e uscì. La vidi sotto casa sua, mi stava aspettando.... oggi mi sembra più carina.

La nostra Musica | io e Tha Supreme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora