chapter 3

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Finalmente sono finite le lezioni, sei ore in classe non è proprio possibile, le passeggiate per i corridoi con la scusa del "prof posso andare in bagno?" non bastano. La mia scuola é normale, bella con tutto il necessario. Ci sono molti ragazzi iscritti in questo istituto, é uno dei più prestigiosi della città e si dice che molti importanti avvocati e ragionieri si siano diplomati proprio qui. sinceramente questo non mi fa cambiare idea su questo college, non mi fa ne caldo e freddo.. non ho mai voluto frequentare ragioneria ho sempre voluto andare al liceo artistico, ho desiderato specializzarmi in storia dell'arte sin da quando ne ho memoria, volevo sfogare i miei pensieri su un pezzo di carta e vedere il risultato. Lo faccio solo a casa ed i miei disegni non li ha mai visti nessuno. Papà diceva che una volta divenuta avvocato, avrei guadagnato pile di soldi e sarei stata felice. Io, stupida ci ho creduto. All'età di tredici anni per me era tutto rose e fiorellini rosa con il contorno fucsia, credevo alle parole sagge di papino e facevo tutto come diceva lui.. Come se ora fosse diversamente. Ho paura della sottomissione e di essere inferiore, non voglio vivere sotto le decisioni di qualcuno, nemmeno di mio padre, ma la verità è che ho ancora più timore di essere una delusione. Tra sottomissione e delusione è tre volte peggio la seconda e credo sia proprio questo il motivo per cui non andrò contro il volere dei miei. Sono la loro figlia unica ed hanno determinate aspettative, voglio mostrare a mio padre di essere in grado di essere abbastanza. Anche più di abbastanza. È tutto così complicato! Mentre penso alla mia vita ed al controsenso nella mia testa, arrivo camminando fino al cancello della scuola, prendo una sigaretta dalla tasca e l'accendino dallo zainetto per fumare in attesa di Harry. É così rilassante inspirare ed espirare, piego la nuca all'indietro e soffio verso il cielo liberando un' ammasso di fumo, se i miei mi vedessero non immagino le conseguenze.. Peggio di Rose in Titanic “Vaffanculo” é liberatorio imprecare e fumare allo stesso tempo, fa molto 'scaricatrice di porto' ma l'importante è che nessuno mi senta, poi con tutta la pressione psicologica che ho in testa una bestemmia ci sta tutta. Ma poi dove cavolo sta Harry!? Mi giro verso l'entrata della scuola per verificare la situazione e BANG eccolo. Sta 'castamente' baciando Megan mentre é spalmato al muro, la troia in punta di piedi, gli sta scompigliando a sua insaputa tutti i capelli. “oddio mio Harry.. Ohhhhh” mi chiedo quando cambierà questo ragazzo, non mi va più di aspettare! Uffa. Mi appoggio al muro e gli digito un messaggio "che carino che sei. con calma, quando hai finito di scambiarti la saliva con Megan dimmelo, nessuno sta aspettando da 14 minuti" invia. Prendo un altra sigaretta dalla tasca per passare il tempo; mi chiedo come sia la vita di un drogato. Immagino sia orribile dipendere da dell'erba e che senza impazzisci. É una cosa su cui rifletto sempre, io riuscirei a farmi una canna e dopo non avere il bisogno di farmene un altra? "No je ne vien pas à Líon! No! Ecouté moi.. Mais pourquoi? Oui.. No.. ok ciao" oh mamma questo è francese. qualcuno parla perfettamente francese! Ovvero la lingua che più di tutto ammiro! Amo la 'r' moscia ed ho sempre provato attrazione verso le persone con accento francese, non nascondo di averlo sempre desiderato.  Sposto lo sguardo davanti e noto un ragazzo appoggiato all'altra estremità del cancello. É alto e sta accendendo una sigaretta anche lui. Ha dei capelli scuri corti alzati in una cresta, é vestito all in Black con jeans e t-shirt neri. Sopra ha un giubbetto di pelle nero ed in spalla un Eastpack a quadri nero. É un ragazzo bellissimo, ha due orecchini in entrambe le orecchie ed ho paura che mi abbia anche visto fissarlo, oh mio Dio devo fare finta di niente. Sono abbastanza nervosa e non so che fare, abbasso lo sguardo verso il cemento facendo cadere in faccia i capelli che mi fanno da tendina e con la mano destra prendo la sigaretta fra le dita. É veramente un ragazzo bellissimo.. Mi sta guardando? Ma cosa ci fa qui? Dio Harry quanto ci vuole!? Troppe domande nella mia testa poco ordinata di suo. Faccio avanti e indietro con lo sguardo dallo sconosciuto a Harry, sconosciuto-Harry, sconosciuto-Harry, sconosciuto-Harry “Scusa l'attesa ma un'amica mi aveva chiamato” nemmeno mi ero accorta che era tornato il riccio “sbrigati andiamoceneee” getto la sigaretta a terra e in fretta in furia la calpesto con la scarpa. tiro dalla manica Harry trascinandolo verso la macchina “posso riavere il mio braccio ora? Grazie!” ignoro le stupide parole del mio amico e mi giro verso il cancello ormai lontano per controllare se lo sconosciuto é ancora nel nostro raggio visivo. Oh mio Dio mi sta guardando, si è spostato dal cancello per venire ai piedi della strada. Gli sorrido inconsapevolmente e rimaniamo a guardarci per quella che a me sembra un'eternità bellissima, siamo così lontani eppure così vicini “OOUCH” mi volto verso Harry per spiegazioni “Perché mi hai tirato un pizzicotto Idiota! Che vuoi? Ti ho per caso interrotto con Megan? Non mi sembra, quindi sció” non gli lascio tempo di replicare e mi volto con pronto in faccia un sorriso verso lo sconosciuto. Non c'è più. “no.. No no dov'è andato?” se n'è andato. Spero di rivederlo, frequenta questa scuola vero? “Ora, posso sapere qualcosa oppure devo fissarti ancora per molto?” roteo gli occhi al cielo e mi volto in sua direzione “conosci quel tipo che stava all'entrata?” picchietto un dito sulla sua spalla in attesa “chi? Zayn Malik? Il nuovo arrivato?” ah ecco perché non l'ho mai visto, é nuovo “Zayn.. Bel nome. Non lo trovi bellissimo anche tu Harry?” domando stupidamente senza attivare il cervello “oh si mamma mia che figo da paura!” parla spalancando la bocca e gesticolando, che scemo “Eddai devi solo ammettere che c'è gente più figa di te Styles, dillo che é figo” rotea gli occhi annoiato “non sono frocio Lei, ci vogliono lunghi quadrimestri e tanto stile per diventare importanti quanto me per il genere femminile a scuola. Malik é arrivato appena ieri mattina, e siamo all'ultimo anno baby. Poi.. che mi frega a me Lei, fino a che non da fastidio a me puó fare ciò che gli pare” ha ragione, non dovrebbe interessarmi. Non so nulla su di lui potrebbe essere un badboy pericoloso, anche se l'idea é molto eccitante so che é alquanto pericoloso. “hai ragione, lasciamo stare. Sarà il fato a cullare le nostre sorti” sposto i capelli dalla spalla, ondeggiandoli dietro la schiena con fare da diva “seh ciao” Harry sistema la catenina al collo con l'indice e il pollice, mentre apre lo sportello della macchina lasciandomi impalata come una scema. Corro dall'altra parte della macchina ed una volta dentro mi butto suo sedile “no ma grazie caro! La prossima volta non interessarti troppo” letteralmente urlo, ma questo ragazzo deve darmi più attenzioni. “pretendo più atten-” é di nuovo al telefono che palle “aw davvero pensi che sia carino? Awawaw” mi salta addosso in un abbraccio, “levati scemo” non riesco ad apparire seria o offesa, anzi rido mentre lo dico. Lui è come un cagnolino, vuole giocare “il mio cervello ti ha appena paragonato ad un cagnolino che vuole giocare” gli accarezzo i capelli come se stessi accarezzando un cane. In risposta annuisce e rimane accoccolato alla mia pancia, gli poso un bacio sui soffici capelli e poggio la testa sul sedile. Voglio troppo bene a Harry, é la persona più importante che io abbia credo..  É sempre lí ad aiutarmi ed a darmi i giusti consigli. più volte mi ritrovo a dargli ragione facendogli montare la testa, ma nessuno scherza e gioca come due bambini tanto quanto noi. “Jhon?” chiamo il taxista che mi guarda dallo specchietto “sa per caso dirmi che piani hanno mamma e papà per sta sera? Escono i qualcosa del genere?” Jhon si ferma ad un semaforo prestandomi maggiore attenzione “si signorina, sta sera la figlia dei Holland festeggia il compleanno, in dir la verità sono i genitori ad averle organizzato una festa, ma il signore e la signora Bryce sono stati invitati quindi li accompagnerò” al semaforo verde riparte tornando in carreggiata  “non mi chiami signorina per favore” Jhon annuisce in risposta guidando fino a casa “signorina ?” Harry parla sulla mia pancia provocandomi “ ti uccido e nemmeno te ne accorgerai” come potrei anche solo sfiorare un essere così dolce, scommetto che ora lo ripete.. “signorinaaa” voglio il Nobel.

scusatemi scusatemi scusatemi ho fatto un casino con il capitolo tre. Questo è il vero tre. Sono ancora alle prese ahah sorry :(

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