And they said you were the crooked kind

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Richie POV

Avevo otto anni quando mi resi conto di essere diverso dagli altri. A scuola tutti avevano la fidanzatina mentre io non avevo nessuno e me ne stavo sempre per i fatti miei.
Così convocarono i miei genitori e gli parlarono a lungo, quello che ne uscì fu che ero molto timido e che avevo bisogno di aiuto professionale.
Mio padre non l'accettò e appena arrivammo a casa mandò mia madre a fare la spesa.
Ci trovavamo in salotto quando lui iniziò a parlare.
"Sai, penso di sapere la giusta terapia per te... quindi ora comportati da uomo, anche se so che non lo sei e vieni qua" io eseguii aspettandomi un abbraccio anche se lui non era mai stato tanto affettuoso nei miei confronti.
A quel punto lui si tolse la cintura dai pantaloni e mi fece girare. Mi frustò con la cintura ben 15 volte e ad ogni colpo dovevo contare e anche ringraziarlo.
I giorni si susseguivano tutti così, la svola però avvenne quando io ero in terza media. Mi piaceva un ragazzo, ma non l'avevo detto a nessuno.
Ero a scuola con milioni di pensieri in testa. Era l'ora di ginnastica e ci stavamo cambiando. Io rimanevo sempre da solo nello spogliatoio giusto per am i armi in pace. Solo che quella volta anche quel ragazzo era con me. Era dannatamente bello.
"Senti, coso, lo so che ti piaccio, quindi perché non acceleriamo le cose e lo facciamo? Io come prima volta devo essere un sogno per te" mi disse con un sorriso diabolico.
Io tentennai e non mi ricordo bene cosa accadde dopo. Ricordo solo che avevo il suo coso in bocca quando un bidello aprì la porta e il mondo mi crollò addosso.
Il bidello lo disse al prof di educazione fisica che lo disse al preside.
A quel punto convocarono la mia famiglia. Io ero presente mentre dicevano l'accaduto. Dopo quello che sembrò un tempo infinito, uscimmo e guidammo verso casa. Mio padre non parlò per tutto il tragitto.
Arrivati a casa, lui accese una discussione con mia madre e finì per picchiarla. Non riuscirò mai a togliermi l'immagine dalla mente. Mai.
Questa situazione andò avanti per altri anni, fino a quando una sera lui tornò a casa ubriaco.
Iniziò ad imsultarmi con tutte le parole più dispregiative che io conoscevo.
E ruppe una bottiglia di birra per terra. Ne prese un pezzo e fece per avvicinarsi. Io capii quello che voleva fare e lo spinsi. Lui con la testà colpì lo spigolo del tavolo e si fece male. Nonostante la brutta infanzia che mi aveva dato, provavo pens per lui e mi sentivo in colpa.
Non ricordo neanche qua quello che successe, la mente a volte per diventare fa brutti scherzi. Ma non l'ho dimenticato, i sentimenti dico. Non ricordo semplicemente la parte visiva dell'accaduto.
Mio padre disse che mi picchiava perché io ero aggressivo con mia madre e che quella sera ero stato aggressivo con lui. Ed ecco come sono finito qua.

Eddie POV

Quando Richie finì il suo racconto ne io ne Bill sapevamo cosa dire.
Io ruppi il giacchio dicendo
"Richie, tu non ti meriti tutto questo, nessuno se lo merita. Non credi che sarebbe stato meglio denunciare tuo padre?"
"Denunciarlo? Mio padre? Come minimo mi avrebbe sciolto nella soda caustica. Non ne avevo il coraggio e poi pensò che se la sarebbe presa con mia madre qui i ho preferito di no"
"Io non sono mai stato picchiato ma neanche io ho avuto un'infanzia rosea. Venivo sempre discriminato per il mio modo di parlare, con un tono molto femminile. sapete? E anche per come camminavo o per come mi vestivo. Ma non è nulla in confronto a quello che hai passato tu" Dissi guardando Richie negli occhi per incuterli coraggio.
"Io non ho mai fatto coming out e ti avevo detto che ero bi giusto per non dirti i fatti miei. Il punto è che non lo so neanche io. Non voglio essere uno scherzo della natura, anche se so che gli omosessuali non lo sono. Non voglio che mi venga appesa un'etichetta a vita. Io voglio essere come gli altri. Io voglio stare meglio ù. Io voglio dimenticare. Io vogl—-" ad ogni "io voglio" alzava la voce e prima che finisse la frase entrò un infermiera seguita da un inserviente.
"che succede Richie?" Chiese lei preoccupata
"Non provare a farmi portare nella panic room ara mia. Sto avendo una bella conversazione con i miei amici e posso urlare quanto voglio.], tanto nessuno dorme" Fece come per tornare a parlare a me e a Bill ma l'infermiera fece un cenno con la testa e Richie fu portato via. Non lo vidi fino alla mattina seguente.


Saaaaalve
Prom di tutto scusate per quella comunicazione inutile, sono io che ho delle paranoie peggio di ragazze interrotte.
Spero che il capirlo vi sia piaciuto e spero anche che al,e o tre persone diverse lo commentino, se accadesse, mi rendereste un po' più felice e credetemi, ne ho bisogno

Kisses
Fabio

Bipolar Mind | Reddie #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora