Sometimes my mind plays tricks on me

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Adesso vorrei raccontarvi di come andò dopo la sigaretta.

Tornammo in stanza, io davanti e lui dietro. Appena aperta la porta, mi voltai ad aspettarlo, aveva il fiato corto.
"Scusa" Disse lui "Fumare ha i suoi pregi e i suoi difetti"
"Io direi più difetti che pregi" Replicai io, stendendomi sul letto
"Ma che fai?" Urlò lui
"Beh, cosa ti sembra? Faccio un risposino" Dissi io con tutta la naturalezza del mondo
"Ah nono caro, non è così che funziona. Qui non puoi fare "risposino" qui devi fare le cose come te le hanno programmate loro" Disse lui che sembrava a metà strada tra lo scocciato e il sarcastico
"Ma di cosa parli?"
"Vieni con me"
Io lo seguii fuori dalla stanza e poi giù per il corridoio. Appena arrivammo all'unità infermieristica lui bussò
"Ma perché tengono la porta chiusa?" Chiesi io aggrottando le sopracciglia
"Non è ovvio? Qua tengono tutte le cose pericolose in più ci sono le medicine e le cose di vetro quindi è sempre meglio tenerle sotto chiave" Disse Richie
"Tutto apposto ragazzi?" Ci chiese un'infermiera
"Ciao Kelly, ascolta, il mio amico qua, Eds, non ha ancora il programma e quindi non sa cosa fare"
L'infermiera che si chiamava Kelly a quel punto rispose sempre con una voce affettuosa e calda
"Provvedo subito, pensavo di avertelo detto Eddie"
Tornò due minuti dopo con in mano dei documenti
"Ecco qua il tuo programma. Menomale che me l'hai chiesto! Hai terapia di gruppo tra dodici minuti" Wow, terapia di gruppo, perfetto
"Va bene, dov'è che si svolge questa terapia?"
"Ti farà vedere Richie tesoro, se avete bisogno non esitate a chiamarci" Disse lei prima di scomparire dietro la porta.
"Beh, non dirmi che anche tu hai terapia di gruppo con me" La buttai lì così sul ridere
"No mio caro amico. Io adesso penso che andrò in stanza di Ben, e poi assieme andremo ad apparecchiare" Replicò lui con un mezzo sorriso
"Apparecchiare? Ma mica ci lasceranno usare coltelli veri, spero!" Sbottai io preoccupato
"Ci fanno usare coltelli di plastica e li contano e poi quando glieli ridiamo li ricontano" Disse Richie mettendomi una mano sulla spalla. Avevamo camminato e neanche me ne ero reso conto.
"Questa è la stanza. Entra quando arriva il dottore. Ci vediamo dopo dolcezza" Lui fece per darmi un bacio alchè io me ne uscii con qualcosa del tipo "Eddai, piantala di fare lo stupido" Allora lui rise e io risi di rimando
Lo guardai mentre si allontana. Allora iniziai a pensare a tutte le cose che mi erano successe e a tutte le cose che mi sarebbero successe. Ma non feci in tempo ad organizzare un pensiero che qualcuno mi toccò la spalla
"Ciao! C-Chi sei? N-N-Non ti h-ho mai v-visto q-qua" Disse una voce balbettante
"Ciao anche a te! Io sono Eddie, sono appena entrato. Tu sei?" Chiesi io porgendogli la mano
"Io s-sono W-William. Ma c-c-chiamami pure Bill" Rispose lui sorridendomi "C-chi è il t-tuo c-compagno di stanza?" Mi domandò lui
"Si chiama Richie" Risposi io guardando nella direzione dov'era scomparso prima Richie
"Wow! Sei in stanza con Richard! S-SSimpatico eh? C-Comunque adesso inizia la t-t-terapia, io entro!" Disse lui sempre balbettando
Io attesi ancora qualche minuto per vedere chi sarebbe entrato. C'erano dei tipi davvero carini ma di cui non sapevo il nome. Quando ne contai otto entrai anche io. Eravamo disposti in cerchio e io presi posto vicino allo psichiatra. Non so perché ma la figura dello strizzacervelli mi rassicurava.
"Buonasera a tutti ragazzi! Oggi con noi abbiamo un nuovo arrivato! Ma perché non ti presenti tu mio caro?" A qual punto tutti gli occhi finirono su di me
"Ciao a tutti, io mi chiamo Eddie e sono entrato oggi. Io sono qui per dei brutti pensieri che ho in testa e... e... cos'altro dovrei dire dottore?" Chiesi io guardandolo
"Nulla Eddie. Va bene così" Disse lui sorridendo
"Perché n-n-non facciamo u-un g-giro dei n-nomi?" Chiese Bill
"Ottima idea William!" Esclamò lui
"Inizia te, Henry"
"Ciao, io mi chiamo Henry" disse il ragazzo. Io ripensai subito a quello che Richie mi disse e mi ripromisi di non parlargli
Poi ci furono altri nomi, ma non ci bada troppo. Ero troppo attirato a vedere come Henry guardava Bill. Sembrava volesse ucciderlo, o peggio.
"Bene ragazzi, di cosa volete parlare oggi?" Chiese il dottore
Nessuno parlò, allora lui si mise una mano sotto il mento, come fanno i grandi pesatori.
"Va bene, perché non parliamo un po' di com'è andata la vostra giornata?" disse il dotto sorridendo e togliendosi la mano da sotto il mento.
Bill prese la parola
"O-Oggi non è a-a-andata molto b-b-ene pp-per me. Ho r-r-ivisto mio fratello, quello che n-n-n-non c'è p-p-più e mi ha detto delle cose che mi hanno fatto s-s-s-tare m-male" Quando finì di parlare il dottore chiese se ci sono dei commenti
Allora, un ragazzo di nome Stan disse "Bill, non ti devi preoccupare, tu sai che non è reale, no? Alcune volte la tua mente ti gioca brutti scherzi e lo sai quindi non prendertela troppo" Fece un sorriso incoraggiante.
"S-Si ma vorrei vedere se c-apitasse a te c-c-he la persona a-a cui v-v-vuoi p-p-più bene al mondo ti d-dicesse queste c-cose" Disse allora Bill guadandosi i piedi
"Hai ragione" Replicò Stan "Ma nessuno ha detto che è facile, devi solo capire che sono le tue paure a parlare, non è certo andata così e tu lo sai. C'è l'hai raccontato e io mi ricordo"
Bill fece di sì con la testa.
"Va bene ragazzi, allora perché non parliamo id come avete dormito?" Ma io non stavo già più ascoltando il dottore. ka mia mente era altrove, vagava pensando a quando dovesse essere difficile per Bill rivivere quelle cose. Mi alzai in preda la panico e all'ansia di diventare come Bill. Non che Bill fosse pazzo, non quello. L'ansia di essere prigioniero di me stesso. L'ansia di vedere le persone a cui voglio più bene insultarmi ancora e ancora. Impossibile da sopportare. Avevo mille pensieri in testa allora alzai la mano
"Si, Eddie, qualcosa non va?" chiese il dottore interrompendo un ragazzo carino che stava parlando
"No, dottore, solo che non me la sento più, per il momento, di stare qua. Potrei uscire?" Chiesi io in un soffio
"Eddie, questo gruppo ti farebbe bene e qui le regole sono che non puoi saltarli, se non vuoi essere punito. Tu vuoi essere punito Eddie. Mi dici perché non vuoi più stare qua?" Chiese il dottore in tono serio e guardandomi negli occhi
"Ho paura di diventare pazzo a stare qua. Ho paura di peggiorare molto. Ho molta paura. Mille pensieri in testa. Quindi mi faccia uscire oppure me ne vado da solo" Dissi io prendendo coraggio
"In questo caso chiamerò gli inservienti" Disse lui premendo il campanello che c'era sulla sua sedie
Non passarono neanche due minuti che gli inservienti arrivarono
"Che problema c'è dottore?" Chiese un'uomo muscoloso di più di due metri
"Il nostro ragazzo qui, Eddie, non vuole stare qua e minaccia di lasciare il gruppo. Portatelo in isolamento. Un'ora dovrebbe bastare e se incomincia ad urlare tenetelo lì tutta la notte" Io ero allibito. Mi fidavo di quel dottore, sembrava un tipo simpatico. Ma si vede che voleva abusare del suo potere e che mi voleva fare di me un esempio. Non so esattamente perch§é si comportò così. In fondo non avevo dato fastidio a nessuno e in più avevo anche usato buone maniere. Pazzesco.
Io allora mi alzai e l'altro inserviente mi disse di seguirlo.
Camminammo per un po'. Poi entrammo in una stanza circolare dove in mezzo c'era un letto con dei lacci. Il panico mi assalì.
"Non mi legherete mica, vero?" chiesi io con il magone
"Certo che ti legheremo, devi stare fermo ed in silenzio. Tutti sono stati qua almeno una volta, certo, non tante volte quante Richie ma comunque almeno una volta sì. Fai il collaborativo e sarà facile" Mi disse lui sorridendomi. Allora io mi feci legare. Avevo le mani legate sopra la testa e i pedi legati alle caviglie.
Penso che sia stata una delle esperienze peggiori della mi vita. Poi sprensero le luci e io ho paura del buio, molta paura. Dopo circa venti minuti incominciai ad urlare e così trascorsi tutta la notte legato al letto. Alla mattina non avevo più la voce e la gola mi faceva male



Salveeeee gente! volevo prima di tutto ringraziare tutti quelli che hanno visualizzato/lascia un cuore! siete la mia ragione di vita😘😘😘. Prometto che pubblicherò più spesso, sempre che la storia vi piaccia
P.S. Qualcuno è andato a vedere it 2? A me è piaciuto ma in confronto al libro non c'è paragone, speravo mettessero la tartaruga ma niente. Ma come film di per sé non è male, anzi!
P.P.S. A chi andrebbe di fare due chiacchiere? scrivetemi su insta! mi chiamo come qua: likeanoldphotograph. ci divertiremo perché io sono più gay di magioglio😂😂

Kisses

Kisses

Bipolar Mind | Reddie #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora