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<<Vado io a fare la doccia per prima che devo fare la piastra e ci metto più tempo a truccarmi>>

<<No vado prima io che ho già scelto che mettere e sono più veloce a lavarmi, tu ci metti un eternità>>

<<No ci metto un attimo e so già anche io cosa mettere>>

Potrebbero continuare così per ore, non so tra Mary ed Emy chi sia più testarda. Senza farmi notare prendo sapone e accappatoio e sgattaiolo via nella doccia. Tra le due litiganti la terza gode, si sa.

Una doccia era proprio quello che mi ci voleva. Insieme alla sabbia e alla salsedine spero che se ne vada anche questa sensazione che mi porto dietro da un paio di giorni. Non so dirvi se sia bella o brutta ma sento come se tutto stesse per cambiare nell'immediato futuro. Chi mi conosce sa bene che per me i cambiamenti non sono mai facili anzi mi mettono ansia, come se già non ce l'avessi per qualsiasi cosa. Si dice che le donne hanno un sesto senso e che si attiva in questi momenti, beh il mio sta in allerta da un paio di giorni. Spero vivamente che si stia sbagliando, che sia rotto, perché proprio ora che la mia vita  sembra aver preso la piega giusta non ho bisogno di un'altro sconvolgimento. C'è chi potrà pensare che sia noiosa e che alla mia età gli imprevisti dovrebbero essere all'ordine del giorno ma a me piace vivere nella mia bolla felice di quotidianità.

Con il mio pigiamino nuovo (è bellissimo, blu e bianco con una mucca stampata al centro, molto sexy senza dubbio) inizio a preparare la cena. Eh si, in una casa piena di femmine sono l'unica che se la cava tra i fornelli. Abbiamo scelto democraticamente per della pasta al pomodoro, tranne per Mery che ha qualche problema con un po' tutti gli alimenti che iniziano con la p. Pomodoro, parmigiano, prosciutto... E potrei continuare ancora un bel po'. Non sa che si perde non mangiando tutte queste cose, io con la pasta al pomodoro potrei farmici il bagno e lei invece la evita come una malattia venerea. Beh, il mondo è bello perché è vario, giusto?

<<Chi mi assaggia il sugo?>> chiedo urlando dalla cucina, ho appena lavato i denti, dentifricio e pomodoro non vanno molto d'accordo.

<<Eccolo>> urla Leo entrando svelto in cucina.

Alzo gli occhi al cielo in modo plateale appena lo vedo entrare. Di tutti quelli che siamo dentro questa minuscola casa proprio lui, ma non ha nient'altro da fare questo che rompere a me? Potrebbe andare a fare la doccia con Emy, preferirei sentire rumori molesti piuttosto che everlo nella stessa stanza per più di due secondi.

Mi prende il cucchiaio di legno dalle mani e se lo porta alla sua bocca carnosa.
<<Attento che scotta>> mi pento subito di averlo detto, gli sarebbe stato bene se si fosse scottato. A dirla tutta mi sarebbe dispiaciuto se quelle belle labbra si fossero ustionate.
Ecco di nuovo che mette quel suo ghigno di sfida, si sono sorpresa quanto lui della mia improvvisa gentilezza, non ero preoccupato per lui ma solo per le sue labbra.

Soffia sul mestolo e lo assaggia, resta in silenzio per qualche secondo assaporando il sugo quasi come fosse un giudice di Masterchef. Lo odio.

<<Allora? È giusto di sale? >>

<<Forse>>

Se ne va così, lasciandomi con un "forse".  Forse avvenelerò il suo piatto.

La cena scorre veloce, la pasta era ottima. Prendi questo Leo, il mio sugo è piaciuto a tutti.

Non so per quale miracolo alle dieci e mezza siamo già tutte pronte. Dopo la foto di rito nella stesse posizione di tutti gli anni iniziamo a bere qualcosa prima di uscire. L'obbiettivo della serata è ubriacarci tutte come dei camionisti e siamo senza dubbio sulla strada giusta.

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