Erano le otto in punto ed Eddie, puntuale come al solito, bussò alla porta di casa Tozier.
Aspettò ben dieci minuti prima di poter vedere finalmente la porta aprirsi.
"Alla buon'ora! Sono qui da dieci minu..." Eddie non fece in tempo a finire la frase che appena entrò, le sue orecchie furono pervase da "London Calling" dei Clash a tutto volume.
"Hey, sono qui Kaspbrak!" Urlò Richie dal salotto di casa sua. Eddie si girò e vide l'amico steso sul divano soltanto con i boxer, intento a fumare una delle sue Marlboro.
Eddie lo guardò sconvolto e imbarazzato allo stesso tempo. "Oh, scusami, tra poco mi vado a vestire! E comunque i miei non ci sono quindi possiamo fare quel che vogliamo!"
"Oookay" rispose Eddie, ancora fortemente imbarazzato.
Sembrava che Richie lo avesse fatto a posta a mostrarsi in quelle condizioni: che anche lui potesse provare qualcosa per Eddie?
Magari quest'ultimo si stava soltanto facendo delle illusioni ma non sapeva che Richie in realtà stava davvero provando a far colpo su Eddie ma sempre con il suo fare da ragazzo strafottente. E forse ad Eddie piaceva.E come se piaceva
Non appena l'occhialuto assunse un aspetto più decente, fece cenno all'altro di seguirlo in camera sua.
"Che ne dici?" Disse Richie passando un joystick all'amico "Partitina?"
Eddie sorrise e annuì.Dopo una maratona di poco più di due ore a Fifa, i due si stancarono e cominciarono a giocare ad obbligo o verità. Beh, essendo in due magari non sembrava essere divertente ma non avendo nulla da fare, si dimostrò essere il gioco migliore da fare.
I due arrivarono a farsi le domande più assurde e gli obblighi più strani di sempre, finché una domanda non suscitò l'interesse di Richie.
Quest'ultimo, infatti, un po' per scherzo e un po' per curiosità, fece a Eddie la domanda "Ti piace qualcuno?".
"Oh, beh... non lo so" rispose il ragazzo un po' impacciato.
"Mh... dai non me la dai a bere..."
"E a te invece?!"
Richie si bloccò improvvisamente. Non sapeva cosa rispondere, nè come controbattere con una delle sue solite battutine. Guardò fisso negli occhi del suo amico che assomigliavano a due stelle luccicanti e si perdette all'interno di essi.
Solo l'intervento di Eddie lo fece ritornare in sè. "Hey... Richie... ci sei??"
"Uh... ehm... sì..." sobbalzò in aria il quattrocchi per lo spavento.
"In realtà, ci sono talmente tante ragazze che mi vanno dietro che... non so quale scegliere..."
In quel preciso istante, Eddie prese tra le mani il viso di Richie dandogli un lieve bacio a stampo.
Richie ricambiò quel gesto, finché i due non si spinsero oltre.Passavano le ore e i due si sentivano sempre più uniti, vicini. Si, avevano fatto quel che volevano fare già da molto tempo, ma che nessuno dei due aveva avuto il coraggio di fare fino ad allora.
Si scambiavano baci appassionati, anche con la lingua, finchè poi distrutti non crollarono l'uno tra le braccia dell'altro.
Non dissero una parola. Non ce n'era bisogno. Entrambi avevano capito, entrambi sapevano.
Le uniche parole che si scambiarono furono un 'ti amo' detto nello stesso momento da entrambi.
Il tutto accadde così, all'improvviso. Da un semplice gioco si passò addirittura a fare l'amore.
Come era stato possibile? Non lo sapevano neanche loro. Ma ciò che era chiaro era che tutto ciò doveva rimanere un segreto. Entrambi avevano paura che nessuno potesse accettarli, anche perché erano ancora piccoli per fare certe cose. Ma non per scegliere chi amare. Cosa che la gente non avrebbe subito capito, secondo loro.
Questi pensieri vennero poi interrotti da qualcuno che bussò alla porta.
Non potevano essere i genitori di Richie, anche perché loro avevano le chiavi per aprire. Infatti non erano loro.
Il quattrocchi, rimasto in boxer, si vestì velocemente per andare ad aprire alla porta, senza svegliare Eddie.
Appena aprì, trovò Bill e Beverly impauriti e spaventati sull'uscio della porta.
"Oddio, ragazzi! Che ci fate qui a quest'ora? È mezzanotte passata, pensavo che steste facendo cose da un'altra parte..." Disse Richie con tono assonnato.
"Richie..."
"...Pennywise è tornato" completò il discorso Beverly.
L'occhialuto rimase a bocca aperta.
"M-ma... come è possibile? Non era..."
"Evidentemente, non è così... è tornato perché sente ancora la paura... ma non sappiamo di chi".
Richie cominciava a pensare che quella paura di cui Pennywise sentiva l'odore era proprio il segreto che lui e Eddie stavano nascondendo: la propria omosessualità.
Un brivido lungo la schiena lo attraversò finché poi non fece entrare i suoi amici dentro casa per farsi spiegare per bene tutto ciò che gli era capitato.
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Forever, Reddie
FanfictionLa vita del Loser Club continua a scorrere tranquilla dopo aver sconfitto la minaccia rappresentata da Pennywise. Sbocciano amori, alcuni anche segreti e proibiti, ma che metteranno a rischio nuovamente la città. Ma alla fine, saranno proprio quest...