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POV JAMES

Guardo lo schermo del display del mio cellulare e per l'ennesima volta sbuffo nel pensare di aver passato un'altra serata così, con i miei occhi alternati tra l'orario e Asia.

Siamo in camera da letto da ormai un paio d'ore e lei non si è scollata un secondo dai suoi libri.

Va bene che a breve avrà uno dei suoi tanti esami, studiare medicina non è facile, ma nell'ultimo periodo mi sta parecchio trascurando e questa cosa non mi piace.

«Asiaaaaa» inizio a parlare, rompendo il silenzio che ci circondava pochi istanti prima.

«Mh?» risponde in tono distratto, continuando a fissare i suoi libri e masticando il tappo di una povera penna.

«Ormai studi da ore...per quanto ne avrai ancora?» cerco di assumere un tono lagnoso, per far ricadere la sua attenzione su di me.

A quel punto mi guarda, esausta «James, lo sai che devo studiare e di certo non finirò prima se continui a lamentarti»

«Sì ma, mi stai trascurando!» alzo un po' la voce, sperando che comprenda quanto io sia serio.

«Non è la prima volta che mi ignori, è da un po' di giorni che va avanti...questa storia»

«"Questa storia"?» ora è lei ad alzare il tono della voce e sinceramente ho paura di aver esagerato, quindi mi avvicino a lei, cercando un po' di affetto.

«Ah, sei davvero fastidioso quando fai così, lo sai? Ma allo stesso tempo sei così...fottutamente irresistibile! AH CAVOLO JAMES!» detto ciò, abbandona la penna che stava stringendo tra le mani chiudendo il libro, lanciandolo a bordo del letto e io sorrido per la vittoria.

Mi avvicino al suo viso, lasciandole un veloce bacio a stampo e finalmente la vedo sorridere.

Con ancora il sorriso sul volto mi volto di schiena, porgendomi verso il comodino e prendendo il cellulare, iniziando a digitare.

«Cosa fai?» mi chiede Asia incuriosita, inclinando la testa di lato.

«Avviso il mio amato coinquilino che questa sera non è propriamente obbligato a fare rientro a casa» detto questo, invio il messaggio a Henry, per poi bloccare il telefono e riporlo al suo posto, riproducendo lo stesso gesto per i libri, che porto sulla scrivania «inoltre, ho pensato tu abbia bisogno di una pausa, insomma, alleviare tutto lo stress che ti procura lo studio»

Inizio ad avvicinarmi al letto con un atteggiamento disinvolto, per poi sedermi accanto a lei «Che ne dici?» proseguo, continuando ad avvicinarmi al suo viso.

«Dico che, a questo punto, non mi rimane altro che accettare la tua proposta» afferma, afferrandomi il colletto della maglia e attirandomi a sé, facendo poi scontrare le nostre labbra.

Inizia così una delle nostre notti stupende, grazie a un bacio, che pian piano, si intensifica sempre di più, passando dall'essere casto, a essere una delle cose più erotiche su questo mondo.

Senza staccarci, la faccio stendere delicatamente sul letto, posizionandomi sopra di lei.

Ai miei occhi è talmente bella da togliermi il fiato.

Porto una mano tra i suoi capelli che comincio ad accarezzare, mentre lei porta le sue sotto il tessuto della mia maglia, iniziando a percorrere con le dita i miei addominali.

Mi stacco dal bacio e scendo sul suo collo, dove inizio a lasciare dei piccoli baci, per poi fermarmi in un punto preciso, dove inizio a succhiare.

«Mh, era un po' che non mi lasciavi un segno» dice lei, riferendosi al succhiotto che le sto facendo.

«Le persone dovranno pur capire che sei di mia proprietà» rispondo, sorridendo per le mie stesse parole.

Another LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora