DO YOU THINK YOU ARE BETTER THAN ME ?!

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Non ce la faccio più!

È da tutto il giorno che li sento litigare, ma adesso hanno superato il limite.
Sono seduta al tavolo della sala da pranzo con il portatile di fronte a me, intenta, con delle cuffiette, a distrarmi dal chiasso che sta rimbombando in tutta la casa.

«come fai a pensare di essere meglio di me?!»
«Lo penso eccome, nanerottolo!» sento Thomas rispondere, quasi prima che Michael termini la frase.
«Non osare parlarmi così, capito!?» ribadisce Michael, puntando l'indice contro il petto del suo avversario, il quale ricambia il gesto con una smorfia.
«HAHAHAHA!!» la risata di Jasper fa eco a tutte le urla che sono presenti nella stanza e io mi rilasso un attimo nell'ascoltarla. È davvero uno dei suoni più belli che io abbia sentito.
«Vi prego, potete smetterla? Mi state facendo venire un mal di testa assurdo!» mi rivolgo quasi urlando a Michael e Thomas, che per un momento hanno fermato il loro litigio per guardare nella mia direzione.

«No ti prego non li fermare! Mi sto divertendo un sacco a guardarli mentre si insultano» ribadisce Jasper tra una risata e l'altra, portandosi un altro popcorn alla bocca e, senza farlo apposta, gli altri due riprendono a litigare.

Chiudo il mio portatile e mi dirigo verso il divano, dove si trova spaparanzato lo spettatore numero uno dei due litiganti.
«Ti diverti, eh?» dico quasi sospirando mentre mi butto a capofitto di fianco a lui, priva di eleganza e tranquillità.
«Hey! Mi hai quasi fatto rovesciare tutti i popcorn!» Jasper fa sporgere il labbro inferiore per fare il finto offeso e io mi sento arrossire per il gesto appena compiuto dal ragazzo.

«Non dovresti mangiarne così tanti considerato che abbiamo ordinato la pizza e fra meno di mezz'ora è qui...» dico distogliendo lo sguardo da lui e mettendomi a fissare un punto imprecisato della stanza.

«Hai ragione...» lo sento sbuffare e posso giurare che abbia appena fatto roteare gli occhi «Ma chi è così stupido da non gustarsi dei popcorn davanti a una scena simile?» e dopo averlo detto ne prende uno e lo lancia in aria, per poi farlo atterrare nella sua bocca e sorridere subito dopo.

«E comunque...» riprende a parlare Jasper, sempre concentrato sulla litigata tra Thomas e Michael «smettila di imbarazzarti così tanto, ho solo messo un finto broncio!»

Detta quest'ultima parte della fase si volta verso di me e cerca il contatto con i miei occhi, che chiudo per il troppo imbarazzo e, per finire, abbasso la testa in modo che i capelli riescano a coprirmi il viso totalmente in fiamme.

«Cucù!» sento Jasper pronunciare queste parole prima di aprire gli occhi e trovare il suo viso a pochi centimetri dal mio, intento con il mignolo della mano a spostarmi una piccola ciocca di capelli in modo da far scontrare perfettamente i nostri occhi.

«Hei! non ti permetto di-»

«"Di" cosa?» mi interrompe «Ho visto che stavi sorridendo. Vuoi privarmi di farti sorridere?» dice leccandosi l'indice della mano destra, intriso di sale, mentre accenna un piccolo sorriso.

Solo ora realizzo che nella stanza c'è fin troppo silenzio e, d'istinto, mi volto a guardare coloro che fino a quel momento si stavano contendendo il primo posto nella classifica dei "migliori insulti dell'anno": Thomas è a gambe incrociate, per terra, con la schiena poggiata alla penisola del divano, mentre Michael è seduto al contrario su una delle sedie del tavolo da pranzo e ha le braccia appoggiate sulla parte superiore dello schienale. Entrambi guardando nella mia direzione però, nonostante siano seduti in modo tale da guardarsi dritti negli occhi.

«Beh, una cosa è certa...» inizia a parlare il maggiore, ma si interrompe per guardare Thomas ed esclamare «Ma guardala! È ancora rossa come un peperone!» e indica nella mia direzione con uno sguardo frustrato.

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