GUAI IN PARADISOUn articolo di Rita Skeeter
Parte 3
"Sono deluso, Kingsley. Ecco tutto. Credevo che questo mondo fosse diventato migliore, invece ancora si leggono in giro sproloqui su accuse di tradimento infondate, cenni non ben celati di omofobia e insinuazioni su una guerra che ha ucciso più anime di quante se ne possano contare", Harry fece ondeggiare svogliatamente lo champagne nel suo bicchiere, guardando con poco interesse i cerchi silenziosi che il liquido creava, "Sono deluso e basta. E no, te lo ripeto, non voglio rilasciare dichiarazioni né altro: alimenterebbero solo le voci", terminò, prima ancora che Kingsley potesse mettere a parole i commenti che gli giravano in testa da tutta la conversazione.
"Quindi che si fa? Lasciamo tutto così? O magari potremmo davvero scatenare una bella guerra magica, vediamo se correranno dalla Skeeter per farsi salvare. Di certo, io personalmente non muoverò un solo dito."
Harry alzò gli occhi al cielo, sospirando sconsolato al commento di Draco Malfoy, sopraggiunto tra loro silenzioso come il vento, ma con l'irruenza di un tornado. Vide Kingsley ridere al commento e si sentì percorrere da un brivido nel rendersi conto che in molti dovevano aver fatto lo stesso tipo di pensiero almeno una volta da quella mattina.
"Malfoy, ti prego, non ricominciamo". Alzò gli occhi al cielo di proposito, cercando di alleggerire la piega che quella conversazione (se lo sentiva) stava prendendo.
Non ebbe molta fortuna, comunque. Almeno non a giudicare dall'occhiataccia acida che il biondo purosangue gli rivolse, per nulla toccato, almeno in apparenza, dal suo sottile sarcasmo.
"Non vedo a che pro trattenersi, Potter", sputò infatti, con tutta l'intenzione di non lasciar cadere l'argomento.
A Draco quella mattina era quasi andata di traverso la colazione, quando sua moglie si era messa a leggere ad alta voce l'articolo della Skeeter. Anni prima sarebbe stato un fervente sostenitore di quelle parole: avrebbe gongolato per ogni frase, ogni frecciatina, ogni ragionamento di quell'insulsa donnicciola. A nulla sarebbe valso il suo cervello, che avrebbe colto l'insensatezza di ogni parola in modo fin troppo chiaro, lui ne avrebbe goduto comunque. Finalmente qualcuno che dava a quel pallone gonfiato di Potter e alla sua banda di sgangherati amici quel che si meritavano.
Ma erano passati decenni da quel Draco, decenni dal ragazzino invidioso e spocchioso che era. Ora conosceva il peso di quelle parole, conosceva a cosa potevano portare giudizi stupidi e ignoranti, conosceva la paura che dilagava in un paese controllato da un tiranno.
Ogni parola della Skeeter, ogni frase che anni prima lo avrebbe portato a diffondere il Verbo dell'articolo in tutta Hogwarts, adesso lo rivoltava. E voleva chiarirlo bene a Potter-So-Tutto-Io, voleva chiarire bene che non si poteva lasciar correre una cosa del genere, che va bene la libertà di stampa, ma questo mondo stava andando a piedi per aria e prima o poi, se nessuno avesse fatto niente, un nuovo esaltato convinto di saperne sempre di più agli altri sarebbe comparso. A dir la verità solo tre anni prima avevano sventato l'arrivo di qualcuno così, un arrivo che nessuno si era aspettato e che aveva strisciato nelle loro case per anni prima di essere individuato.
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GUAI IN PARADISO - Un articolo di Rita Skeeter
FanficI disegni sulla cover appartengono a blvnk. La storia è un piccolo spin off di "Scorpius Hyperion Malfoy - l'anello del demonio". Non è necessaria la lettura dell'altra storia, ma sono presenti riferimenti ad essa.