era inverno ormai, ottobre e faceva freddo ma neanche troppo.
stavamo fermi qua da più di un ora e io mi accasciai a terra per riposarmi, il tempo di ciò che mi arrivò Dylan davanti.
-vieni con me- mi fece alzare e lo seguii. -tieniti cambiati- mi lancio i panni con cattiveria.
-così? davanti a te?- mi opposi.
-si e fai pure in fretta- mi rimproverò
-solo se ti giri- risposi ferma
-non lo farò, tu cambiati- il suo tono era arrabbio, come sempre quindi decisi di ubbidire, che schifo mi facevo.... zero rispetto nei miei confronti, mi lasciavo sottomettere così, come potevo farlo accadere.
i suoi occhi mi guardavano mentre mi cambiavo, avevo un bel fisico per via della palestra e della mia vita salutare e non mi sorpresi di ciò ma bensì del modo in cui lo fece, come se fosse nulla ma con tanta attenzione.
mi aveva fatto indossare una felpa grande con la zip nera, una maglia altrettanto lunga sempre del medesimo colore e poi dei jeans un pò larghi sempre neri, la maglia era troppo lunga così decisi di tagliarla con ciò che trovavo lì, la tagliai fin sotto il seno, tipo top e mi perfezionai per bene.
-sei figa così- queste esatte parole uscivano dalla voce di dylan, modestamente non aveva tutti i torti, stavo proprio bene, sembravo una di quelle ragazze americane molto street style.
-ora ti innamorerai di me allora- dissi ridendo ciò che scatenai in lui fu una piccola risata che accennò, è bello vederlo quando ha questi momenti in cui si calma.
-cazzo fraté!- si sentì urlare, Dylan tornò serio e iniziò a correre per paura feci lo stesso anch'io, non volevo rimanere sola tantomeno in un posto così.
-che è successo?- dylan domandò tutto serio.
-hanno colpito Jackson, dobbiamo andare. ora!- iniziarono tutti a correre, Dylan si fermò mi prese il viso e mi guardo e disse queste esatte parole -devi correre se non vuoi morire- rabbrividii e iniziai a correre, non sapevo cosa stava succedendo ma c'era tanto sangue.
io avevo troppi dolori per correre e scavalcare insieme, gli altri erano molto più avanti di me e ero sicura che non si sarebbero mai fermati, non per me.
caddi, non avevo più le forze di continuare anche se lo volevo con tutta me stessa.
-c'è uno di loro-si sentii una voce lontana -ah no è una ragazza-
-meglio per noi, ci sarà da divertirsi- disse una seconda persona, si avvicinano e nel mentre parlavano tra di loro.
-sei proprio una bella ragazza dannazione- il primo a parlare era un ragazzo biondo, avrà avuto 17 anni e anche molto bello, mi iniziò a toccare e di fianco avevo il suo amico che rideva. le mani del biondino iniziarono a viaggiare in posti dove non dovrebbero stare, inziai a tremare e piangere, provai ad urlare ma la mia bocca fu attappata, il corpo del biodino era su di me senza darmi via di fuga e io urlavo, urlavo e urlavo ma tutto ciò invano.
-se non la lasciate vi sparo- era dylan, la sua voce. i ragazzi alzarono le mani, ci fu un dialogo che non segui e scapparono, mi alzai e vidi Dylan, quella persona che volevo a tutti costi difendere con una pistola in mano.|| scritto ora ahaha, scusate se fa schifo. giuro torno attiva
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Sex.// Dylan O'brien
Fanfictionlui il male fatto in persona lei l'innocenza fatta in persona gli opposti si attraggono.