#45 Matt

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Chase aveva parcheggiato nel primo posto che aveva trovato e ci aveva chiesto di seguirlo senza dare troppo nell'occhio.
Guardai Ella sollevarsi il cappuccio della felpa nera che le aveva dato il ragazzo e io feci lo stesso cercando di nascondere il più possibile il sangue che avevo sui vestiti.
A prima vista nelle strade di New York sembravamo un gruppo di quattro ubriachi tornati troppo tardi da chissà quale festa.
Girammo per parecchio prima di infilarci nell'ennesimo vicolo, alzai lo sguardo sull'enorme palazzo accanto a noi e mi sistemai meglio il braccio di Drake intorno al collo dandogli uno strattone per farlo riprendere.
<<Ce la fai amico?>>
Domandai, lo sentì mormorare qualcosa prima di tossire e sputare a terra.
Tornai a guardare Chase che intanto aveva tirato fuori un foglietto ripiegato dalla tasca della giacca di pelle. Lo infilò sotto la porta verde dell'uscita di sicurezza e bussò quattro volte colpendo lentamente.
Ci vollero poco meno di due minuti prima che un uomo uscì allo scoperto abbassandosi la visiera del capellino che portava sugli occhi. Ci fece un cenno e io spronai Drake a fare un ultimo sforzo.
Chase sussurrò qualcosa a voce bassa, l'uomo annuì una sola volta e si avvicinò a me aiutandomi a trasportare il corpo pesante di Drake.
<<Grazie>>
Dissi sotto sforzo, lui mi fece un cenno e il ragazzo ci fece strada all'interno dell'edificio. Salimmo parecchi gradini prima di sbucare in una lavanderia, il profumo di ammorbidente alla vaniglia risultava quasi nauseante. Chase aprì piano una porta e fermò Ella con un braccio prima che facesse un passo di troppo, si guardò intorno e ci fece cenno di avanzare. L'uomo trascinò Drake sforzandosi più del dovuto e superammo in silenzio l'entrata deserta.
<<Dimmi che prendiamo l'ascensore>>
Pregai guardando il biondo premere il pulsante, sorrisi sollevato e appena le porte si aprirono Chase prese il posto dell'uomo aiutandomi a far entrare Drake prima che le porte si chiudessero.
<<Io resto qui per il resto della giornata. Non perdete questa>>
Disse con voce roca dando ad Ella una tessera bianca. Lei gli fece un sorriso appena prima che le porte automatiche ci separassero. Salimmo piano dopo piano e per il sonno arretrato persi il conto, forse erano cinque o sei alla fine.
<<Che posto è?>>
Domandò Ella senza riuscire a nascondere l'eccitazione,
<<L'inferno>>
Mormorò Drake lasciandosi uscire una risata amara. Scossi la testa e gli portai una mano sul petto per tenerlo in piedi.
<<È il palazzo che Ryan ha acquistato per Tessa, Aston ci ha lasciato il suo appartamento>>
<<Perché>>
Sbottai nervoso, avrei dovuto essere grato a Miller probabilmente, ma non capivo perché salvarci il culo dopo che la maggior parte dei danni erano causa sua.
<<Per evitare che gli uomini di Ryan vi trovino e vi uccidano>>
<<Tessa ha venduto le sue ali per proteggerci, siamo al sicuro>>
<<Se vi trovate qui è perché qualcosa è andato storto, non credi?>>
Corrugai le sopracciglia e sentì le gambe cedere, se qualcosa è andato storto... Un accordo del genere si spezza solo se il debitore muore. Tessa non poteva essere stata uccisa.
Le porte si aprirono e io alzai lo sguardo uscendo a fatica.
<<È questa>>
Disse la ragazzina appoggiando la carta su uno schermo della stessa grandezza a destra della porta, la serratura scattò aprendosi di qualche centimetro, Chase spinse la porta lasciando entrare Ella e mi diede una mano con Drake. Raggiungemmo la poltrona e lo lasciammo cadere sopra, feci una smorfia e strinsi la presa sulle ginocchia cercando di riprendermi dal mal di testa.
<<Aston si è premurato di farvi riempire il frigo, per due settimane dovreste essere a posto>>
<<Aspetta, tu te ne vai ora?>>
Chiesi confuso interrompendolo.
<<Be pensavi che mi sarei unito al vostro gruppetto suicida? No grazie, ho abbastanza problemi da evitare di tuffarmi di testa in altri>>
<<E che cosa dovremmo fare?>>
Lui alzò le spalle e mi guardò per qualche secondo prima di rispondere.
<<Non so...Evitare di farvi uccidere magari?>>
L'ironia nella sua voce sembrava essere stata calcolata,
<<Senti, mi fido di te quanto mi fido di Aston, il che significa che questa potrebbe essere tutta una farsa per portarci dritti all'inferno. Mi dispiace ma ho promesso di proteggere quella ragazza con la mia stessa vita>>
La sua espressione si fece preoccupata e con un scatto raggiunsi la porta chiudendola, in un secondo gli fui alle spalle e lo presi per il collo.
<<Matt!>>
Gridò Ella facendo un passo indietro, tirai un calcio alla gamba di Chase e lui finì in ginocchio imprecando. Lo presi per i capelli e lasciai che incontrasse il mio sguardo.
<<Tu resterai qui per adesso>>
Dissi avvicinandomi poi al suo orecchio.
<<Ti consiglio con le buone, alle cattive quelli come te non sopravvivono tanto a lungo>>
Aggiunsi abbassando la voce, lo sentì annuire lentamente e lo lasciai andare spingendolo a terra.
<<Bene>>
Sorrisi e rivolsi uno sguardo al mio amico.
<<Ora occupiamoci di Drake>>

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