Avevo lasciato la stanza senza fare troppo rumore. Passando in silenzio tra gli spazi aperti avrei dato un arto per una sigaretta ed un balcone su cui abbandonare le mie ansie.
Aprì il frigo e strinsi i denti piegandomi per prendere una bottiglietta d'acqua.
<<Me ne passeresti una?>>
Mi voltai e passai la bottiglia a Matt, lui mi fece un cenno e chiusi il frigo indicandogli la camera affianco, se avessimo parlato almeno non avremmo svegliato Ella. Lui fece strada e io entrai chiudendomi piano la porta alle spalle.
<<Quanto hai sentito?>>
Domandai trovando il ragazzo troppo silenzioso. Lui sorrise e cominciò a giocare con la bottiglietta mezza piena.
<<Abbastanza da avere troppe domande a cui dare risposte>>
Alzai un angolo della bocca e mi sedetti ai piedi del letto perfettamente rifatto. Mi portai i gomiti sulle cosce, lasciai che il mio viso si abbandonasse alle mani e le dita ai miei capelli disordinati.
<<Prima di cominciare un discorso lungo e troppo serio ho bisogno di capire da quanto ti ricordi di Ella>>
<<Più o meno da quando ho smesso di delirare>>
<<Sì, ma come...>>
Sbuffai stanco e alzai lo sguardo su di lui.
<<Quando Ella mi ha colpito ho avuto la sensazione che ogni muscolo del mio corpo si fosse bloccato. Sentivo solo il sangue scorrermi più lentamente nelle vene e il dolore svanire con i pensieri... Era una sensazione così strana e devastante che quando sono tornato in me ho sentito la voce di Tessa urlare e una seconda voce di una bambina piangere.
È stato strano, ma era come se all'improvviso mi fossero stati restituiti tutti i pensieri ai quali non avevo accesso>>
Risposi cercando di spiegarmi il meglio possibile. Anche se spiegare quello che era successo nella mia testa in quelle ore era un impresa impossibile.
<<Quindi ora ricordi tutto?>>
Domandò lui chiudendo la bottiglietta d'acqua.
<<Non esattamente, so chi è Ella, ricordo come l'ho trovata ma non riesco ad avere le idee chiare su Tessa; l'unica cosa che so con certezza è che devo riavere indietro quella ragazza perché sento di amarla più della mia stessa vita>>
Le ultime parole che dissi mi sembrarono alleviare il cuore da un peso immenso. Matt alzò un sopracciglio e sorrise.
<<...assurdo detto da un Miller>>
<<Sono serio Matt ho bisogno che lei lo sappia, devo trovarla>>
Dissi con voce ferma.
<<Non voglio distruggere i tuoi piani da cavaliere errante, ma noi non possiamo muoverci da qui. Aston ci ha offerto la sua protezione e per quanto non mi piaccia tuo fratello e ancora meno il suo amico umano di là, credo che restare qui sia la scelta migliore>>
Il suo sguardo serio mi fece intuire che questa volta non avremmo più potuto trovare scuse e seconde vie per allontanarci. Forse.
<<Quindi che vuoi fare?>>
<<Fidarmi di Tessa>>
<<Cosa vuoi dire?>>
Matt alzò una spalla. E si avvicinò per poter usare un tono più basso.
<<Che Aston non ci ha voluti qui per caso. Sono certo che lei tornerà, ma se ora ce ne dovessimo andare da qui perderemmo l'ultima occasione che abbiamo per vederci ancora>>
Era vero che mio fratello non facesse mai niente per niente, se ci aveva affidato a Chase un motivo c'era.
Annuì una volta e mi chiesi da quando Matt stesse alle regole.
Erano cambiate troppe cose da quando ero scomparso e pregai che quest'onda di cambiamento non mi avesse allontanato troppo da Lei.
<<Drake>>
Mi chiamò lui sedendosi accanto a me, fece scricchiolare la plastica della bottiglietta tra le mani e io cercai un suo sguardo.
<<Non so cosa succederà. Ma non permetterò che la portino via>>
Le sue iridi chiare si posarono nelle mie e notai un tipo di determinazione che in lui non avevo mai visto.
<<Ucciderò chiunque provi a mettersi in mezzo. Chase compreso, se necessario.
Ho fatto una promessa Tessa, non mi interessa cosa quello dica che sia. Quella ragazzina non uscirà da questo appartamento senza di me>>
Sorrisi e gli posai una mano sulla spalla stringendo la presa.
Lasciammo che il silenzio prendesse il suo posto ora leggero e il pensiero di Aston mi tornò alla mente...La stessa malattia di mamma...
Avrei voluto tanto parlargli, chiedergli scusa per essere stato un fratello di merda.
Chissà cos'altro ha nascosto sotto quel suo atteggiamento da stronzo.
<<Credi davvero alle parole di Chase?>>
Domandò spezzando la mia linea di pensiero.
<<Riguardo a cosa?>>
<<...a tutto, ma in particolare alla presenza di un secondo bambino>>
Presi un respiro e mi morsi la lingua.
<<Non lo so, per quanto assurdo possa sembrare dargli torto sarebbe da stupidi. Non avrebbe motivo di mentire>>
Lui annuì.
<<Questo è vero>>
Già...
Matt si sdraiò e sospirando si portò le mani sul viso.
<<Quindi che vuoi fare?>>
Chiese.
<<Trovare mio figlio>>