Inferno, Purgatorio, Paradiso e oltre

Inferno

FIUMI E LAGHI
I
Nuota, danza, simile a un delfino
mia amata intingi le tue labbra in questi fiumi di vino!
Sulla riva demoni provocanti ci invitano
corna e coda, flessuose dame dal rosso ventre
la bocca trabboccante di uva e prelibatezze
[e colme più dei torrenti, ripiena e ingorda]
ma il gusto intenso oramai smorto
non è abbastanza per i loro palati
e quei bicchieri, una volta dolci o salati
risuonano insipidi fra le corde troppo tese
Ma noi non cediamo, caro splendore
al calore, di tal bevanda
gustiamo solo poche gocce, limpido sapore
e pioggia annacqui questa lussuriosa landa
Nuota, danza, simile a un delfino
mia amata intingi le tue labbra in questi fiumi di vino!

II
Sangue vermiglio, scuro e denso
scorre venoso su questo letto
cola lento sul busto retto
si crogiolan fanciulle in quel tepore
Sangue vermiglio, scuro e denso
scorre arterioso su questo letto
zampilla vivace, amaro e forte
liquore pastoso, elisir di voluttà
[tu bevi e canta,bevi e canta
lontano da tutto e dal dolor
tu bevi e canta,bevi e canta
brinda ai cieli di questo amor]
Sangue ferroso, non lo disgusto
rimedio a ciò che ci da disturbo
mandane giù ancora un poco
il sangue rosso è sangue buono
[tu bevi e canta, bevi e canta
fra fiamme e fuoco,ancora un poco
tu bevi e canta, bevi e canta
una danza macabra, un solo corpo]

IIII
Scorgiamo distanti, donzelle in lago
figure abissali, dai capelli corvini
un pozzo profondo come i loro occhi
Sgorgano sguardi, viscerali e grassi
di invidia altrui, di vita altrui
Oh donzelle d'inferno,creature in lago
V'ammiro molto, eterne infelici
Voi, che del piacere siete stanche
Vagano vani i vostri cuori, ingenue
cercate
una compagna che v'allieti la pena
ma il supplizio del piacere, maledizione
v'ha spento le iridi col suo buio accecante
Non affogate nel vino dolce
Non dimenticate il gusto del controllo
[Perder la testa, le cade il capo
per un sol bicchiere di vino
per un sol bicchiere di vino
e perde la testa, lei compie peccato
ora è vittima del vino
ora è vittima del vino]

IV
Irriga i campi, fiume dorato
con la saliva che t'han donato
Scambiala coi laghi, le tue compagne
baci dolci non come il mare
abbraccia gli ortaggi, fiume infernale
soffoca i semi, falli sbocciare
il tuo corpo riverso sulle compagne
no non schiaccarle, trattale bene
Oh fiume scottato,dal tuo amante sole
Ti bacia coi suoi lunghi raggi
la gelosia ora è il frutto dei campi
prodotto acido, dal cattivo sapore.

FRUSTE
Scoccan le fruste, lambiscono il buio terso
e gridan le ragazze, con le croste del sangue arso
il nudo costato pizzicato dal cuoio severo
il bianco seno che brilla sotto le spalle arrossate
Le mani della torturatrice si stringono sui loro colli
La morte le si ferma sulle labbra, pronta per un bacio
E le rosee ginocchia cedono, sotto il peso di quella marcia
[e questo le piace, o quanto le piace
Il piacere più forte è il dolore più intenso
E questo le piace, la frusta le piace
Orribile passatempo che di donna nulla ha]

LA MACCHINA UMANA
Qual terribile visione, demonio mi offri
fanciulle legate con corde pesanti
si dimenano in cerca di libertà
i polsi stretti, le ossa cingolanti
sembrano ingranaggi d'una macchina umana
Scrocchiano, si spezzano, si strappano dalla carne
scheletri devoti solo al piacere
Schiave del male, esseri disgustosi
che fanno d'una pena il loro bisogno
[solo pezzi di ricambio, futili scarti
consumismo antropologico, la dama come oggetto
giocano, sì giocano giocattoli difettosi
li buttano, oramai vecchi
solo pezzi di ricambio]

SIMULINO AVVENTO
Simulino avvento d'un grande padrone
ma egli non arriva, abbandonata al loro destino
Sì mulino a vento, i loro piedi in movimento
trainano il peso della solitudine
come muli le avverto
La testa bassa sul terreno
i piedi lividi sui sassi appuntiti
Ma alza il capo,teme il dolore
Anche se lo prova ogni giorno
ingenua contadina
[La ruota gira è ti schiaccerà
lavora duro, ma poi morirà
la ruota si ferma, già ti ha schiacciata
forse sarebbe stato meglio se t'avesse scacciata]